43.

17 1 0
                                    

Capitolo spicy 🌶️

Dopo pronunciate quelle parole, i suoi baci iniziano ad essere più passionali.
Le sue mani mi sfiorano le cosce fino ad arrivare in cima ai suoi boxer. Con un tocco fugace me li abbassa e con i piedi li spingo via. Tutto ciò che mi rimane è una maglia oramai trasparente per l'acqua.
Le mie mani scendono lungo il suo torace nudo fino ad arrivare ai jeans, glieli slaccio e lui prontamente se li sfila.
Mi alzo in piedi, lo butto sul letto e gli concedo sei soffici baci sulla bocca per poi scendere lentamente fino alle sue mutande.

Gliele tolgo, la sua lunghezza è perfettamente pronta per quello che sarebbe successo dopo, le mie mani la maneggiano delicatamente per poi appoggiarcici sopra la mia bocca, mi raccoglie i capelli in una coda con l'elastico che è solito tenere al polso.
«Così mi farai uscire pazzo» Butta la testa all'indietro, inizia ad ansimare e a respirare affannosamente mentre la mia bocca lo porta quasi a venire.

Dopo pochi minuti mi toglie, sicuro del fatto che stesse per iaculare.
La situazione ben presto si ribalta: mi metto sopra di lui a cavalcioni, mi toglie la maglia, le nostre intimità si stanno già toccando. Nicholas però non mi concede questo privilegio di poter averlo dentro al mio corpo.
Mi butta sul letto e ben presto inizia ad alternare i morsi ai baci fino a raggiungere la mia intimità.
Inizia a giocarci con la lingua, io chiudo gli occhi per la goduria. Il suo sguardo è soddisfatto a vedere il mio corpo ansimante.
In un soffio le sue dita calde entrano dentro di me, mi sta facendo impazzire.

Gli poso una mano sulla guancia, si butta su di me e le nostre lingue si intrecciano.
Si avvicina al mio orecchio e inizia a sussurarmi.
«Ti dovevo concedere un ottimo lavoro per quello che hai fatto a me» Nel mentre la sua mano continua a torturare la mia intimità per prepararla poi alla sua.
Proprio quando stavo per dire qualcosa, si infila un preservativo alla fragola rubato molto probabilmente a Filippo. Dopo ciò, finalmente le nostre intimità si incastrano perfettamente.

I nostri respiri iniziano ad essere un tutt'uno come i nostri cuori.
Le alternanze di velocità rendono tutto molto più eccitante, la sua bocca inizia a giocare con il mio seno fino a farmi un succhiotto viola su uno di esso.
Gli graffio la schiena per la goduria, di conseguenza inizia ad andare molto più pesante.
Riesco a cambiare posizione e mi porto sopra di lui, in questo modo riesco a sentire molto più profondamente.
Le sue mani sui miei fianchi accompagnano il movimento calcando quando scendo sulla sua lunghezza per farmi godere molto di più.
Sento la sua tensione, stiamo per venire.

Per evitare di urlare, affondo le mie labbra sul suo collo e gli lascio un gigantesco succhiotto. Per l'eccitamento Nicholas muove più velocemente il bacino e io aumento il mio movimento.
Sotto i nostri respiri più profondi, veniamo insieme.
I nostri sguardi si incrociano, un tenero bacio finisce tutto l'amplesso. Sorridiamo sopra le nostre labbra.

«Ora dovrai lavarti di nuovo» Mi accarezza la schiena, Sorrido, so dove vuole arrivare.
«Mi stai per caso invitando ad entrare nella tua doccia?» Lui ammicca un sorriso e mi bacia appassionatamente. Il trasporto è tale che sento di essere pronta per fare un altro round.
Lui si alza, si sfila il preservativo e provocandomi va in bagno.
Sta a me scegliere se seguirlo o meno.
Sento la doccia andare, mi alzo e lo raggiungo.
«Speravo venissi» Mi prende in braccio, mi bacia e ci infiliamo sotto il getto d'acqua tiepida.
Appoggiato alla mensola della doccia un altro preservativo.
«Scusa ma quanti ne hai presi?» Rido guardandolo.
«Il necessario per tutta la notte».

Iniziamo di nuovo a saltarci addosso e altri succhiotti compaiono sopra i nostri corpi.
Dopo essere venuti, dolcemente ci facciamo la doccia.
Nicholas mi massaggia la cute, lavandomi i capelli, questo suo tocco mi sta rilassando moltissimo.
Una volta sciacquati gli lavo la schiena e il viso accuratamente.
Una volta finita la doccia, usciamo e davanti allo specchio ci guardiamo sorridendo. Appena ci sfiliamo gli asciugamani per vestirci, lui scruta ogni centimetro del mio corpo. Mi tocca con il pollice i succhiotti che mi ha fatto sul seno e sul collo.
«Ti ho fatto male?» Mi guarda con gli occhi da cucciolo, Io scuoto la testa.
«No, anzi...» Sorrido baciandolo, mi cinge il bacino e mi porta più vicino a lui.

«Non voglio andare a mangiare» Lo guardo aggrottando la fronte mentre ci infiliamo i boxer.
Devo aspettare stasera per poter andare nella mia vecchia camera a cambiarmi e poter lasciare i vestiti di Nicholas a lui.
«Perchè così lo facciamo tutta la notte?» Lo abbraccio da dietro, il suo sguardo si accende all'improvviso e si gira a baciarmi coccolandomi leggermente.
«Esattamente stramba, stasera ho in mente altri programmi per noi» Sorrido
«Ah sì? E quali sarebbero?» Mi accarezza il viso portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, fa scivolare una mano sul mio fondo schiena e si morde il labbro.
«Vedere l'alba trascorrendo il nostro tempo a fare un po' di cardio» Rido e lui mi bacia di nuovo.

Ci finiamo di vestire, quando qualcuno bussa alla porta.
Nicholas alza un sopracciglio e mi dice di aspettare in bagno per sicurezza, nel caso in cui fosse padre William.
«Che cosa diamine vuoi tu?» Il suo tono arrogante mi fa capire che c'è solo una persona che possa aver bussato. Rosanna.
«Mi chiedevo se tu volessi partecipare alla festa in giardino che abbiamo organizzato io e Spritz» Nicholas ci pensa un attimo.
«Aspetta fammi chiedere a Filippo» Bussa alla porta del bagno, mi spavento, entra e viene a parlarmi.
«Se facessimo un salto solo per non dare nell'occhio e poi ritornassimo qui?» Annuisco sorridendo, sta per uscire quando torna indietro e mi bacia di nuovo. Esce sorridente.
«Ha detto che va bene, avvertiamo noi Luna e Matilde» Rosanna sbuffa, molto probabilmente non si aspettava che venissimo anche noi, avrebbe voluto passare la serata sola con Nicholas.

Esco dal bagno, apro l'armadio di Nicholas e prendo un paio di pantaloncini.
«Dove vai?» Mi guarda incuriosito.
«A cambiarmi, non posso venire vestita così» Rido per il suo sguardo deluso, probabilmente se fossi venuta vestita in questo modo avrebbe messo le cose in chiaro con tutti gli educatori che ci hanno provato con me durante tutto il Grest.
«Mettiti comoda stramba» Mi fa l'occhiolino, prima di uscire dalla stanza però mi chino per raccogliere i vestiti sporchi e bagnati. Lui si precipita verso di me, mi dà una pacca sul sedere e dopo ride.
«Dovrai trattenerti fino a dopo la festa, farò in modo di provocarti il più possibile per darti fastidio. vediamo quanto resisterai» Si avvicina a me, le sue labbra sopra le mie.
«Se riuscirai» Queste parole mi escono sussurrate, ci baciamo un'ultima volta prima di uscire dalla stanza e dirigermi verso camera di Luna.

Busso alla porta, lei mi apre e appena mi vede il collo pieno si succhiotti inizia a urlare. In effetti è difficile non vederli, sono enormi, i suoi di più però.
«NON DIRMELO TI PREGO, ANZI SÌ RACCONTAMI TUTTO» Mi fa sedere sul letto fino a quando arriva Filippo che vedendo il mio collo si ferma di colpo.
«Allora è successo veramente» Abbasso lo sguardo, i miei amici vedendo questo mio gesto saltano in giro per la stanza.
«Vi racconterò tutto, ora vi prego fatemi cambiare».

Metto un abito verde militare corto, una gonna a campana, le maniche larghe e le dottor Martines a para alta. Mi trucco il collo per nascondere i succhiotti.
Usciamo tutti in giardino, Nicholas ha indosso una camicia beige e dei jeans neri. Mi batte il cuore, non appena mi vede sorride.
«Sai stramba, stasera dovremo cercare di non dare troppo nell'occhio, questi succhiotti hanno attirato l'attenzione» Lo guardo soddisfatta.
«Cercherò di non farteli più» Il suo sguardo mi fulmina improvvisamente.
«Non pensarci nemmeno» Mi prende una mano senza farsi vedere da nessuno, mentre l'altra è vicina al mio fondo schiena.
«Hey, abbiamo detto che ci dobbiamo trattenere» Lo ammonisco con lo sguardo, lui sorride e prepara una risposta alla mia frase.

«Non sto facendo niente infatti, ti sto solo chiedendo di ballare con me» Accetto il suo invito e lentamente balliamo in mezzo al giardino con la luna che illumina i nostri volti.

OdiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora