Mi aveva lasciata lì, su quel comò, con le gambe leggermente socchiuse. Il mio viso stava letteralmente andando a fuoco e, non appena chiusi la porta, iniziai a comprendere cosa fosse realmente accaduto. Sentivo ancora le sue labbra sulle mie, la loro morbidezza e il sapore dolce del momento. La sua lingua cercava con fervore la mia, mentre la sua mano si muoveva tra le mie gambe, accarezzando con dolcezza. La sua presenza tra le mie gambe era una scoperta che mi lasciava senza parole.
Non avevo mai conosciuto un piacere così intenso. Lui era così esperto, e questo mi faceva sentire completamente inadeguata. Io ero inesperta, ignara di molte cose; non avevo mai provato nulla di simile. Le novità, a volte, mi spaventavano. Solo lui mi aveva vista nuda, eppure non mi sentivo a disagio. Anzi, quasi mi emozionava che mi guardasse con così tanto desiderio.
Lo aveva confessato: mi desiderava. Voleva portarmi al letto, e il nostro patto sembrava svanire, travolto dalla tentazione di esplorarci.
Indossai di nuovo l'asciugamano attorno al corpo e mi misi in piedi, cercando di riprendere i miei pensieri. Mi guardai allo specchio; le mie labbra erano ancora gonfie e arrossate. L'unica domanda che risuonava nella mia mente era: "Perché non lo avevo fermato?" Ero stata io a unire le nostre labbra, a dargli conferma della mia attrazione. Se non fosse stato così, non mi sarei lasciata toccare in quel modo, con tanta audacia.
Mi portai le mani sul viso, strofinandomi leggermente. "Sofia, riprenditi!" dissi a me stessa, cercando di tornare in me.
Dopo essermi asciugata i capelli, iniziai a vestirmi. Indossai una maglia grigia a maniche corte con righe rosse e dei jeans neri, completando il tutto con i miei stivaletti neri di pelle e una giacca blu. Amanda mi aveva invitata a fare shopping. Facevamo conoscenza da qualche settimana e potevo dire che era una brava ragazza. Mi tirava su di morale quando Gabriel mi innervosiva. Quando sentivo la mancanza di Megan, lei era sempre lì ad alleviare la mia tristezza. Distolsi i pensieri e scesi al piano di sotto.
Appena i miei occhi incrociarono i suoi, divenni rossa all'istante e lui se ne accorse, iniziando a sorridere con un ghigno. Per lui era tutto un gioco. Era il predatore e io la preda da cacciare. Anche se ancora non mi ero concessa completamente a lui, il solo fatto di essermi fatta toccare aumentava il suo ego a dismisura, e questo mi infastidiva.
Mi guardai attorno; in casa c'eravamo solo noi. "Piccola , dove vai a quest'ora?" mi domandò avvicinandosi.
Deglutii nuovamente, percependo il suo respiro caldo su di me. "La smetti di chiamarmi così? Devo uscire con Amanda." Mi prese lievemente per il collo, facendomi ansimare.
"Se non fosse stato per i miei genitori, ti avrei scopata in quell'esatto momento," ammise, dandomi un leggero bacio sulle labbra, con la mano che accarezzava ancora il mio collo. Quando faceva così, mi faceva impazzire.
"Ma la smetti?" lo spostai.
"Ti scoperei anche adesso," disse, squadrando il mio corpo dalla testa ai piedi.
"Cosa vuoi da me?" chiesi, incrociando le braccia.
"Voglio il tuo corpo, voglio le tue labbra. Questo voglio," aggiunse, sfiorandomi il labbro inferiore con il polpastrello del pollice.
"C-che intendi dire?" domandai, quasi imbarazzata.
"Che ti desidero da impazzire," sentenziò, baciandomi con fervore, senza darmi neanche il tempo di rifiutare.
"G-Gabriel, non possiamo," dissi ad ogni suo bacio. Cavolo, perché non mi spostavo? Cosa mi stava succedendo? L'attrazione era così forte.
"Il proibito non mi ha mai fermato," mormorò all'orecchio. Spinsi delicatamente da lui e uscii di casa, toccandomi ancora le labbra. Perché mi faceva questo effetto? Perché non riuscivo a staccarmi da lui? Una parte di me lo desiderava, ma l'altra parte cercava di allontanarlo. Da quando lo conoscevo, ero in conflitto con la ragione. Ero diventata istintiva, e non andava affatto bene.
STAI LEGGENDO
Endless 1 (COMPLETA)
Novela Juvenil🚨 QUESTA STORIA È COPERTA DA COPYRIGHT PER CHIUNQUE TENTERÀ DI PLAGIARLA CI SARANNO CONSEGUENZE LEGALI🚨 Sofia non aveva mai conosciuto l'amore, solo il tormento di un segreto che la consumava. Credeva di poter essere l'eccezione, di vivere qualcos...