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«Da quanto tempo che non ci vediamo» Sento le sue mani sui fianchi e il suo fiato sul collo, mi giro e Andrea è davanti a me. I suoi capelli ricci castani, il  septum al naso, gli occhi color nocciola e la sua pelle olivastra non sono un miraggio, sono qui e mi stanno toccando. 

«Ciao Andrea, tutto bene?» Sfoggio un sorriso sforzato, in lontananza vedo Gaia che ci sta fissando, senz'altro l'avrà invitato lei per tenermi lontana da Nicholas. Non ha capito però che Nicholas io non lo voglio più vedere. «Tutto bene, vuoi da bere?» Annuisco, ho bisogno di non pensare a niente e l'alcol mi aiuta nella mia impresa. Mi porge un bicchiere di Vodka e Red bull, in un sorso lo butto giù per prenderne un altro ancora. Andrea mi guarda a bocca aperta, deve essere stupito dalla quantità di alcol che sto bevendo ma non mi importa. 

In lontananza Nicholas ci sta guardando, i suoi occhi sembrano arrabbiati. Non mi importa però perché subito dopo bacia Gaia. Riporto lo sguardo su Andrea, per tutto il tempo mi stava raccontando di cose che non mi interessavano perché io ero concentrata su Nicholas e Gaia. «Balliamo?» Gli prendo la mano e lo porto in mezzo alla mischia. Iniziamo a ballare, lui sfrutta l'occasione per avvicinarsi di più a me, con la speranza di riuscire a baciarmi. 

Si avvicina molto a me, non appena si avvicina alla mia bocca faccio in tempo a girare il viso e a farmi dare un bacio sulla guancia. Non sono fessa e nemmeno ubriaca, so che cosa vuole Andrea e non lo avrà stasera. 

Andrea l'ho conosciuto molto tempo fa alla sagra del mio vecchio paese, è un grandissimo amico di Gaia. Fin da subito si è presentato come la persona perfetta per me: dolce, simpatico, che sappia ascoltare, attraente, carismatico e intelligente. Peccato che fosse tutta un'enorme montatura. Nei giorni seguenti iniziammo a frequentarci e capii che tutto ciò che mi aveva detto erano tutte enormi bugie, in fondo dovevo aspettarmelo, è amico di Gaia. Una sera quando eravamo assieme in discoteca, sono spariti senza avvisare nessuno, sono andata a cercarli e li ho trovati a fare uso di psicofarmaci pesanti. Da quella sera mi sono allontanata, ancora una volta una persona che mi interessava si è presentata come un'enorme montatura. Ferendomi. 

Una ragazza cambia la musica e mette su una playlist Reggaeton, guardo Luna, lei nota con chi sono in compagnia e viene a salvarmi. Purtroppo però del mio sguardo di aiuto non si è accorta solo Luna ma anche Gaia, che prontamente l'afferra per un braccio per ballare. Lasciandomi ancora una volta sola. Al ballo si aggiungono anche Filippo e Nicholas, ognuno di loro rispettivamente dietro la propria ragazza. Mi infastidisce così tanto questa scena. Oltre che a Nicholas vuole rubarmi anche la migliore amica?

Andrea si accorge che il mio sguardo è assente, mi accarezza la guancia ma io mi sposto di nuovo. Non deve toccarmi. Prendo un altro drink, so di star esagerando, ma ce la faccio a reggerlo. Una ragazza dietro di me mi prende la mano e mi porta in pista a ballare con lei. Iniziamo a ballare sensuali a ritmo di musica, una contro l'altra, arrivano due ragazzi e si aggiungono tra noi. L'alcol inizia a fare effetto, la testa è tra le nuvole e gira velocemente, non mi tiro indietro dalla provocazione del ragazzo, continuo a ballare con lui. Quando la musica si interrompe, il ragazzo mi tira a sé e mi inizia a baciare il collo, per fortuna un'altra canzone inizia subito dopo. Riesco a togliermi da lui e a raggiungere Luna. 

«Stai bene?» Mi guarda preoccupata, lo sa benissimo che ho esagerato, io però annuisco. Sto bene, non sto pensando a Nicholas, quindi sì sto bene. «Cosa ci fa qui Andrea?» Guardo Gaia, è seduta in braccio a Nicholas, si stanno baciando da molto tempo. Che schifo. «Lo immaginavo, vuoi un po' di acqua?» Barcollo leggermente e scuoto la testa. Parte la nostra canzone preferita: Gata Only. Ci guardiamo e corriamo in pista cantando e ballando. Filippo, si avvicina a Luna e la bacia appassionatamente, sgrano gli occhi, non mi aspettavo questa scena davanti a tutti. Mi inizia a girare la testa e la stanza. Sento il bacino di qualcuno dietro di me, la mano sui miei fianchi, non ci faccio nemmeno caso e ballo con questa persona. 

Mi giro ver vedere chi sta ballando con me, Andrea mi appoggia le labbra sul collo e mi fa un succhiotto, non riesco a tirarmi indietro. Mi gira la testa. 

All'improvviso però si stacca dal mio collo. Apro bene gli occhi per vedere cosa sta succedendo: Nicholas ha preso Andrea per la maglia e gli sta dicendo qualcosa che non capisco, sembra molto incazzato, anche se non capisco le parole sento il tono cattivo con cui gli sta parlando. Lo lancia su Gaia e gli punta il dito addosso, poi torna da me, mi prende per il braccio e mi guarda arrabbiato, sta tendendo la mascella e la presa si fa sempre di più forte. Mi sta facendo male. 

«Andiamo» Mi trascina verso l'uscita, appena fuori accumulo tutta la forza che ho in corpo per spingerlo via. «Lasciami in pace» Lo guardo, come si permette?. Si avvicina furibondo al mio viso, siamo a pochi millimetri di distanza. «Chi ti credi di essere eh?» I miei occhi fissano i suoi, barcollo leggermente, lui prontamente mi prende di nuovo per il braccio. 

«Andiamo a casa, non ti reggi in piedi» Sbuffo e rimango ferma  «Non capisci proprio un cazzo vero?» Mi sbotta contro all'improvviso, sono sorpresa. Io non capisco un cazzo?. «Sì, hai ragione non capisco un cazzo. Prima ci baciamo sotto casa mia e ora fai finta che non sia mai successo, ma andiamo divertiti pure con tutte le altre ragazze. Non mi interessa. Basta che mi lasci in pace» Sbotto anche io, sono stufa dei suoi comportamenti enigmatici. Prima che possa dire qualcosa aggiungo molte altre parole. 

«Avevi proprio ragione sai? tu non sopporti la mia presenza e sai cosa? io non sopporto la tua. Io veramente ci ho provato a capirti, ma non ci riesco. La tregua è rotta, ognuno per la sua fottutissima strada» Faccio per rientrare in casa, ma lui mi blocca. I nostri sguardi si incrociano di nuovo sono entrambi arrabbiati, non mi rimangerò le mie parole. Sono stufa ed è bene che lo capisca. 

«Fai quel cazzo che ti pare, pensa quel cazzo che vuoi, ma non con Andrea. Lui non-» Lo interrompo ancora, so dove vuole andare a parare. «Cosa? che è un drogato? un puttaniere? un alcolizzato? So tutto» Mi guarda stupito, non si aspettava che io lo conoscessi così bene. «Allora eri tu» Aggrotto la fronte, non capisco cosa intenda. «La famosa Matilde eri tu» Mi inizia a far male lo stomaco, che cosa intende? 

«Ci siamo frequentati per due settimane, niente di più. Non è successo niente» Chiarisco, voglio smentire qualsiasi tipo di pettegolezzo sul mio conto. Mi incammino per andare verso il cancellino, ma lui mi ferma ancora una volta. «Stagli alla larga» Sbuffo ancora una volta e mi allontano da lui. Sono stanca della sua gelosia, che cosa vuole da me? io non posso avere nessuno con cui passare il tempo e lui sì? 

Prendo il telefono e chiamo Luna, voglio tornare a casa e non perché me lo ha detto lui, ma perché voglio farlo io. La mia amica scende con tutte le mie cose e le chiavi della macchina, mi fa sedere al posto dei passeggieri, ma prima che lei si possa sedere al posto del guidatore lui blocca la portiera. «Siete ubriache, non è sicuro lasciarvi guidare in queste condizioni» Tira fuori Luna dalla macchina e le dice qualcosa all'orecchio, lei annuisce e sale le scale. Non appena la sua figura sparisce, accende la macchina e si avvia verso casa mia. «Che diavolo fai? E Luna?» Lo guardo incredula per ciò che ha appena fatto. «Se la caverà. Ho inventato una scusa per farla salire» Sto in silenzio, non voglio rispondergli e nemmeno stare nello posto in cui c'è lui. Mi gira la testa e la nausea è molto forte. 

Siamo quasi arrivati davanti casa mia, quando le mie palpebre si fanno più pesanti. La macchina si ferma «Siamo arriv-» Sento un brusio, le mie palpebre si chiudono e incomincio a sognare. L'unica cosa che riesco a percepire è che la macchina si è riaccesa ed è in movimento. 

Che cosa sta succedendo?

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