|CHAPTER SEVEEN|

176 12 0
                                    

Alzo lo sguardo verso l'orologio che é appeso nella mia camera. La lancetta piccola si trova esattamente sul numero otto. Devo sbrigarmi,altrimenti arriveró in ritardo.

Mi metto in doccia e l'acqua calda mi accareza dolcemente il corpo. Dopo un paio di minuti indosso il mio accappatoio blu e mi reco di nuovo in camera mia.

Cosa potró indossare? Finora nessun ragazzo mi aveva invitato a cena,e non sapevo cosa mettere.

I miei occhi cadono su un vestitino nero interamente brillantinato. Mhh..puó andare. Nella scarpiera dovrebbro esserci le scarpe della mamma. Dopo un po' di ricerca le trovo. La mia memoria non mi ha abbandonata: sono come le rcordavo. Nere e lucide. Credo che vadano bene sotto al vestito.

Tolgo l'accappatoio,rimanendo in intimo.

Sento un colpo di tosse e mi giro.

"Zayn,cosa ci fai qui? Non sono le nove."

"Lo so."

Solo ora ricordo che sono ancora in intimo quindi mi alzo velocemente il vestitino.

"Giá che ci sei,alzami la zip." dico girandomi.

Sento il tocco morbido delle dita di Zayn sul mio corpo. La zip viene alzata.

"Grazie." 

"Perché non vai giú?" aggiungo.

"Non credo che sia una buona idea."

"Perché?"

"C'é tuo padre." risponde,abbassando il capo.

"Oh." 

Indosso velocemente i tacchi e mi aggiusto i capelli rimanendoli sciolti.

"Andiamo." dico.

La sua mano stringe la mia e sorride.

Scendiamo le scale e il mio cuore inizia a battere. Sono preoccupata e Zayn se ne accorge.

Si ferma e si avvicina al mio orecchio.

"Tranquilla,Hope. Se succede qualcosa,ci sono io."

"Grazie." 

Entriamo in salone,dove c'é mio padre.

"Che fai?" 

"Esco." rispondo fredda.

"Dove vai?"

"Sinceramente non lo so."

"Okay,ritorna presto." 

"Io torno quando voglio,chiaro?" dico quasi urlando.

"Zayn,é meglio andare via." aggiungo.

Zayn mi guarda.

"Cos'hai da guardare?"

"Perché l'hai trattato in quel modo? Insomma,lui ti ha chiesto solo di tornare presto."

"Scherzi,vero? Lui torna tutte le fottute sere ubriaco ed io sono lí,sveglia ad aspettarlo perché non so mai cosa potrá fare." dico alzando le mani al cielo.

Lui me le ferma e mi guarda attentamente negli occhi.

"Hope..calma."

"Per favore,non parliamo piú di mio padre."

"Okay,come vuoi." 

"Dove mi porti di bello?"

"Una sorpresa." 

Finalmente raggiungiamo la macchina che ha parcheggiato in un posto abbastamza lontano.

Mi apre la porta e mi fa sedere.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora