|CHAPTER NINE|

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Sono rimasta senza parole dall'atteggiamento che ha avuto Harry.

Ha sbattuto violentemente un pugno contro la parete. Sembra non avere dolori,credo che sia abituato a questi suoi sbalzi d'umore.

Continua a respirare con fatica mentre le mie lacrime non smettono di scendere dai miei occhi.

Si avvicina alla porta della stanza e la chiude a chiave.

Forse per non fare entrare qualcuno,forse per restare soli,forse perché lo fa sempre.

Dá un altro pugno al muro.

Non mi piace questo Harry. Ho quasi paura di lui. Voglio l'Harry dolce di prima.

I suoi occhi non sembrano piú verdi,ma neri. Rivoglio indietro anche i suoi bellissimi occhi.

Vorrei sapere perché si é comportato cosí. Insomma,sono io la 'vittima'.

In questo momento é appoggiato sul comodino e continua a respirare a fatica.

Lo raggiungo cercando di calmarlo,ma mi spinge facendomi cadere con lo stomaco sul pizzo del letto.

Deve davvero controllare la sua rabbia. 

Potrebbe farmi del male di nuovo ed io non voglio.

Rimango seduta in terra per non dargli fastidio o semplicemente perché non riesco ad alzarmi da terra. Mi ha dato una spinta abbastanza forte.

Il dolore allo stomaco continua ad essere sempre piú forte.

Si gira e solo ora si rende conto di quello che ha appena fatto.

Mi guarda confusa e dopo un po' mi aiuta a posizionarmi sul letto.

"Ti fa male?" mi chiede con la voce spezzata.

Sembra davvero lui quello che é stato appena preso in giro da uno stronzo e da una puttana.

Non gli rispondo.

Giro direttamente lo sguardo verso la finestra. Non voglio guardarlo negli occhi,sono scuri,bui e mi trasmettono paura.

Voglio prima che si calmi del tutto e vorrei anche sapere perché se l'é presa con me spingendomi verso il letto.

Ha un bagno nella sua stanza e ci entro senza chiedergli se posso. Durante questo piccolo tragitto zoppico,il dolore non mi lascia in pace.

Mi guardo allo specchio e mi faccio schifo.

Dove son andati a finire quegli occhi pieni di felicitá? Quella ragazza bionda forte,allegra e coraggiosa? 

Non mi riconosco piú,davvero.

Sobbalzo quando dietro di me appare la sagoma di Harry.

É sempre bello,anche quando é arrabbiato.

Non voglio guardarlo in faccia di nuovo,morirei dalla voglia di abbracciarlo,e non posso. Non posso perché ho paura che accada qualcosa di simile a quello che é accaduto qualche minuto fa.

Esco da questo mini-bagno e torno nella stanza,levandomi questi tacchi fastidiosi che in questo momento stanno solo peggiorando la situazione.

Ho smesso di piangere. Credo di aver esaurito tutte le lacrime possibili.

C'é un silenzio abbastanza imbarazzante che viene interrotto da qualcuno che bussa pesantemente alla porta.

"Ehi Harry,tutto bene lí? Prima ho sentito dei rumori pesanti." 

Questa é la voce di Philippe,suo cugino.

"Tutto bene,Philippe. Ora vattene,per favore." 

Harry si avvicina alla porta. Forse per sentire i suoi passi allontanarsi pian piano.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora