|CHAPTER TWO|

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"Ehi ragazzi,avete sentito? La piccola Payne sa parlare!" urla.

Ero cosí arrabbiata con lui che non mi sono accorta della presenza di Tomlinson,Horan e...Tiffany.

Chi é Tiffany? Be', un'oca parlante che ha sbagliato strada: inveve di prendere la direzione verso lo stagno si é confusa ed é entrata nella scuola. Ha una voce odiosa,squillante ed é la piú popolare di tutta la scuola. 

Ha tutto il negozio della Kiko sulla faccia e nell'armadio ha tutta ZuiKi. Sembra che in testa abbia un criceto in prognosi riservata e il gatto della mia vicina molto probabilmente é piú intelligente di lei.

Tiffany non mi ha fatto nulla,ma é lei che si fa odiare con il suo comportamento da egoista.

"Oh,ora capisco la tua distrazione!" dico squadrando Tiffany da capo a piedi.

"Cosa vorresti dire,Payne?"

"Oh,andiamo Styles. Accanto a te c'é Tiffany con le sue super bombe." 

Tomlinson ed Horan iniziano a ridere come matti.

"Bella questa!" dice il biondo.

Gli faccio l'occhiolino e lui sorride.

"Ragazzi smettetela di ridere come idioti!" urla Styles,zittendoli.

Non capisco perché si facciano comandare in questo modo da lui. Ognuno é libero di fare quello che vuole e lui non é il capo di nessuno.

"Ragazzi andate in classe,ora me la vedo io con la piccola Payne." dice Styles.

"Sí,amore. Difendimi come fai sempre." 

Alle parole di Tiffany inizio a ridere un'altra volta? 'Difendimi come fai sempre'? Ma l'avete sentita?

Tiffany se ne va seguita dalle ruote di scorta.

"La smetti di insultare la mia ragazza?" 

"E quella la reputi tua ragazza? Ma non farmi ridere,Styles." 

"Ma che ti sei bevuta stamattina?" 

"Cosa hai bevuto tu quando ti sei fidanzato con quella."

" «Quella» ha un nome." 

"Si,si.." 

"Lei é la mia ragazza,fattene una ragione." 

"Scommetto che ti avrá giá fatto le corna quella." 

"La smetti di rompere?" 

Mi spinge con tutta la sua forza verso il mio armadietto,facendomi sussultare dal dolore.

Appoggia le sue lunghe braccia su di esso bloccandomi in una specie di trappola.

Tocca con l'indice la mia guancia destra.

"Sei soltanto una povera illusa.."

"E tu sei un'idiota" urlo.

Con la poca forza che ho riesco a staccarmelo di dosso.

"Idiota lo dici a quella puttana di tua madre!" 

Nessuno deve toccre mia madre,nessuno. Appena l'ha nominata il mio cuore si é spezzato in mille pezzi.

Sto cercando di trattenere le lacrime accumulatesi sull'orlo dell'occhio,ma me ne scende una,e poi un'altra e un'altra ancora.

Mia madre mi manca molto e finalmente dopo ben tre anni ero riuscita,in un certo senso, a dimenticare l'accaduto ma grazie al signorino Styles il dolore ritorna.

Raccolgo i libri ancora in terra,li poso insieme all'altra massa di libri che ci sono nell'armadietto e lo chiudo con il lucchetto,sbattendo con forza lo sportello.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora