Erano circa le quattro di pomeriggio e ci eravamo appena alzate dal tavolino della Gelateria del Corso.
Marty e Miky erano proprio dispettose quel giorno.
Sapevano che la sera avrei incontrato Alessandro e, per sdrammatizzare, si divertivano a prendermi in giro.
"Tanto non si metterà con te!" diceva l'una.
"Di certo sceglierà Asia!" continuava l'altra.
Le avrei strozzate, ma in fondo sapevo che lo facevano per il mio bene.
Vedevano che ero agitata e, il loro modo giocoso di prendermi per i fondelli, era fatto per togliermi l'ansia e farmi fare un sorriso.
Avevamo deciso di andare in spiaggia a gustarci il nostro gelato e c'incamminammo verso la strada da attraversare.
Non passava nessuna macchina in quel momento, il viale era deserto.
Martina scese dal marciapiede e Micol la seguì.
Io rimasi leggermente indietro, intenta a leccare il contorno del gelato che si stava sciogliendo e che rischiava di cadere a terra.
Guardai la strada da ambo le parti: non passavano auto.
Scesi allora dal marciapiede con il piede sinistro e poi con il destro.
Feci circa quattro o cinque passi, quando sentii una forte sgommata.
Una macchina, che era ferma a bordo strada, era partita a tutta velocità.
"Boom".
In quel momento, il mondo per me si fermò.
Ricordo solo un grosso frastuono, tutto che diventò improvvisamente nero e un sibilo fortissimo da rompere i timpani.
Insomma, un black out!
Poi lo strazio e lo sgomento divennero i protagonisti della scena.
Sentii Micol urlare come una disperata, mentre batteva forte i piedi a terra, voltandosi a destra e sinistra, come se cercasse aiuto senza speranza. Piangeva in modo incontrollabile, perse il respiro per un attimo e poi lanciò un grido di dolore straziante.
Martina schiamazzò dal terrore, sembrava ossessa e irragionevole. Si mise le mani sulla faccia, conficcò le unghie sulla fronte fino a lacerarsi la pelle. Poi, in modo isterico, portò le mani nei capelli, tirandoseli e quasi strappandoseli.
Poi sembrò avere un mancamento, barcollò e cadde in ginocchio a terra disperandosi.
In quel momento non ci stavo capendo nulla, ero solamente confusa e terrorizzata da ciò che vedevo.
Era come se le luci, per me, si fossero spente all'improvviso.
E quando si erano riaccese, tutto era diverso: la gioia e l'allegria avevano lasciato il posto al tormento e al terrore.
Poi vidi accorrere velocemente della gente.
"Oddio! È morta" sentii bisbigliare una donna.
Fu in quel momento che mi accorsi di un corpo esanime sull'asfalto.
Era un corpo disordinato, sembrava accartocciato, in una posizione non naturale degli arti.
Faceva brutto a guardarlo.
Sembrava fosse stato gettato a terra come uno straccio.
"Ma l'ha ammazzata?" sentii domandare da un ragazzo.
Un signore si avvicinò al corpo. Poi voltandosi verso il ragazzo, si mise le mani dietro il capo e fece un leggero cenno con la testa, come a dire... "sì".
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Endless Rain
RomanceE' più potente il Destino o l'Amore? Nel momento più bello della sua vita, proprio quando si era innamorata follemente di un nuovo ragazzo appena trasferitosi, un tragico incidente sgretolò tutti i sogni di Anna. Nessuno la vedeva, nessuno la senti...