28. Sofia

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Quella sera ci sarebbe stata una festa al falò sulla spiaggia e, con ogni probabilità, Gabriel sarebbe stato presente. Aprii le ante dell'armadio, ma trovai solo abiti che non ritenevo adatti all'occasione. Cosa si indossava per una serata al falò sulla spiaggia? Rimasi a riflettere per un quarto d'ora, fissando i vestiti appesi alle grucce, indecisa su cosa scegliere. Ogni opzione sembrava sbagliata, troppo elegante o troppo casual. Poi, come un lampo di genio, mi venne in mente una combinazione che avrebbe potuto funzionare. Cercai con attenzione la mia camicia nera, un capo versatile e sobrio, e i pantaloni corti di jeans bianchi, che erano perfetti per una serata informale sulla spiaggia.

Dopo una veloce doccia, che mi rinfrescò e mi preparò per la serata, iniziai a vestirmi. Indossai la camicia nera, che scivolava leggermente sulla mia pelle e si adattava perfettamente alla mia figura. I pantaloni corti bianchi completavano l'outfit, creando un contrasto elegante ma casual. Lasciai i capelli sciolti, che mi cadevano morbidi sulle spalle, e sistemai due ciocche dietro l'orecchio per un tocco di leggerezza e ordine. Decisi di truccarmi solo leggermente: applicai un velo di fondotinta per uniformare il colorito e passai un po' di rossetto rosso sulle labbra, per aggiungere un tocco di colore che risaltasse al chiaro di luna. Il rossetto illuminava il mio volto e si abbinava perfettamente al tono del mio abbigliamento.

Mentre mi osservavo allo specchio, cercai di assicurarmi che ogni dettaglio fosse in ordine. Aggiunsi un po' di mascara per definire gli occhi e applicai un tocco di blush sulle guance per un aspetto sano e fresco. Mi sentivo pronta e, nonostante l'agitazione, ero soddisfatta del mio look. Con un ultimo sguardo al mio riflesso, mi preparai a scendere, sperando che la mia scelta fosse quella giusta per la serata che mi attendeva.
Mentre scendevo le scale, i pensieri continuavano a turbinare nella mia mente. Non potevo fare a meno di chiedermi come sarebbe andata la serata e, soprattutto, come avrei affrontato Gabriel. Mi chiedevo se avrei avuto l'opportunità di parlare con lui e chiarire le cose, o se sarebbe rimasto distante come al solito. Il suo atteggiamento recente mi aveva lasciato confusa, e la mia mente si affollava di interrogativi.
Pensai a quanto fosse strano che avessimo scelto inconsapevolmente abiti coordinati. Sembrava quasi che il destino stesse giocando con noi, cercando di forzarci a confrontarci in qualche modo. Ogni volta che pensavo a Gabriel, sentivo una miscela di attrazione e frustrazione. Era come se un magnete invisibile ci tirasse insieme, ma le sue azioni e le mie insicurezze creassero un muro tra di noi.
Mi chiedevo se Alejandro fosse la giusta distrazione o solo un modo per cercare di dimenticare la complicata situazione con Gabriel. Il bacio con lui era stato reale e sincero, ma l'ombra della presenza di Gabriel lo rendeva tutto più complesso. Mi sentivo divisa tra il desiderio di godermi la serata con i miei amici e il bisogno di risolvere le tensioni irrisolte con Gabriel.
Mentre raggiungevo il piano di sotto, mi sforzai di mantenere un sorriso naturale e di non mostrare l'ansia che mi stava assalendo. Avevo scelto di vestirmi con cura, sperando che questo potesse almeno distrarmi dai miei pensieri oppressivi e farmi sentire un po' più sicura. In quel momento, desideravo solo che la serata trascorresse senza troppi intoppi e che, alla fine, avrei trovato il modo di affrontare le questioni non risolte.
Quando alzò lo sguardo dal telefono, il suo sguardo penetrante mi trafisse l'anima. Deglutii leggermente e distolsi lo sguardo. Scesi al piano di sotto e vidi Marlene uscire dalla cucina.

"Allora? Andate insieme al falò? L'accompagni tu?" chiese Marlene. Dietro la mia schiena, incrociai le dita sperando che dicesse di no.

"Va bene," rispose Gabriel, e io imprecai internamente. Alzai gli occhi al cielo e uscì con lui dalla casa. Entrammo nella sua Audi grigia opaca e mi sistemai sul sedile, indossando la cintura di sicurezza. Lo osservai mentre inseriva le chiavi e avviava l'auto.

"D'ora in avanti sarà così tra noi? Mi ignorerai? Viviamo nella stessa casa..." dissi, guardandolo. Non riuscivo più a comprendere il suo comportamento: prima sembrava gentile, poi scontroso.

Endless 1 (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora