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Sono passate un paio di settimane dalla cena, è stato un periodo stancante per via del trasloco, mi è dispiaciuto lasciare la casa in cui sono cresciuta ma sono sicura che creerò nuovi ricordi anche nella nuova.

Sono ferma davanti alla porta della nuova casa: è una vecchia cascina ammodernata, il colore bianco dei muri, le finestre enormi e il portico mi accolgono facendomi sentire in un certo senso a casa. Un enorme giardino circonda l'abitazione, Diana sarà contenta di poter correre libera e indisturbata, ci sono altissimi alberi da frutta in fiore, pronti a far maturare i frutti. Entro in casa e salgo le scale fino camera mia: il soffitto in legno contrasta i muri bianchi e il pavimento in gres beige, è molto più grande della mia vecchia camera. Al centro della stanza c'è un lucernario e posto sotto di esso un letto matrimoniale, ai piedi del letto l'immancabile cuccia di Diana. Ho arredato la stanza seguendo lo stile boho, infatti in camera mia non potevano mancare le mie favolose piante, con la luce del lucernario senz'altro cresceranno a vista d'occhio.

Sistemo le ultime cose in camera, abbastanza annoiata decido di presentarmi a casa di Luna con Diana. Non appena la mia migliore amica apre la porta e saliamo le scale fino camera sua il cane si sdraia sul suo letto pronta anche lei a un intenso pomeriggio all'insegna del gossip.

«Dobbiamo parlare del giorno della cresima» non aspetto nemmeno che Luna si sia seduta, ho bisogno di sapere dell'altro su Nicholas «Che cosa hai combinato? perché ho la sensazione che centri proprio Nicholas?» sbuffa e alza gli occhi al cielo ridendo, perché guardando la mia espressione capisce nettamente che ha c'entrato il punto. Le racconto tutto ciò che è successo quel giorno a partire dal sagrato della chiesa quando mi ha sussurrato all'orecchio.

«Perché IO non mi sono accorta di niente??» 

«Forse perché quando mi sono girata stavi guardando i ragazzi che erano dall'altra parte del ciglio della strada?» rido fragorosamente, lei inizia a diventare bordeaux.

«Non pensavo te ne fossi accorta, erano carini, le persone carine sono fatte per essere guardate, non è mica un crimine » se dovessi dire che lavoro potrebbe fare Luna sarebbe sicuramente l'avvocato, ha sempre una risposta pronta a tutto, l'ammiro per questo.

«Comunque, raccontami di più su Nicholas», Luna alza il sopracciglio destro, mi squadra dall'alto al basso, apre la bocca per pronunciare una parola ma poi la richiude e si rimette a pensare, quando fa così c'è sempre qualcosa sotto e vuole trovare le parole giuste per dirmelo.

«Allora, è un ragazzo incasinato, il suo vero padre lo ha abbandonato quando era solo un bambino. Sua madre, la donna dai capelli rossi, l'ha cresciuto come una madre single fino a quando non ha conosciuto il suo attuale marito, con il quale ha concepito Alessandro.» Ecco perché tanta diversità tra i fratelli, mi dispiace per il suo passato deve averlo ferito molto. Sto per dire qualcosa ma Luna mi ferma subito e aggiunge «Non ci pensare nemmeno, è totalmente diverso da come si è fatto vedere in chiesa, il gruppo di amici con il quale stava parlando, sono conosciuti per fare sempre serata e frequentare una ragazza diversa a sera. Per non parlare del fumo, promettimi che gli starai lontana e non farai niente di avventato» Non mi stupisco, la mia intuizione era giusta, aspetta un secondo, gli starai lontana, «questo vuol dire che-» Non riesco a concludere la frase perché Luna mi lancia violentemente un cuscino in faccia, situazione che si trasforma poi in una lotta con i cuscini.

Finita la lotta, vinta da Diana, che separandoci ci è saltata addosso e ci ha leccate tutte per poi cominciare ad abbaiare dall'eccitamento. Così siamo uscite fuori a farle fare un bel giretto per i campi dietro a casa mia. Diana è sempre stata abituata a camminare vicino a me senza guinzaglio, l'ho addestrata fin da piccola e quando passano altri cani o persone senza il mio permesso non si allontana per andare a conoscerli. 

Anche se sono i primi giorni di Giugno, l'aria è ancora molto fredda ma il sole è molto caldo, un contrasto perfetto per una passeggiata. Io e Luna continuiamo a chiacchierare fino a quando vedo una saetta fiondarsi su Diana, non realizzo subito che la saetta in realtà è un Amstaff bianco e marroncino, alzo lo sguardo e vedo Alessandro venendomi in contro correndo, deve essergli scappato. Appena arrivato, inizia a scusarsi, ma non è successo niente perché alla fine i due cani andando d'accordo si sono messi a rincorrersi. Dopo una buona mezzoretta di gioco, ritornano dai rispettivi padroni, Diana mi guarda negli occhi come se volesse salutare il padrone del suo nuovo amico, così le do il comando «Diana Hi», in un lampo la mia dolce cucciola inizia a leccare Alessandro, ride. Nel mentre il suo viene a farsi fare qualche coccola da me e Luna, «come si chiama?» chiedo sorridendo, ho sempre amato i cani.

«Kobe» una voce dietro di me risponde alla domanda, quando mi giro lo vedo lì: ha dei pantaloncini verdi e non indossa la maglietta, il sudore gli cola sul corpo perfettamente allenato, rimango a guardarlo, deve essere appena uscito per correre. Luna vedendomi persa a guardarlo si intromette e lo saluta, ma lui la ignora e guardandomi un'ultima volta chiude i pugni, tende la mascella, da una pacca affettuosa sulla testa del fratello e riprende a correre.

«Scusate mio fratello, non parla tanto con le persone nuove, non si fida molto» Guardo la sua figura allontanarsi senza prestare attenzione alle parole che ha appena pronunciato Alessandro. Lo salutiamo e andiamo verso la casa degli apostoli, il bar vicino alla chiesa dove lavora il padre di Luna come cuoco e dove i figli fanno i camerieri come volontari.

Il proprietario arriva con due gustosissimi gelati e un ghiacciolo per Diana, quando ce li porge guarda Luna e le dice «Allora ha detto di sì?», mi fissano e Luna vedendomi confusa mi cinge le spalle, «Volevamo chiederti di venire a lavorare qui con noi come cameriera, essendo che ti sei appena trasferita da poco è un modo per inserirti nella comunità», annuisco sorridendo, sono sicura che questo sarà l'inizio di una nuova avventura.

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