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Sono tornata alla normalità, casa mia è immensa rispetto a quella al lago della nonna, il mio giardino sembra essersi risvegliato al mio arrivo e il sole si sia fatto più caldo. Un senso di tranquillità e spensieratezza è tutto ciò che provo, le parole della nonna mi hanno fatta riflettere e penso seriamente che affrontare Nicholas sia l'unica soluzione per mettere un punto fermo alla nostra storia. Qualsiasi cosa accadrà, lo accetterò e se mi dirà che si è rifidanzato con qualcun altra andrò avanti per la mia strada. 

Il telefono mi squilla incessantemente, l'ho appena acceso e mi sto già pentendo per le innumerevoli notifiche che mi sono arrivate. La maggior parte appartengono all'innominabile ragazzo che continua incessantemente ad occupare i miei ricordi. Li ignoro volutamente, voglio trovare il momento giusto per parlarci e per il momento non mi sento ancora pronta e sicura di me stessa. Ho ancora molte insicurezze e farmi vedere debole durante una nostra ipotetica litigata mi farebbe risultare una perdente e non convincente a sufficienza. «Pronto Lunis, che c'è? Sono appena arrivata» Le sto mentendo, sono a casa già da tre ore, ma non ho avuto voglia si sentire nessuno e stare un po' nella mia tranquillità e occuparmi delle mie preziose piante. «Stasera hai da fare? Devo portarti in un posto» Penso a lungo su questa strana proposta campata in aria all'ultimo, ma decido di prendermi questa serata per divertirmi. Tra due giorni parto per la Nuova Zelanda e sfruttare ogni secondo con i miei amici mi rende più serena per la partenza. Odio gli addii dolorosi. «Dimmi tutto» La sua voce sembra entusiasta alla mia risposta e velocemente senza prendere fiato mi spiega i programmi che ha in mente. «Stasera vestiti il meglio che puoi, c'è una sorpresa per te. Mi raccomando sii più bella che puoi, più del solito» Non capisco il motivo di questa strana richiesta ma acconsento.

Sono le 21 e io sono pronta: indosso un vestito estivo di pizzo e uncinetto bianco allacciato dietro al collo con la schiena scoperta e un profondo scollo posto sul davanti. Degli stivali alti fino al ginocchio marroni mi completano il look molto casual ma sbarazzino. Luna è puntuale come un orologio svizzero, sale in camera e rimane basita per il mio outfit trasgressivo e sensuale. «E'...Troppo? Forse dovrei cambiarmi...» Lei scuote la testa sorridendo «Non azzardarti, sei perfetta» La mia amica tira fuori dalla borsa una benda per gli occhi e me la porge. «Non mi hai accennato il fatto che dovessi bendarmi...Mi si rovinerà tutto il trucco...» Uno sbuffo possente esce dal suo corpicino e mi asseconda. «E va bene...Però chiudi gli occhi» Ascolto il suo ordine e mi aggrappo alla sua figura per scendere le scale e arrivare alla sua macchina. Dopo nemmeno 5 minuti siamo arrivati a destinazione, non sapere dove sono mi rende altamente a disagio e mi spaventa. «Posso aprire gli occhi?» Un'altra mano mi afferra per il braccio, il forte odore di colonia e profumo mi fa dedurre che l'altra persona sia Filippo. «Non se ne parla, finché non te lo diciamo noi» La voce possente di Fil mi fa intimorire ulteriormente. Camminiamo per quelli che mi sembrano minuti interminabili e finalmente dopo essere entrati da qualche parte mi danno il permesso di aprire gli occhi. 

«TADANNN» Davanti a me tutti i miei amici dell'infanzia, mio fratello, la sua morosa e lo staff della casa degli apostoli. Appeso in aria uno striscione "Buona fortuna Matilde", trattengo le lacrime a fatica, ma riesco a resistere. Ultimamente ho pianto talmente tanto che mi bruciano persino gli occhi e il naso. «Grazie ragazzi» Corro ad abbracciare tutti e a salutarli con un gigantesco sorriso stampato sulle labbra. «Penso che dietro tutto questo ci sia proprio la mia cara migliore amica» Abbraccio Luna più degli altri, la nostra unione è molto profonda. Con questo contatto le sto comunicando tutta la mia gratitudine per essermi stata vicina in questo periodo particolarmente duro e sofferente per me e per avermi sempre sostenuta per qualsiasi mia scelta fatta. La serata sta procedendo senza intoppi e senza distrazioni, stiamo bevendo come spugne e ballando come dei matti, sono ormai le 2 del mattino e nessuno sembra essersi ancora stancato di questo baccano. Ci stiamo divertendo da impazzire e io mi sono lasciata andare completamente accantonando ogni mio pensiero e malessere, questa sera la voglio dedicare a me e scatenarmi come non mai. 

OdiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora