Odiami

8.

Stamattina mi sono svegliata molto tardi rispetto al solito. Dopo aver portato Diana a fare la sua solita passeggiata, controllo i messaggi lasciati dai miei amici. 

Questa sera stanno organizzando per andare a fare aperitivo in un posto carino, qui nei dintorni. Chiamo mio fratello per sapere se questa sera vuole aggiungersi con i suoi amici, essendo che non ci vediamo da molto tempo, mi sembra un'idea carina per passare la serata tutti assieme.

La giornata passa abbastanza in fretta, non ho fatto chissà che cosa a parte studiare per gli esami. Sono le 17, decido che è il momento di prepararmi perché tra un'ora andiamo al locale.

Indosso vestiti molto semplici: un top marrone che si lega dietro al collo e un paio di jeans con una cintura in pelle. Preferisco stare comoda stasera, so già che quando mio fratello e i suoi amici sono nei paraggi, gli alcolici non mancano mai. 

Mio fratello passa a prendermi, assieme a lui, c'è la sua ragazza. Sono entrambi più grandi di me di 5 anni, ma il rapporto con loro è molto stretto. Andiamo molto d'accordo e sono contenta per questo. Passiamo a prendere Luna e ci dirigiamo verso il locale.

Ad aspettarci ci sono già i nostri amici, tutti di lunga data. Abbiamo passato tutta la nostra infanzia e adolescenza con loro, ci conosciamo letteralmente da tutta la nostra vita. Ci sorridiamo e ci abbracciamo, mi sono mancati alcuni di loro. Ci sediamo al tavolo, siamo una ventina di ragazzi, ci distinguiamo dalla massa perché siamo quelli più chiassosi e allegri di tutto il locale.

L'insegna luminosa fuori all'entrata, segna che il locale si chiama: mangia e bevi. Siamo capitati in un posto perfetto direi, il luogo ideale per la compagnia di mio fratello. La cameriera arriva al tavolo e prende le nostre ordinazioni, fa una faccia stupita per la quantità di alcol ordinata, ma noi siamo così: facciamo festa ovunque ci troviamo. 

La cameriera ritorna con tutti i drink, il primo a essere servito è mio fratello. Deve averlo adocchiato da quando è entrato, la sua presenza si nota subito, sarò anche di parte, ma è una bella presenza. Io e la sua ragazza ci scambiamo un'occhiata, gelose di quello che la cameriera ha appena fatto: posando il drink davanti a mio fratello, gli ha toccato la spalla sorridendo. Appena andata via, vado da lui e riproduco la scena, facendo ridere tutti i presenti. Mi piace far divertire le persone a cui voglio bene.

Luna deve andare in bagno, così da brava migliore amica, l'accompagno. Non l'avessi mai fatto. Appena a destra, vicino alla porta, noto un tavolo pieno di persone che ho già visto e una di queste ci saluta animatamente con la mano: Filippo. Ci viene incontro e gentilmente ci saluta, non stacca gli occhi di dosso da Luna. Rido imbarazzata, mi sento un po' la terza incomoda. 

«Cosa ci fate qui voi due?». Sorride, ma non a tutte due, solo alla mia migliore amica. Esiste solo Luna per lui, la trovo una cosa molto carina. Lei però non si accorge di niente, mi sa che dovrò farle un bel discorsetto più tardi.

«Ehm Eh». Luna si è bloccata. Decido di intervenire, l'accompagno in bagno ed esco a intrattenere Filippo, così che non scappi e possa poi parlare con la mia amica quando esce.

«Siamo qui con mio fratello e i suoi amici, il tavolo più rumoroso qui dentro». Filippo ride e guarda verso il nostro tavolo, per poi sgranare gli occhi.

« Ma non ci posso credere, è tuo fratello?». Luna esce dal bagno. Nel mentre Filippo chiama i suoi amici e gli dice di venire verso il nostro tavolo, in un batter d'occhio salutano mio fratello e la sua compagnia. Non ci posso credere, tra tutte le persone che ci sono nel locale, proprio i nostri amici devono conoscere, che imbarazzo.

«Per voi va bene se ci uniamo al tavolo?». Mio fratello annuisce e gli ordina subito da bere, Filippo si siede vicino a Luna e io rimango in disparte da tutti. Se mio fratello conosce Fil sicuramente conoscerà Nicholas, è solo questione di tempo. La serata passa in fretta, non ci rendiamo nemmeno conto che sono quasi le due di notte, la pancia mi fa male da quanto abbiamo riso e devo ammetterlo: l'alcol ha aiutato a superare l'imbarazzo iniziale.