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Non ho altre emozioni se non la tristezza, il profondo senso di vuoto che provo non riesco nemmeno a descriverlo. Provo tanta rabbia nei confronti di Nicholas e anche contro questa situazione. Mi guardo allo specchio: non è difficile vedere che ho pianto e non ho dormito una singola ora, continuando a rigirarmi nel letto. Filippo entra nella mia stanza nella sua tenuta sportiva, deve averlo fatto entrare Luna. La mia amica ha dormito a casa mia cercando di consolarmi. «Sei pronta?» Lo guardo con uno sguardo assente, non so cosa ci sia venuto a fare qui e in quello stato. «Per cosa Fil?» Lui apre il mio armadio, trova i miei vestiti da corsa e me li butta sul letto sorridendo. «Correre» Chiude la porta e mi lascia cambiare. 

Scendo le scale e trovo Luna in cucina a prepararci la colazione. «Non offenderti...Ma prendo solo una banana...Se ho fame mangio dopo» Afferro il frutto e lo mangio velocemente. Mi fissano entrambi per carpire qualche informazione in più, ma purtroppo quello che lascio trasparire è solo un cuoce spezzato. «Vieni anche tu amore?» Filippo guarda la sua fidanzata, che strozzandosi con un muffin scuote la testa. Me lo aspettavo, a Luna non piace correre. Usciamo da casa con il cane e facciamo un po' di stretching prima di iniziare una lunga corsa. «Tutte le mattine ti alzi così presto e corri?» Sbadiglia mentre io annuisco sforzandomi di accennare ad un sorriso leggero. Dopo esserci riscaldati iniziamo una passeggiata molto veloce per poi gradualmente iniziare a correre. «Va be' se continui così ce la faccio a seguirti» Povero Filippo, non sa quanti chilometri faccio di corsa, spero veramente che non si senta male.  

Le nuvole grigie nel cielo ci permettono di respirare e non affaticarci troppo, stiamo correndo già da un'ora, io e Diana siamo le capofila e non sentendo nessun rumore dietro di noi, mi giro a guardare Fil: sta camminando, è rimasto molto indietro. Ci fermiamo ad aspettarlo, lentamente ci raggiunge, ha il fiatone ed è zuppo di sudore. «Rettifico, non riesco più a seguirti» Gli passo una bottiglia di acqua che porto sempre in più per il cane e la beve tutta d'un fiato. «Quanto saresti andata avanti?» Ci penso un po', la rabbia che ho ancora in corpo è tanta, non l'ho ancora smaltita del tutto. «Tanto...Almeno altri 5km» Guardo il mio orologio, ridendo e scherzando Filippo è riuscito a resistere per 15km. E' stato veramente eccellente. Mi guarda sconvolto, non si aspettava forse che io fossi così atletica. «Non ti preoccupare, torniamo a casa» Mi rimetto a correre, quando noto che il mio amico non mi sta seguendo. «Camminiamo...Ho capito» Mi sorride e mi cinge le spalle esausto. Lo ammetto: camminare con una zavorra di 80kg è più faticoso di correre, specialmente se questa non cammina allo stesso passo. 

Arriviamo a casa e Luna ci accoglie, sta per abbracciare il suo fidanzato quando vedendolo bagnato fradicio si tira indietro all'ultimo, dandogli solo un dolce bacio a stampo. «Vai pure prima tu in doccia Fil, io mangio qualcosa» Appena siamo sole, mi siedo al tavolo in cucina e comincio a mangiare una porzione di tutti i dolciumi che ha preparato la mia amica: Pancake, muffin, strudel, biscotti, macedonia e marmellata di fragole. Questa sono sicura che sia per Fil. «Mi sa che oggi Filippo sarà un po' KO...Mi dispiace» Luna mi guarda, sa benissimo che mi sto concentrando sugli altri per non pensare a me stessa e apprezzo il suo sforzo a non farmi parlare di Nicholas. «Non ti preoccupare...Mi prendo cura io di lui» Mi sorride genuinamente per poi aiutarmi a sistemare casa prima di andare in oratorio. 

Mentre ci stavamo per sedere sul divano, sentiamo un urlo provenire dal piano superiore, noi due ci guardiamo spaventate. «Fil cosa è successo?» Diana sale al piano superiore per poi scendere pochi secondi più tardi scodinzolando. Decidiamo di farci coraggio e andare a vedere che cosa sia successo. Io e Luna ci teniamo per mano, sono davanti con la prima cosa che mi è capitata alla mano per difenderci. «Amore, se ci stai facendo uno scherzo sappi che Mati ha una padella» La premura della mia amica nei confronti del suo fidanzato mi fa sciogliere. Ma anche pensare che tu e Nicholas avevate l'opportunità di essere felici. Filippo sbuca fuori dal bagno con l'asciugamano in vita urlandoci addosso. «HO UN CAPELLO BIANCO» Io mi copro gli occhi con le mani, anche se è un bel ragazzo, non ci tengo a vederlo nudo. Non si può dire la stessa cosa di Luna, che non appena lo vede in quello stato gli va incontro, lo prende per mano ed entrano in bagno. «Ci penso io amore mio a togliertelo» Guardo il soffitto, so cosa sta per accadere e decido di uscire in giardino. Mi siedo sull'amaca in giardino e fisso le foglie degli alberi che mi circondano. Mi squilla il telefono, lo afferro contro voglia e rispondo. 

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