|CHAPTER SIXTEEN|

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É cosí bello dormire tra le sue braccia. É la cosa piú bella del mondo svegliarsi con lei accanto.
Mi ricordo di essermi svegliato durante la notte per colpa dei miei incubi,ma mi sono subito tranquillizzato quando le labbra di Hope hanno toccato le mie.
Non so,ma solo lei riesce calmarmi,solo lei mi fa sentire bene dopo tantissimo tempo.
Questa é la seconda volta di seguiti che dormiamo insieme e vorrei che continuassimo cosí per sempre.
Ora sono sveglia,mentre lei dorme profondamente. Credo che non l'ho fatta dormire tanto bene visto che mi muovevo in continuazione.
Mi allontano lentamente da lei,facendo il possibile per non svegliarla.
É davvero bella e non smetteró mai di dirlo.
Prendo il cellulare e le scatto una foto. Cosí posso vederla ogni volta che mi manca.
Vengo distratto dal campanello che suona.
Corro ad aprire la porta.
Chi é lui?
"Mhh..ciao,tu sei Harry?" 
"Certo,tu sei?" 
"Liam,piacere." 
Ma certo,Liam. É cosí diverso nella foto in salone. I capelli ricci sono scomparsi e dei capelli rasati hanno preso il loro posto.
"Oh,sei arrivato finalmente."
Ha due grosse valigie tra le mani.
"Entra." 
Certo che é strano dire 'entra' ad un ragazzo che abita qui.
Posa le valigie dietro al tavolo.
"Posso vederla?" 
"Nasconditi,le faró una sorpresa." dico.
"Sei proprio un bravo ragazzo." dice Liam dandomi una pacca sulla spalla.
Sorride prima di nascondersi sotto al tavolo,dietro le valigie.
"Giorno Harry." 
Giusto in tempo.
É lei.
Cavolo,è bella anche di prima mattina.
"Ciao Hope,dormito bene?"
"Abbastanza." risponde sorridendo.
"Cosa vorresti in questo momento?" le chiedo.
"Una bella vacanza." risponde ridendo.
"O?"
"Liam,il mio bel fratellone. Mi manca tantissimo." dice abbassando il capo.
"Vuoi abracciarlo?" le chiedo.
"Me lo chiedi anche?" 
POV HOPE.
Perché Harry mi fa cosí tante domande su mio fratello Liam? 
"Puoi abbracciarlo,sai?" mi chiede Harry.
"Se,come no. Portami a New York da lui." 
"É lui che é venuto qui."
"Magari." dico ridendo.
Vorrei davvero che fosse qui.
"Se fosse qui cosa faresti?" 
"Harry puoi dirmi perché queste domande?" 
"Be'...Liam,vuoi rispondere tu?" 
Che? Liam? Cosa sta succedendo? 
"Ciao sorellina mia." 
Questa voce.
La sua voce.
Quella voce.
É Liam,cazzo.
"M-ma dov'é?" 
Sento la voce,ma non lo vedo.
"Mi sei mancata tantissimo."
Le lacrime abbandonano i miei occhi.
"Anche tu. Ma ora muovi quel culo ed esci." 
Lui é qui.
Guardo Harry e lui mi sorride.
Ricambio.
Sento qualcuno che mi tocca la spalla.
Mi giro ed é proprio lui,Liam.
"Liamm!!" 
Piango dalla gioia. 
É troppo bello. É cambiato tantissimo,non ha piú i suoi ricci,ma é perfetto lo stesso.
Gli salto completamente addosso.
Piango sulla sua maglietta bianco,ma non me ne frega. Lui é qui e lo sto abbracciando. Lui é qui e non se ne andrá piú. Lui é mio fratello.
"La mia piccola Hope." 
Mi accarezza dolcemente i capelli.
Il mio corpo é ancora avvolto tra le sue braccia.
Mi chiamava sempre 'la mia piccola Hope'. Amo quando lo dice.
Lo guardo negli occhi e li ha lucidi. Sta piangendo anche lui.
É la persona piú importante della mia vita.
"Come sei cresciuta. Sei cosí bella." dice accarezzandomi la guancia.
"Tu sei bellissimo,Liam. Come mai sei venuto qui?" gli chiedo.
Voglio sapere perché dopo tre anni si é fatto vivo proprio ora.
"Devi ringraziare Harry,il tuo amico. Lui mi ha rintracciato e mi ha fatto venire qui." 
Harry? É stato davvero lui?
Un altro motivo per amarlo.
Davvero ha rintracciato Liam da New York,per me? 
Ceh,impossibile non amarlo.
Mi giro intorno e non c'é. Dov'é? 
"Dovresti ringraziarlo." 
"Vado a farlo. Tu rimani qui,okay?" 
Annuisce sorridendo.
Do un bacio sulla guancia di Liam prima di lasciare la stanza e andare a cercare Harry.
É nella mia camera.
Chiudo la porta alle mie spalle.
"Harry.."
"Che ci fai qui? Non dovresti stare da tuo fratel..."
Gli bacio le labbra,facendolo smettere di parlare.
Metto le mani nei suoi capelli,mentre lui le mette sui miei fianchi.
Mi stacco quando non ho piú fiato e sorrido.
"Vedo che Liam ti ha raccontato tutto." 
"Eh giá." dico ridendo.
"Grazie." aggiungo.
"Tutto per te,piccola." 
Prende il mio viso e mi bacia dolcemente.
Lo amo.
Quanto vorrei dirglielo.
"Aspettami di lá,devo cambiarmi."
Annuisce.
Mi lascia un bacio sulla guancia prima di lasciarmi sola in stanza.
Metto una tuta e una maglia larga,con sopra la felpa di Harry. Indosso le converse e ritorno in salone.
Harry prende la mia mano,sorridendo.
"Dov'é nostro..ehm..padre? Vorrei salutarlo,ma non lo trovo." 
Giusto..lui non sa praticamente nulla di quello che é successo e non voglio neanche dirgli che a mandarlo in coma é stato proprio il ragazzo che amo e che in questo momento é affianco a me.
Lascio la mano di Harry e m'irrigidisco come non ho mai fatto.
Harry mi guarda,confuso.
"Allora? Sai dov'é?" 
In questo momento le mie converse sono le cose piú interessanti da vedere.
"É in ospedale,Liam!" quasi urlo.
"É in coma per colpa di deficienti che l'hanno picchiato per strada." 
Non voglio mentire su questa cosa ma non posso dire nulla,anzi non voglio dire nulla perché voglio che non accada nulla ad Harry.
Mi fa cosí male mentire al mio stesso fratello.
"Dimmi che é uno scherzo."
"Ti sembra che io scherzi su un argomento del genere?"
"Non lo so. Dopo quello che ti ha fatto,non credo cosí facilmente a cosa dici su di lui!" 
Non mi crede? Ma è impossibile. É qui da 20 minuti e giá stiamo avendo una discussione.
Incredibile.
"Devi crederle. Ero qui quando l'abbiamo trovato sul pavimento." dice Harry.
É sempre lí,pronto a stare dalla mia parte e a difendermi.
"Se non mi credi,puoi benissimo prendere quelle cazzo di chiave e andare a quel fottuto ospedale. Perché non so voi,ma io vado lí." dico urlando.
Mi sto irritando troppo.
Prendo le chiavi della mia moto e indosso il casco.
"Aspetta Hope,andiamo tutti e tre con la mia macchina."
"Preferirei andare in moto,da sola. Tu porta Liam se pensate di raggiungermi lí."
Metto in moto e parto.
In un batter d'occhio arrivo lí,in ospedale.
Ricevo una chiamata da un numero non salvato in rubrica. Sará di sicuro Liam,non rispondo.
Non ricordo il numero della stanza di mio padre.
Vado alla hall.
"Buongiorno signora,mi dica dov'é il signor Payne?" 
"Signor Payne ha detto?" 
Annuisco.
La sua faccia cambia completamente umore.
Cosa succede qui?
Stanza numero 20,ora ricordo.
Salgo frettolosamente le scale.
Con lo sguardo cerco il numero '20' fuori alle porte.
Lo trovo.
Apro la porta e non c'é.
Il letto è intatto,non ci sono i fiori e la finestra é chiuso.
Spero tanto che l'abbiano portato in un'altra stanza.
"Signorina Payne..."
Il mio sguardo pieno di lacrime si volta verso il dottor Shing.
"Non ce l'ha fatta. É morto esattamente dieci minuti fa. Mi dispiace." 
Abbassa lo sguardo prima di andare via.
Scivolo lungo la parete della stanza e scoppio in un pianro disperato.
Ho perso mia madre per una fottuta malattia.
Ho perso mio padre per colpa di Harry.
La mia vita fa schifo.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora