|CHAPTER THIRTEEN|

128 12 0
                                    

POV HARRY.
Non avrei mai pensato che Hope avesse una vita cosí.
Venire toccata e picchiata dal padre..che schifo.
Suo padre mi ha spinto verso il lavello. Non mi son fatto niente,ma nessuno deve toccare me e la mia piccola.
"Harry ti prego, vattene." urla Hope con le lacrime agli occhi.
Non ho intenzione di lasciarla da sola con questo mostro.
Prendi il collo di suo padre e gli do un pugno in piena faccia. Un altro ancora e poi ancora un altro fino a farlo cadere in terra.
Puzza d'alcool quindi suppongo che abbia bevuto. E forse é questo il motivo per il quale si comporta cosí.
Mi metto a cavalcioni su di lui e continuo a riempirlo di botte.
POV HOPE.
Non posso credere a ció che sta succedendo in questo momento.
Vedo sangue dappertutto ed Harry continua a picchiare mio padre.
Non voglio che gli faccia del male,é pur sempre mio padre.
Rischia di ucciderlo se continua a fare cosí.
"Harry lascialo,ti prego." 
Le lacrime rigano a raffica sul mio viso.
Gli sta facendo del male ed io non voglio che accada questo.
Harry prende il collo di mio padre e fa sbattere ripetutamente la testa sul pavimento.
"Harry,cazzo,lascialo." 
Prendo la sua grande spalla e lo spingo all'indietro.
L'ha completamente ucciso.
Non oso immaginare la mia vita senza mio padre.
Certo,lui mi fa del male perché si ubriaca,ma tutto si puó risolvere. Non voglio perdere l'unica persona che mi é rimasta nella mia vita,apparte Liam.
"Cosa cazzo hai combinato,Harry?" urlo,arrabbiata.
Sì,sono arrabbiata con lui perché se gli succedesse qualcosa di grave la colpa sarebbe soltanto sua.
"Volevo solo difenderti." dice Harry,giustificandosi.
"Difendermi? Difendermi? L'hai quasi ucciso!" urlo piangendo.
Mi inginocchio accanto a mio padre 
"Papá,mi senti? Papá,svegliati ti prego." dico continuando a piangere.
Alzo lo sguardo per vedere cosa stesse facendo Harry e noto che pulisce le sue mani con l'acqua perché ricoperte di sangue.
Cerco con tutta la mia forza di alzare mio padre da terra,ma é troppo pesante.
"Lascia che ti aiuti." 
Ho bisogno del suo aiuto,perché io non ce la faccio a prenderlo.
"Portiamolo in ospedale." 
Harry annuisce,portando mio padre nella sua macchina.
Lo fa sedere sul sedile davanti.
Perché non parla? Dovrebbe lamentarsi dal dolore,dovrebbe dire qualcosa,ma non fa nulla.
Perché?
Harry parte e si reca verso l'ospedale.
Noto l'orario sulla macchina e sono le 13,15. Cazzo,non credo che posso andare a lavorare con mio padre in queste condizioni.
"Harry potresti darmi il tuo cellulare?" chiedo fredda.
Devo assolutamente prendere il mio cellulare. Lo rivoglio indietro.
"Che devi fare?" 
"Cazzi miei." rispondo.
Harry sbuffa e mi passa il cellulare.
Digito il numero di Callum.
"Ehm..ciao Callum." 
Harry sposta per un secondo lo sguardo verso di me che sono seduta nei sedili posteriori per poi riportare di nuovo lo sguardo sulla strada.
"Hope ma dove cavolo sei?"
"Scusami tanto,ma é successo un incidente a mio padre."
"Sta bene?" 
"Lo sto portando in ospedale. Domani al lavoro ti racconto tutto,promesso. Ora devo staccare." 
"Okay,ciao Hope e buona fortuna." 
"Grazie mille Callum,ciao." 
Gli do il cellulare.
Guardo mio padre che é ricoperto di sangue e ha profondi cicatrici sul viso e sulla testa.
É ridotto proprio male.
Per colpa di Harry.
'voleva difendermi' e l'ha quasi ucciso.
Tocco dolcemente la guancia di mio padre per poi ricominciare a piangere.
"Hope io.." 
"Non parlarmi." dico singhiozzando.
Stringe i pugni sul volante e dopo un paio di minuti arriviamo in ospedale.
Harry prende mio padre e lo porta all'ingresso.
"Oh mio Dio,cos'é successo qui?" chiede un dottore.
"Forse potremmo spiegarle tutto dopo. Qui c'é qualcosa di piú importante di cui occuparsi." dico al medico spostando lo sguardo su mio padre.
Lo mettono su una barrella e lo portano al piano di sopra mentre io ed Harry ci accomodiamo nello studio del medico.
"Allora,come si chiama il paziente?" 
"Bob Payne." rispondo.
"Qualcuno mi spiega chi l'ha ridotto in quello stato?" 
"Non lo sappiamo." dico.
Harry mi guarda,sorpreso.
Davero credeva che avrei fatto il suo nome? Non l'avrei detto neanche se mi avessero puntato una pistola contro.
Ceh,non voglio che vada in carcere o in merdate simili.
"Come,scusi? Si faccia capire." 
"Ecco vede,io e il mio amico siamo tornati a casa ed abbiamo trovato mio padre in quello stato." 
"Oh,okay. Mi dispiace cosí tanto. Spero che stia bene e non gli accada nulla di grave."
"Anche noi lo speriamo." dice Harry alzandosi dalla sedia.
"Puó dirmi in quale stanza lo metterete?" chiedo.
"Aula 17,secondo piano." 
"Okay,grazie." 
Saluto il dottore e ci rechiamo al secondo piano,aula 17.
Mi siedo sulle scomode sedie dell'ospedale.
Credo che dovrei iniziare a rintracciare Liam e dirgli cosa sta succedendo.
Non so cosa fare.
Non voglio perdere mio padre,non voglio.
Una lacrima inizia a scendere dal mio viso.
POV HARRY.
Ho fatto una cazzata assurda.
Non avevo intenzione di ridurre in quelle condizioni quel poveretto.
Sta piangendo per colpa mia. Molto probabilmente l'ho ucciso. Ed io non volevo.
Non volevo,giuro.
Ha gli occhi lucidi e rossi.
Mi inginocchio di fronte a lei. Cerco di accarezzarle la guancia,ma lei si allontana.
Non voglio che si comporti cosí con me.
"Hope,per favore." 
Guarda da un'altra parte facendo il possibile per non guardare i miei occhi.
"Guardami,cazzo." 
Finalmente vedo quei suoi bellissimi occhi azzurri.
"Cosa vuoi,Harry?" 
"Baciami." 
"Non voglio."
"Ne ho bisogno." 
"Quella di cui ne ha bisogno sono io Harry,non tu." 
"Visto? Un motivo in piú per baciarti." dico.
Si alza dalla sedia affacciandosi alla finestra dell'ospedale.
É davvero fottutamente arrabbiata con me.
"Payne?" chiede il dottore.
"Sono io." risponde Hope.
"Devo comunicarle una notizia..non molto buona." dice il dottore.
Lei é davvero preoccupata.
"Suo padre é in coma." dice il dottore.
Hope scoppia in un pianto disperato.
Cazzo,é colpa mia.
É fottutamente colpa mia.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora