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Stamattina è proprio una bella giornata, io e Luna ci incontriamo a metà strada per andare in oratorio. La vedo sorridente e so che questo sorriso ce l'ha grazie a Fil.

«Perché così sorridente stamattina?». Luna arrossisce e mi fa leggere dei messaggi, sono tutti di Filippo, il quale le ha scritto molte cose sdolcinate come buonanotte e come buongiorno. Lo devo proprio ammettere sono uno la dolce metà dell'altro, mi esce un "carini" molto acuto in tono allegro e ci abbracciamo forte.

Apriamo l'oratorio e prepariamo i giochi di oggi. Luna si siede vicino a me e con fare indiscreto mi inizia a fare molte domande, la cosa non mi stupisce perché è solita farne molte, ma so di certo che c'è qualcosa sotto.

«Ma... tu e Nicholas?». Lo sapevo. Alzo lo sguardo e la fulmino.

«Io e Nicholas cosa? La situazione è drastica nonostante io abbia certato di chiedergli scusa». Le racconto gli ultimi aggiornamenti e vedo dal suo sguardo che ha in mente qualcosa e il suo sorrisetto finale non mi rassicura.

«Luna che diavolo hai in mente?». Si mette a ridere, mi abbraccia teneramente ed esce ad aprire il portone a Filippo. Non è solo, la notizia non mi sorprende, come al solito al seguito ha il suo migliore amico. Faccio finta di nulla anche se si è seduto davanti a me, non lo voglio guardare. Questa volta sono arrabbiata sul serio e non mi interessa cosa possa dire.

Arrivano tutti gli educatori e i bambini, la giornata finalmente può iniziare.

«Il gioco di oggi si chiama: Caccia all'orso. Per i grandi la caccia alla famiglia degli orsi avverrà fuori per il paese, mentre per i piccini si svolgerà all'interno dell'oratorio». I bambini più grandi alla notizia di uscire fuori per il paese a giocare, li rende estremamente felici. «Il gioco consiste nel cacciare gli orsi che vagheranno per il paese, non appena vedete un orso, dovete urlare "stop" per farlo smettere di correre, ma se questo svolta l'angolo potrà iniziare di nuovo la sua fuga. La famiglia degli orsi ha 5 membri, per i più grandi la mamma orsa sarà Luna, il papà orso Luca mentre i tre figli saranno Filippo, Nicholas e Rosanna». Nicholas sgrana gli occhi, sì l'ho fatto apposta e non mene pento. «Per poter catturare gli orsi sarà necessario fermare i venditori di miele, se risponderete correttamente alle loro domande, vi sarà concesso un vasetto per la domanda facile, due vasetti per la domanda media e tre vasetti per la domanda difficile. Per catturare ogni orso saranno necessari diversi vasetti di miele: Il papà 20 vasetti e varrà 40 punti, la mamma 15 vasetti e varrà 30 punti, mentre i figli ciascuno, 10 vasetti e 15 punti. Attenzione a non farvi prendere dal ranger, se vi beccherà rimarrete fermi per 15 minuti di gioco». Finite le regole, prendo in prestito la bici di una bambina della mia squadra e iniziamo a giocare.

Si sa che in ogni Grest, la competizione si estende anche agli animatori che la maggior parte delle volte diventano più competitivi dei bambini. Fin da subito chiamo Luna, la quale si è nascosta in un punto prestabilito per non farsi prendere dalle altre squadre. Sicuramente Nicholas e Filippo hanno fatto la stessa cosa per la loro squadra e uguale Luca.

Dopo due orette, la situazione è come avevo previsto: Luna è stata recuperata dalla nostra squadra, Filippo e Nicholas dalla loro e Luca dai gialli. Attualmente i gialli sono in vantaggio mentre i rossi e i verdi sono a pari punti. Manca ancora un orso da catturare e nessuno sa minimamente dove sia. Rosanna è sparita.

La provo più volte a chiamare al cellulare ma nessuno risponde, siamo tutte e quattro le squadre seduti all'ombra in un campo, cerchiamo di chiamarla in modo alternato.

«Nicholas tocca a te chiamarla». Lo guardo ma lui sembra aver preso la mia frase come scherzo, perché non si muove, rimane sdraiato nel campo con una spiga in bocca. Mi alzo e vado verso di lui, lo guardo dall'alto coprendo il suo viso dal sole. «Non sto scherzando. Risponde solo a te e lo sappiamo tutti». Lui apre gli occhi e mi guarda, sputa per terra la spiga e tira fuori il telefono, fa finta di telefonare quando poi lo toglie dall'orecchio.

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