|CHAPTER TWENTY FOUR|

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Harry si stacca dolcemente dalla mia bocca.

Mi accarezza il labbro inferiore ed un brivido di piacere percorre il mio corpo.

Mi é davvero mancato tantissimo da stamattina.

"Ci vediamo,Hope." 

Harry mi sorride per poi allontanarsi pian piano.

La piccola Kessidy lascia la mano di Harry e corre verso di me. Mi inginocchio ed apro le braccia per accoglierla. É davvero una bambina dolcissima. 

"Mi mancherai Hope." 

"Oh,anche tu Kess." 

Lo dico sul serio.

In queste poche ore che abbiamo passato insieme mi sono affezionata tantissimo a lei. 

"Ti voglio bene piccola." dico.

"Te ne voglio anche io." dice.

"Ti prometto che qualche volta ti prenderó e ti porteró a casa sua." dice Harry prendendo la mano di Kess.

"Sicuro?" chiede.

"Giuro." dice Harry mettendo una mano sul cuore.

"Ora andiamo." aggiunge.

"Ciao Hope." 

"Ciao Kess,ciao Harry." 

Mi siedo su una panchina del parco e riaccendo il mio cellulare.

Ci sono parecchie chiamate perse da parte di Liam quindi lo richiamo.

"Pronto,Liam?" 

"Hope finalmente,perché non mi hai risposto?" 

"Avevo il cellulare spento." 

"Be' volevo solo dirti di tornare a casa visto che stasera non ci saró." 

"Va bene Liam. Ti troveró tra qualche oretta?" 

"Direi di no. Ho l'appuntamento con Danielle,ricordi?" 

"Ah giusto. Okay,allora ciao."

"Ciao sorellina."

Stacco e riposo il cellulare nella tasca del mio jeans.

Mi avvicino verso la mia moto. Cerco di accenderla ma non parte. Dannazione. Riprovo tantissime volte,ma ogni tentativo é un fallimento.

Ed ora cosa faccio?

"Se hai bisogno di qualcuno,chiamami." 

Ricordo le parole che mi ha detto Harry. 

Digito il numero di Harry e spero soltanto che sia ancora a Cambridge e non in cammino verso Londra.

"Hope,giá ti manco?" dice ridendo.

É abbastanza sorpreso nel sentirmi.

Credo che non si aspettava la mia chiamata.

In sottofondo sento delle profonde risate di ragazze.

Improvvisamente mi sento cosí....gelosa nei suoi confronti. Harry continua a ridere come un matto.

É ubriaco?

"Harry cosa stai facendo?" gli chiedo,preoccupata.

"Sono in un motel." 

In un motel? Cosa ci fai lui in un posto come quello?

"A f-fare c-cosa?" 

La mia voce é tremolante e non so spiegarne il motivo.

I'M NOT A PRINCESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora