|CHAPTER FORTY SEVEN|

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POV HARRY.

Sono un fottuto idiota.

Se avessi continuato la frase prima che lei m'interrompesse,non avrebbe reagito in quel modo.

Io avrei fatto l'amore con lei solo perché la amo. La amo infinitamente. 

Non me ne frega un cazzo della scommessa,di Will e degli altri,l'avrei fatto solo perché la voglio davvero.

In meno di dieci minuti le ho mandato venticinque messaggi e quattordici chiamate. Ma lei continua a non rispondermi.

Do un pugno al muro e urlo dal dolore. 

Ora sono un'idiota al quadrato.

Prendo la giacca. 

Dove sono le chiavi della mia macchina? Perché quando mi servono non le trovo mai? Ma che diamine.

Scendo le scale con la grazia di un elefante e trovo Philippe seduto suo divano.

"Cosa le hai detto?" alza il tono di voce.

"Ma che urli? Io ci sento benissimo." 

"Rispondimi." dice cercando il mio sguardo.

"Carissimo cugino,a te cosa cazzo importa di cosa é successo tra me e Hope?" 

"M'importa eccome. Era molto arrabbiata e piangeva come una disperata. E poi,ha sfrecciato con la sua moto." 

Lo ignoro del tutto e continuo a cercare le chiavi della mia dannatissima auto.

"Harry mi spieghi cosa stai cercando?" 

"Le chiavi della mia macchina." rispondo,irritato.

"Tieni,prendi le mie." 

Oh,allora mio cugino serve a qualcosa.

Le estrae dai suoi jeans scuri e me le dá.

"Grazie." 

Frettolosamente esco dalla mia casa ed entro nella Ferrari di Philippe. Questa macchina é davvero fastidiosa e piccola,molto piccola. 

Okay...pensiamo a dove puó trovarsi Hope in questo momento. Mentre penso,metto in moto. 

Dopo alcuni chilometri,noto un piccolo gruppetto di persone con facce preoccupate e rivolte verso l'asfalto. In lontananza sento la sirena dell'ambulanza. Ma cosa sta succedendo? Vorrei tanto scoprirlo,ma ho cose molto piú importanti da fare.

Un po' piú in lá noto un motorino nero,identico a quello di Hope.

Oh no...

Esco immediatamente dalla macchina e corro verso la folla creatasi.

"Permesso,grazie." 

Mi faccio largo tra le persone e non posso credere ai miei occhi.

Il piccolo corpo di Hope é ricoperto di sangue e lividi.

"Hope!" 

Mi inginocchio accanto a lei e le prendo le mani.

"Hope,amore mio,svegliati." 

Le accarezzo dolcemente la guancia,ma non vuole aprire gli occhi.

Mi sento a pezzi e in colpa. Sí,perché é fottutamente colpa mia se ora si trova in queste condizioni. É arrabbiata nera con me e suppongo non abbia visto il semaforo rosso qui all'incrocio. 

"Qualcuno ha visto qualcosa?" chiedo,con voce spezzata.

Le lacrime vogliono a tutti i costi lasciare i miei occhi.

Un'anziana signora si fa avanti e dice "La signorina sfrecciava come una pazza sul motorino. É passato il pullman e la moto é volata via con lei." 

Merda.

Le lacrime iniziano a scendere una dopo l'altra e il mio cuore galoppa all'impazzata.

L'ambulanza arriva. 

Il dottire in divisa prende una barrella e con cautela prende Hope,pisandola su di essa.

Perché a lei? 

Perché non é successo a me? Sarei stato piú felice.

E mi sento ancora piú male sapendo che la sua tristezza é causata da me. 

"Posso salire?" chiedo.

"Appartiene alla ragazza?" 

Annuisco.

"Sono il suo ragazzo." aggiungo.

"Salga." 

Alzo la coscia e mi siedo nell'ambulanza prendo la mano di Hope.

Il dottore batte una mano sul finestrino che divide la parte del guidatore e quella dei pazienti.

"Ti muovi? La ragazza é in grave condizioni!" 

In grave condizioni? 

"Cosa ha detto?" gli chiedo.

"Sta perdendo molto sangue dalla testa e di sicuro avrá qualche costola rotta. La botta é stata molto forte." 

Scoppio in un pianto disperato. 

Non me lo perdoneró mai.

Il telefono nella mia tasca inizia a vibrare. É Liam. Cazzo.

"E-ehi L-Liam." 

"Ciao Harry,Hope é lí da te? Sto cercando di rintracciarla da tantissimo tempo." 

Passano alcuni minuti,ma non rispondo. 

"Harry ci sei?" 

"S-si." 

"Stai bene?" mi chiede.

"No,Liam." 

"Cosa é successo? Devo preoccuparmi?" 

"Devi raggiungermi in ospedale,ora." dico tutto d'un fiato.

"In ospedale? E perch.." 

"Tua sorella ha avuto un incidente." 

Non gli lascio neanche il tempo di parlare che gli stacco. Non ho proprio voglia di spiegarli tutto ora. L'avrei fatto comunque dopo.

Arriviamo in ospedale,finalmente.

I dottori 'trascinano' urgentemente Hope in sala operatoria. 

Mi siedo sulle scomode sedie dell'ospedale continuando a piangere.

"Harry!" 

Mi giro trovandomi Liam.

Corre verso di me,con gli occhi giá lucidi.

Gli racconto tutto,anche la causa della sua velocitá.

"Come hai potuto scommettere su mia sorella? Sei proprio uno.." 

"Liam,zitto. Non mi sembra il momento giusto di incolpare qualcuno. E poi,tu non sai come sono avvenuti i fatti." 

La nostra piccola discussione,se si puó chiamare cosí viene interrotta dall'arrivo di un medici.

Dall'espressione della sua faccia ho capito immediatamente che c'é qualcosa di veramente grave. 

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora