|CHAPTER TWENTY FIVE|

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Continua a barcollare come un matto e si appoggia da una parte all'altra.

Non riesce a mantenersi in equilibrio e me lo trovo sul pavimento,con la pancia all'insú.

Tutto questo che sta succedendo mi ricorda quando aiutavo mio padre quando anche lui era ubriaco. 

"Oddio Harry,alzati." 

Prendo il suo braccio destro e lo poggio sulla mia spalla aiutandolo ad alzarsi.

Lo faccio sedere sul divano bianco.

"Harry vuoi un po' d'acqua?" gli chiedo.

Muove la testa in segno di negazione.

"Io voglio te." aggiunge.

Cosa? 

La sua grande mano scivola su tutta la mia gamba.

Mi maledico mentalmente per aver indossato questi pantaloncini corti come pigiama. 

Sta succedendo di nuovo.

Pensavo che dopo la morte di mio padre,io non avrei mai rivissuto quest'incubo. Ma a quanto pare sta succedendo ancora una volta con la persona che amo di piú al mondo. 

Termina con la gamba destra ed inizia con la sinistra.

Ora le sue mani son passate sotto la mia maglia. Traccia delle strane righe attorno all'ombelico,lasciando una scia di brividi per tutto il mio corpo.

Non voglio che quello che ho subìto per tre anni con mio padre accada per l'ennesima volta.

Spingo Harry lontano da me e gli tiro uno schiaffo potente.

"Ahiaa,ma sei impazzita per caso?" 

"La prossima volta pensi due volte prima di agire." 

"Posso sapere perché mi hai tirato uno schiaffo?"

"Devi stare lontano da me."

Ho le lacrime agli occhi. E devo assolutamente smetterla di piangere.

"Va al piano di sopra!" urlo.

"Non voglio." urla anche lui.

Si lamenta come un bambino di cinque anni.

"Non urlare contro di me!" dico.

"Tu puoi farlo ed io no?" chiede.

"Io ho tutte le mie ragioni per farlo. Harry,per favore, va di sopra." 

"No!" 

"Okay,allora cercheró di portarti io." 

Lo tiro col braccio e lo porto in direzione delle scale. Mi metto dietro di lui e,con tutta la mia forza,lo spingo. Finalmente arriviamo nella camera degli ospiti.

"Voglio andare a casa mia." dice.

"Tu rimani qui,chiaro?" 

Sono arrabbiata con lui,questo é vero. Ma non ho intenzione di lasciarlo da solo in queste condizioni.

"Non voglip dormire in questa stanza. Voglio dormire con te." dice.

"E va bene,vieni." 

Prendo la sua mano e,insieme,andiamo nella mia camera.

Si stende sul mio letto ed io gli tolgo i suoi stivali neri di pelle.

Lui puó permettersi degli stivali cosí costosi,io no.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora