|CHAPTER THREE|

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Cos'é successo qui? 

Ci sono due poliziotti davanti alla porta di casa mia. 

"Mi dispiace signorina,non puó entrare." 

"Invece posso. Questa é la mia casa." 

"Oh,mi scusi. Lei chi é?" 

"Sono la figlia di quell'uomo." dico indicando mio padre,che in questo momento è seduto su una sedia con le mani tra i capelli.

"Posso capire cosa sta succedendo?" chiedo.

"Ecco vede..la sua vicina ha sentito dei rumori molto strani. Entrata in ansia,ci ha chiamato. Siamo arrivati qui e abbiamo trovato suo padre che buttava in terra dei piatti di vetro. Mi dica,si é ubriacato stanotte?" 

"Bhe',ecco.." 

"Dica la veritá."

"É la prima volta che lo fa. Ecco perché ha reagito in quel modo." 

"La prego stia attenta a lui,quest episodio potrebbe capitare un'altra volta." 

"Okay,staró attenta." 

"Noi andiamo,eh." 

"Arrivederci e grazie."

Il poliziotto mi saluta con un sorriso dolce e rientra nella sua macchina blu.

Mi precipito in casa e trovo una migliaia di pezzi di vetro in terra.

"Papá ma ti rendi conto che hai rotto la collezione di porcellana della mamma?" 

"Lo so,lo so.." 

Le lacrime rigano il mio viso. É l'unica cosa che mi avvicinava di piú a mia madre. 

"Io vado di sopra,sono molto stanco." 

"Ecco,bravo." 

Con fatica si alza dalla sedia e raggiunge le scale. 

"Mi dispiace." dice prima di sparire nel corridoio.

Prendo una busta abbastanza grande e resistente e inizio a metterci i pezzi di vetro.

Ahia,dannazione.

Mi sono tagliata,il sangue comincia ad uscire. Non pensavo che un piccolo taglio facesse cosí male. L'acqua fresca riesce a calmare il dolore. Mi reco in bagno e cerco un cerotto nel cassetto. Ne trovo uno e lo metto.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello. Chi potrá mai essere a quest'ora? 

Abbasso la maniglia.

"Malik,cosa ci fai tu qui?" 

"Ciao,sí anche io sono contento di vederti. Sto bene,tu?" 

"Non fare lo spiritoso." 

"Posso entrare?" 

"Ehm...no." 

Non voglio che veda il disordine creatosi nel salone.

"Dai Hope,per favore." 

Mi spinge dolcemente ed entra. Nota i pezzi di vetro e si gira verso di me.

"Cosa é successo qui?" 

"Ehm..la cristalliera é caduta e con essa anche i piatti."

"Oh,tu stai bene?" 

"Solo un piccolo graffio,ma non é niente."

"Sicura?"

Annuisco.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora