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Durante la notte i sassi lanciati contro la mia finestra mi hanno tenuta compagnia fino ad addormentarmi completamente, Nicholas si deve essere annoiato molto. Chissà per quanto tempo sarà andato avanti. 

Ad una certa ora il rumore dei passi pesanti di Luna mi hanno svegliata, mi sono alzata leggermente per controllare la situazione. Lei era girata di spalle con una luce bianca che le illuminava il viso, stava sicuramente parlando con Filippo. Dopo aver controllato che fosse tutto ok mi sono rimessa a dormire. 

Stamattina mi sono alzata prestissimo, alle 5 una bellissima alba illumina le montagne davanti a me. Mi vesto molto comoda con pantaloni lunghi cargo verdi, un top bianco e un cardigan marroncino fatto ai ferri da mia nonna. Esco in giardino e mi reco davanti alla fontanella che è posta vicino alle scale affianco al portico. Con me una spazzola, sono riuscita ad averla grazie alla signora della reception. Inizio a pulire le scarpe di Nicholas accuratamente, non perché io voglia il suo perdono, ma per il semplice fatto che stare una settimana chiusi in una baita con i nostri migliori amici che vogliono stare sempre assieme, devo assorbire leggermente il nostro odio reciproco. Sono venute di un bianco splendente, rientro e dopo aver cercato in lungo e in largo la camera da letto di Filippo e Nicholas, finalmente lascio le scarpe davanti alla loro porta. 

Vado in sala da pranzo, in cucina c'è un gran trambusto, la voce di padre William risuona squillante in quella stanza. Mi affaccio e il suo sorriso mi accoglie dandomi il buongiorno, nella piccola ma spaziosa stanza un team di signori e signore sono all'opera a preparare le innumerevoli colazioni per noi ragazzi. «Buongiorno a tutti» Li saluto educatamente con un grosso sorriso e loro stupiti di vedere una ragazza in piedi a quest'ora mi preparano lì sul posto un ottimo tè di fiordaliso, asperula, biancospino e petali di rosa. Prima di potermelo degustare però un'anziana signora mi mette dentro un cucchiaino di miele facendomi l'occhiolino.   

Chiacchieriamo un po' mentre loro lavorano, dei passi riecheggiano alle mie spalle «Buongiorno a tutti, soprattutto alla mia cara Maria Rosa» Nicholas abbraccia l'anziana, ai piedi le scarpe che gli ho pulito stamattina. Mi guarda e restando con un braccio sulle spalle di Maria Rosa, inizia a punzecchiarmi di prima mattina. «Ti sta dando fastidio questa ragazza? guarda che la mando via se fa la cattiva» Alzo gli occhi al cielo, per fortuna l'anziana signora prende le mie difese accarezzandomi la guancia «Ma no, è una così cara ragazza. Anzi ci stava proprio per aiutare» Appena messa via la mia tazza, aiuto la signora ad apparecchiare le tavolate, Nicholas nel mentre finisce di aiutare i cuochi a preparare le ultimissime cose per la colazione. 

Sto finendo di apparecchiare quando Nicholas compare alle mie spalle «Me le hai proprio pulite bene» Mi mostra le scarpe che da quanto sono pulite bene, flettono la luce. «Prego, credo che non siano mai state così sgargianti» Lui ride «Beh, ti sei meritata il tuo perdono» Io scuoto la testa sorridendo finendo di appoggiare sul tavolo l'ultima forchetta. «Non l'ho fatto perché voglio il tuo perdono, ma semplicemente per alleviare la tensione tra noi due» Lui mi guarda studiando il mio comportamento, credo non stia capendo se io stia dicendo la verità o meno. Per fargli capire che io voglio solo godermi questa settimana senza litigare, inizio a scherzare un po'.

«Stanotte ho notato che ti sei annoiato tanto eh, le tue sassate mi hanno tenuto compagnia fino a quando non mi sono addormentata» Dannazione, mi sono tradita da sola. Quella che doveva essere una frase scherzosa, l'ho trasformata senza volerlo in una frase dolce, estremamente dolce. Non era mia intenzione. «Mi ha fatto piacere averti tenuto compagnia, non abituartici però,  non voglio stare tutte le notti sotto la tua finestra» Il solito Nicholas, meno male. «Fino a che ora hai tirato i sassi?» Lui sta bevendo il cappuccino che la signora Maria Rosa gli ha portato, con tanto di dolciumi vari ad accompagnarlo. «Fino a quando Luna non mi ha avvertito che la mia stanza era libera» Sorrido, non so perché io lo stia facendo. Forse per come Nicholas sta mangiando: si gusta ogni sapore in modo molto accurato capendo gli ingredienti e il modo in cui sono stati creati. «Allora non hai visto l'alba come hai detto» Si è sporcato il naso con la schiuma del latte, rido di sottecchi per il suo viso sporco. Anche se sporco, è comunque molto bello. 

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