POV HARRY
Hope é in pericolo. Liam mi ha detto che piangeva e non stava bene. Sono terribilmente preoccupato per lei,non so dove si trova né tantomeno se é sola o no.
"Andiamo alla polizia,Liam."
Prendo le chiavi della mia auto.
Liam é seduto accanto a me,continua a piangere. E mi dispiace vederlo così. Non posso consolarlo,sto malissimo anche io e peggiorerei soltanto le cose.
"Hai notato se chiamava dal suo telefonino?"
"Era un numero sconosciuto,non era salvato nella mia rubrica."
In questo modo la polizia avrebbe potuto localizzare il luogo in cui si trova Hope. Appena arrivati,chiediamo informazioni su chi é specializzato nelle ''scomparse'',non so come definire questo tipo di situazione.
Cerchiamo l'ufficio del tenente Adam Sparks,che si trova in fondo a sinistra.
Spero vada tutto bene.
Busso ed entriamo,trovando Sparks indaffarato nel suo lavoro.
"Posso esservi d'aiuto?"
Come se non lo sapesse cosa facessimo qui. Liam ha una faccia cadaverica,io altrettando e ha la faccia tosta di chiedere se può aiutarci? Ma é serio?
"Mia sorella é scomparsa." Dice Liam,con le lacrime che continuano a scendergli dal viso.
"Nome?"
"Hope Payne." Rispondo
"Da quanto é scomparsa?"
"Da ieri mattina. Stava in camera sua,nel letto con la febbre e ad un tratto scappa via dalla finestra."
"Avete altre informazioni da darmi?"
Liam prende il suo cellulare e sblocca lo schermo.
"Mia sorella ha chiamato sul mio telefono. Potrebbe localizzare da dove ha chiamato?"
"Questo é un ottimo aiuto! Dia a me."
Finalmente qualche bella notizia.Ormai erano passati due giorni dall'incontro con Adam Sparks e tre dalla scomparsa di Hope. Mi manca come l'aria e non so più dove cercare. Ho chiesto aiuto a tutti i miei pochi,ma buoni amici. Più di questo non so cosa altro fare,se non mettermi in macchina e cercarla dappertutto.
Ero a casa di Liam quando il telefono di casa inizia a squillare. Era la polizia. Speravo tanto in una buona notizia,ma rimasi di merda quando Sparks ci ha informati che la chiamata era durata poco più di un minuto e non riusciva a localizzarne il posto. Mi era rimasto quel briciolo di speranza,ma anche quello é andato a farsi fottere.
Ed ora?
Cosa avremmo potuto fare?
Dove avremmo dovuto cercarla?
Ma io non mi arrendo finché non la vedo di nuovo tra le mie braccia. Voglio soltanto che lei stia bene,e che stia qui con me,con suo fratello,al sicuro.POV HOPE.
Sei giorni.
Erano passati sei fottuti giorni.
Ed io sono ancora qui,con Jason,in un posto orribile ed isolato. Nessuno mi avrebbe trovata qui. Non vedo la luce del sole da giorni ormai,ma io ne ho davvero bisogno. Devo respirare aria nuova,aria pulita.
Fortunatamente però Jason aveva avuto la decenza di comprarmi l'intimo e alcuni vestiti da indossare.
Non posso ancora realizzare che io sia stata 'rapita' da un perfetto sconosciuto,non realizzo di aver visto morire una persona davanti ai miei occhi.
Gli incubi su di Harry erano sempre più frequenti,e una volta uscita da qui devo parlare assolutamente con lui. In questo preciso momento però questo è uno dei miei ultimi pensieri. Ma nonostante tutto,avevo una dannata voglia di sentire la sua voce,di abbracciarlo,di sentire il suo dolce profumo,di assoporare le sue labbra. Cosa avevo di male io?
Facile.
Mi sono innamorata di lui,perdutamente innamorata di lui.Continuo ad odiare Jason per quello che mi sta facendo e la deve pagare amaramente. Prima cosa spaccia droga,seconda cosa ha ucciso un ragazzino e terza cosa mi ha rapita e deve marcire in carcere. E chissá quanti altri omicidi ha commesso e quanti altri complici lui abbia. Gli avevo ripetutamente chiesto di farmi uscire un po',almeno per prendere un po' d'aria. Ma niente,lui é duro di testa e tutti devono stare ai suoi fottuti ordini. Fa tanto il carino quando sto male,ma stronzo era e stronzo rimane.
La scorsa notte ha organizzato una festa,con tanto di alta musica,pizza e alcol. E per dispetto,lui mi ha rinchiusa in camera mia,chiudendo la porta a chiave. Ed ora mi tocca ripulire tutto,mentre lui é stesso sul divano col suo dannato Iphone tra le mani. Glielo spaccherei in fronte quel coso.
Ma io non posso stare qui,a pulire questa merda mentre lui non fa un cazzo. Butto la scopa sul pavimento,facendolo sobbalzare.
"Ma sei scema? Mi hai fatto prendere un colpo."
Mi siedo sull'altro divano,incrociando le braccia,sorridendo.
"Cosa fai? Devi pulire!"
"Io ho finito,se vuoi continua tu." Rispondo.
"Senti stronzetta,tu fai quello che ti dico altrim.."
"Jason sai che ti dico? Vaffanculo! Non posso essere la tua schiava!"
Corsi al piano di sopra,sbattendo la porta dietro di me.
Quel ragazzo era insopportabile,doveva andare all'inferno. Era un ragazzo cattivo,senza cuore. Il suo unico pensiero erano i soldi e il sesso. Vedevo ragazze entrare e uscire da questa casa ogni santo giorno. Il problema é che non é mai la stessa ragazza.
Jason bussa ripetutamente alla porta,ma io non voglio che entri. Non in quello stato. É arrabbiato per come mi sono comportata e non so cosa potrebbe farmi.
"Vattene,stronzo!"
Ma nonostante tutto,continuo a stuzzicarlo,facendolo arrabbiare ancora di più. Quando avrei potuto dirgli tutto quello che gli sto dicendo in questo momento? Meglio parlare subito.
"Apri altrimenti butto giù la porta."
"La casa é tua,fai quello che vuoi."
In meno di un secondo la porta era spiaccicata sul pavimento,e su di essa c'era anche Jason. Avevo voglia di ridere,ma ehi,io sono educata.
"Ti toccherà chiamare qualcuno. Non credo saresti in grado di rimettere la porta al suo posto."
"Cosa cazzo ti prende? Oggi sei così stronza."
"Come te."
Non lo so,d'un tratto i suoi occhi diventarono ancora più scuri del solito. Erano neri come la pece. E a me non piacevano per niente.
Forse avevo un po' esagersto. Si,solo un po'.
"Sei solamente un pazzo,Jason! Ti rendi conto che mi hai completamente rinchiusa in questa dannata casa? Devo andarmene da qui,non ce la faccio più."
Le avevo trattenute per troppo tempo,stavo per scoppiare. Inizio a piangere,come una fontana.
"Non fai altro che piangere,mi hai dannatamente rotto!"
Prende uno zaino sotto al ''mio'' letto,che non avevo mai visto fino ad ora. I miei vestiti da lui comprati vengono messi in questo piccolo zaino,insieme all'intimo e allo spazzolino da denti.
"Cosa stai facendo?"
"Stai zitta per una buona volta e vieni con me."
Stringe il mio polso e finalmente usciamo da questa casa. Quasi mi acceco. Davvero non uscivo da così tanto tempo? Mi fa salire in auto e sfreccia come un pazzo,bussando il clacson ogni tre secondi.
"Mi spieghi cosa ti prende?"
"Zitta."
Dopo un paio di minuti,mi accorgo che questa strada non mi é per niente nuova. Riconosco immediatamente la marea di alberi...il bosco.
Cosa voleva farmi?
Uccidermi,per caso?
Non voglio fare la stessa fine di quel povero ragazzo.
"A cosa stai pensando?"
"A niente."
Rispondo così velocemente che non so se ha realmente capito ciò che ho detto.
Con l'auto,entra nell'immenso bosco. Mi ordina di scendere quando ferma la macchina proprio davnti ad una grande quercia. Faccio ciò che dice,potrebbe far uscire una pistola da qualsiasi parte.
In meno di un secondo mi ritrovo le sue mani sul mio collo,con la mia schiena spiaccicata contro il tronco della quercia.
"Giuro che se apri bocca su ciò che hai visto,su ciò che ho detto,su dove sei stata,io ti troverò e ti ammazzerò con le mie stesse mani."
Faceva paura.
Ero terribilmente terrorizzata dalla sua reazione. Non riuscivo più a respirare.
"Capito?"
"Si Jason,si!"
Annuisco più volte con la speranza che mi lasci. Finalmente lo fa. Dio,che ho paura che ho avuto.
Pian piano si allontana,girandosi ogno tanto indietro per guardarmi.
Tiro un sospiro di sollievo quando non sento più il motore della sua fottuta auto.
Sono libera.
Non realizzo ancora.
Senza che io dicessi nulla,lui mi ha lasciata andare via. Sono uscita da quella cazzo di casa quando ormai avevo perso le speranze. Ora devo solo ritornare a casa da mio fratello Liam e da Harry. Dio mi mancano da morire.
STAI LEGGENDO
I'M NOT A PRINCESS.
Random"Certe persone hanno degli occhi talmente belli che ti tolgono la vita ad ogni battito di ciglia." -