|CHAPTER THIRTY ONE|

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POV HARRY.
Queste pizze fanno assolutamente schifo? Ma dove le ha prese? Sono fredde e il pomodoro sulla pizza rossa è crudo. Mi è passata la fame,davvero.
"Non mi piacciono queste pizze." ammette Hope.
Sono felice che anche lei la pensi come me,almeno non avrei fatto una figura di merda davanti a Liam e ad Hope.
"Pensavo fossi l'unico a pensarlo." ammetto anche io.
"Dove hai preso queste pizze,Liam?" chiede Hope al fratello.
"Non ricordavo che la pizzeria lungo il viale facesse schifo. Ma ora,assaggiando questa roba, me lo ricordo eccome." risponde.
Avrei dovuto scommetterci che la pizza l'avesse ordinata da quello infondo al viale,Paul. Non so cosa ci faccia ancora lì,visto che non sa fare assolutamente un cazzo. 
Poggio la mia fetta di pizza nel piatto di plastica insieme alle altre,per poi buttarlo nel secchio della spazzatura. 
"Hai ancora fame?" mi chiede la mia ragazza.
La mia ragazza? Ho appena pensato che lei fosse la mia ragazza? Io la amo,ma non sono pronto per quelle cazzo di relazioni da fottuti fidanzatini. Non sono pronto agli anniversari. Non sono pronto a preoccuparmi di comprarle un regalo per San Valentino. Non sono pronto a tutte queste stronzate. Voglio stare con lei,ma non le farò mai la proposta di essere la mia ragazza o merdate del genere. Non lo farò mai. 
<Mi chiede Hope> mi correggo nella mia mente.
"No,mi è passata." dico.
Sorride quando lo faccio anche io. Ed amo quando lo fa.
"Avete da fare oggi?" ci chiede Liam.
"Andiamo da Nando's a prendere la mia roba. Sean mi ha licenziato e ho lasciato ancora tutto lì. In più,devo dargli una cosa." 
Cosa deve dargli? Non mi ha accennato nulla.
Mi acciglio e se ne accorge.
"Te lo spiego dopo." aggiunge come se mi avesse letto nella mente.
"Tu rimani qui?" chiedo.
"No esco." risponde il fratello di Hope.
"Scommetto che vai da Danita." dico.
"Si chiama Danielle,Harry." mi corregge Liam.
"Oh."
Liam ci saluta educatamente per poi andare via con la sua auto.
Non sono proprio portato per ricordare i nomi femminili,ormai l'unico nome impresso nella mia mente è quello di Hope. Lei è l'unica ragazza che voglio ricordare per tutta la vita,anche se prima o poi tutto questo finirà.
"Harry." mi richiama Hope.
"Eh? Cosa c'è?"
"Vuoi ancora accompagnarmi da Nando's?" 
"Ovvio." rispondo.
Mi lascia un veloce bacio sulle labbra per poi avvicinarsi ad un cassetto. Estrae da lì una busta bianca abbastanza grande. 
"Che roba è quella?" 
"Soldi." 
Che? Perché mai avrebbe dei soldi nel cassetto del salone?
"Me li ha dati il mio capo Sean,ma non li voglio. So che ne ho bisogno ultimamente,ma non voglio accettarli." 
Mi fa così male vederla così. Negli ultimi tre anni si è fatta il culo in due per portare avanti suo padre e questo buco di casa,non può essere licenziata solo perché ha fatto delle dannate assenze,per lo più per problemi di suo padre e per problemi fisici. Questo fottuto Sean non capisce un cazzo.
Dovrò farmi forza e coraggio e parlare con mio padre perché voglio trovarle un lavoro. Lui è capo di un'agenzia immobiliare e potrei cercarle un lavoro lì.
Vi chiederete..forza e coraggio? Perché? Semplicemente perché mio padre è uno stronzo. Sono arrabbiato con lui perché quella sera lui non era in casa a proteggerci. A proteggere mia madre da quel morto di figa di Edwyn. Rabbrividisco al ricordo di quella scena orrenda. E' colpa sua se ora mi ritrovo senza una madre e con una fottuta sorellina che assomiglia a quello stronzo di Edwyn. Una stupida cartellina inviata da parte di mia madre: "Mi manchi tanto Harry. Sono riuscita a mandarti questa lettera senza farmi vedere da..ecco,tu sai chi. Nove mesi fa mi ha messo incinta ed ora hai una sorellina. E' all'orfanotrofio di Cambridge,spero andrai a trovarla qualche volta. Ti voglio bene Harry."
L'ho letta così tante volte che la ricordo a memoria.
Ritornando a noi..
"Andiamo." dico prendendo la sua piccola mano. 
La guido fino alla mia auto,aprendole lo sportello dalla parte del passeggero.
Metto in moto la mia auto e partiamo.
Sembra così felice all'idea di andare da Nando's e sono così confuso.
"Perché sei felice se stai per prendere la tua vecchia roba nel tuo ex armadietto del tuo ex lavoro e dare non sa quanti soldi al tuo ex capo?"
"Per vedere il mio ex collega." risponde.
Ex collega?
"Nonché mio amico." aggiunge.
Amico?
Di chi sta parlando?
Cerco di ricordare quando la vidi la prima volta lavorare da Nando's.
Un ragazzo con i capelli scuri parla con lei. 
Certo,ora ricordo. Sorrideva mentre le parlava e ricordo anche che l'ha abbracciato.
Parcheggio la macchina nel parcheggio di Nando's. Hope scende dall'auto ed io la seguo.
POV HOPE.
Questo tintinnio sulla testa mi è molto familiare,come non dimenticare questo fastidioso rumore che ho subito per quasi tre anni?
Noto immediatamente il volto di Calum. Anche se l'ho visto poco tempo fa,mi è mancato da morire. 
Posa il vassoio di bicchieri che aveva in mano su un tavolo vuoto.
Corro tra le sue braccia e mi fa girare un paio di volte.
"Hope,non voglio che tu te ne vada." mi sussurra dolcemente all'orecchio.
E' così carino da parte sua,non sa quanto mi senta così felice di sentirgli dire queste parole e di essere tra le sue braccia.
"Neanche io." gli dico.
"Ti voglio bene." aggiungo. 
"Oh,non sai quanto te ne voglia io."
Calum è stato l'unico mio amico che è stato capace di capirmi nel momento del bisogno. Quando ero triste,lui era sempre qui a parlarmi e consolarmi. 
Il nostro abbraccio si scioglie.
"E' il tuo ragazzo,quello? Mi sbaglio o è quello che venne un po' di tempo fa?" 
"Non è il mio ragazzo,Calum. E non sono venuta qui per parlare di lui. Sono qui per te,sappilo." gli dico.
Lo penso realmente. Sono qui per passare un po' di tempo con lui e magari aiutarlo nelle ordinazioni o cose simili. 
Harry si avvicina a me e mi picchietta la spalla. Mi giro e incontro i suoi bellissimi occhi verdi. 
"Ti dispiace aspettare?" gli chiedo.
Credo che rimarrò un paio d'ore qui. Devo andare a parlare con Sean,dargli questa busta,prendere la mia roba e stare un po' con Calum.
"Aspettare,per quanto? Io mi annoio qui." dice.
Sapevo che si sarebbe comportato così. Da bambino impaziente.
"Per un po' di tempo." rispondo.
"Io non rimango qui,fatti accompagnare dal tuo amico." scatta.
Ma cos'ha? E' così fottutamente strano. 
Tutto è strano. 
Si allontana pian piano,avvicinandosi di più alla porta d'ingresso. Gli prendo il braccio e lo porto fuori.
"Puoi dirmi cosa cazzo hai?" quasi urlo.
"Cos'ho? Vuoi chiedermi cos'ho? Quello stronzo ti sorride e ti ha abbracciata. Quello stronzo è...stronzo." dice tirandosi i capelli all'indietro.
Lui non può decidere quali amici devo frequentare,non può decidere se posso abbracciare o non un mio amico,non può decidere la mia fottuta vita.
"Quello stronzo si chiama Calum ed è mio amico." dico calma.
E' così possessivo nei miei confronti e certe volte non lo riesco proprio a sopportarlo.
"Io me ne vado,ciao." mi dice con tono freddo.
Mi si è congelato il cuore. Non amo vederlo così arrabbiato con me. Ma lui deve capire che non comanda la mia vita. 
"E come ci torno a casa io?" domando.
"Te l'ho già spiegato prima,dannazione. Fatti accompagnare da quello stron- Calum." risponde urlando.
"Devi fottutamente smetterla di comportarti così,Harry. Devi smetterla in tutto. Ti comporti così ogni volta che mi trovo con un ragazzo. Non riesco a capire il motivo per il quale ti arrabbi tanto visto che noi due non siamo assolutamente un cazzo. Tu non vuoi essere il mio...ragazzo,non vuoi avere una storia con me,quindi non so perché cazzo sei così. Odio questo tuo lato,Harry." questa volta sto urlando anche io e la poca gente che passa rivolge lo sguardo verso di noi.
"Ci vediamo." dice Harry.
E' impressionante di come con queste poche parole riesca a ferirmi in un modo atroce.
E' tutto così strano con lui. Lui è strano.
Ritorno dentro e cerco Calum che si trova in sala cucina.
Lo stringo forte a me. E un abbraccio è l'unica cosa di cui ho bisogno in questo preciso momento.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora