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Mi sveglio sentendo odore di cioccolata, apro gli occhi e un leggero fumo caldo mi accarezza il viso, abbasso lo sguardo e sul pavimento dentro ad una tazza una cioccolata bollente mi da il buongiorno. Guardo ai miei piedi e Nicholas non c'è più, mi alzo lentamente, sono ancora indolenzita per le botte di ieri. Afferro il telefono e guardo che ore si sono fatte. 05.30 sono in perfetto orario. 

Mi siedo sul divano e prendo la tazza bollente avviandomi verso la sala da pranzo. Un brusio leggero mi accoglie, appena metto a fuoco le persone presenti vedo che ad un tavolo in disparte ci sono Nicholas, Maria Rosa e Padre William. Mi salutano calorosamente per poi iniziarmi a chiedere che cosa fosse successo ai miei pantaloni e al mio viso. «Oh mamma, Matilde che hai fatto?» Padre William mi cede il suo posto di fronte a Nicholas, sedendosi poi accanto a Maria Rosa sulla panca opposta alla mia. «Diciamo che ho fatto a pugni con il pavimento in cemento e ha vinto lui il match» Rido a ripensare alla maniera goffa in cui sono caduta e la cosa peggiore è il fatto che Nicholas ha assistito a tutta la scena ridendo. «Diciamo che più che farci a pugni l'hai baciato» Ride di gusto alla sua battuta, Padre William e Maria Rosa sogghignano. 

«Immagino che da bravo ragazzo quale sei, tu l'abbia aiutata» L'anziana signora stringe la mano a Nicholas «Sì, mi ha soccorsa  solo dopo avermi fatto una foto» Padre William coglie il mio senso d'umorismo e si mette a ridere «Ora mi dispiace Matilde, ma la vogliamo vedere» Queste parole dette da un padre mi stupiscono, però sto al gioco. Nicholas sembra che abbia aspettato questo momento da quando sono caduta, prontamente estrae il telefono dalla tasca e mostra le foto. Le foto perché ho scoperto mentre le mostrava che non era solo una, ma una sequenza di io che cerco di alzarmi e raggiungerlo, senza riuscirci. Scoppiamo tutti e 4 a ridere per la mia espressione disperata di sfondo al suo sorriso smagliante. «Ok, ora che ci siamo divertiti eliminale per favore» Nicholas tira indietro il telefono e un categorico «NO» risponde alla mia richiesta. «Per favore, sono imbarazzanti e di te non mi fido.» Padre William e Maria Rosa vedendoci iniziare a bisticciare se ne vanno in cucina, lasciandoci soli. Vedo con la cosa dell'occhio però, che stanno origliando la conversazione appoggiati al muro vicino alla porta che da sulla sala. Chissà cosa staranno pensando... Che state insieme come oramai ipotizzano tutti.

«Non le mando a nessuno giuro, le tengo per me. Promesso» I suoi occhi sono speranzosi di una mia risposta positiva. Mi siedo sbuffando, so già che è una battaglia persa e anche se le eliminerà proverà comunque un modo per rendere quella caduta imbarazzante. Bevo un sorso di cioccolata calda, è veramente bollente a tal punto che una goccia mi scende giù per il mento arrivando alla sbucciatura. Inizia a bruciarmi e le lacrime mi iniziano a far annebbiare la vista. «Sei proprio un disastro eh» Nicholas si alza leggermente dalla panza e mi porge un tovagliolo per pulirmi, non riuscendo a vedere però, mi aiuta e delicatamente mi pulisce la zona. «Grazie» Lui annuisce per poi sparire in cucina, appena varcata la soglia vedo che Maria Rosa e Padre William cercano subito un qualcosa da fare per non far notare a noi due che stessero origliando. Rido alla scena imbarazzante. Il mento però inizia a pulsarmi e a bruciare appena rido di più. 

«Ecco, non pensavo ti sarebbe servita una cannuccia quando ti ho portato la cioccolata. Prima di berla alza il mento» Nicholas mi ha fatto la cioccolata? E' stato carino, troppo carino. Sto per rispondergli quando fa il giro del tavolo e si mette accanto a me facendomi alzare il mento per potermelo disinfettare e mettere un cerotto. Appena finito mi fa un'altra foto per poi mostrarmela. «Era l'unico che avevano, spero che ti piaccia» Sul mento ora ho Hulk, in tutti i sensi. Gli unici cerotti che avevano a disposizione erano quelli della Marvel. Nicholas ride al mio sguardo sbalordito, oggi dovrò presentarmi agli alpini con un cavolo di cerotto di Hulk sul mento. Perfetto oserei dire. 

«Direi che oggi non potesse andare meglio» Nicholas sentendo le mie parole si porta le mani sul cavallo dei pantaloni «Tu sei impazzita?? ora come minimo cadi giù da un burrone o che» La sua scaramanzia mi stupisce, non lo facevo un tipo che credesse in questo genere di cose. «Dai, non fare quella faccia lunga, nessuno noterà il tuo cerotto» Lo fulmino con lo sguardo. «Dici? Ho solo una chiazza verde sul mento» Mi indico il cerotto e lui scoppia a ridere subito dopo, la sua risata contagiosa fa ridere anche me. 

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