Capitolo 34

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Due giorni dopo, Miky e Marty stesero, per la prima volta della stagione, il telo da spiaggia sulla sabbia del mare della baia.

Era una giornata calda, il sole brillava forte nel cielo e si preparava ad abbronzare la pelle bianca delle mie amiche.

Mi ricordo che, l'ultimo giorno dell'estate dell'anno prima, ci eravamo fatte una promessa.

Una promessa davvero pazza.

Marti aveva letto il libro "La laguna azzurra" dal quale è stato poi tratto il film "Laguna blu".

Era talmente presa dallo spirito selvaggio di libertà che aveva fatto una proposta.

"Ragazze" ci aveva detto "facciamo come Richard ed Emmeline"

"E cioè? Che vorresti fare?" le avevo chiesto io, spaventata dalla sua esuberanza.

E Marty: "Prendiamo il pedalò, andiamo al largo, ci spogliamo dei costumi e facciamo il bagno in mare! Nudi e liberi come Richard ed Emmeline! Pensa a che senso di libertà! Noi, a contatto diretto con il mare e con il cielo! Facciamolo, dai!"

Micol sbiancò e le disse: "Tu sei pazza!"

Io le tirai una ciabatta e mi misi a ridere come una matta.

Ne aveva sempre una in testa, era proprio unica.

Lei però non gettò la spugna: "Ma tu guardale!" ci disse.

E proseguì: "Io propongo un'idea fighissima e voi me la bocciate sul nascere!"

Ripensandoci però, poteva essere davvero un'avventura diversa dal solito!

Quelle cose che fai una volta nella vita e poi ti trovi a ricordarle e raccontarle negli anni a venire.

"Sai che ti dico Marty" le dissi. "Io ci sto".

Martina saltò di gioia e mi abbracciò e mi baciò tutta.

Miky però, alzò le mani.

"Mi dispiace, ma non mi avrete!" ci disse.

E così, dopo vari tentativi, patteggiamo per una soluzione.

Quest'avventura l'avremmo fatta, ma l'avremmo rimandata al primo giorno di mare dell'anno successivo.

E dunque, ora le mie due cucciole si trovavano lì e Martina, ovviamente, non si era dimenticata.

"Miky, ti ricordi vero della promessa?" le chiese sorridendo.

Micol si mise le mani nei capelli.

"Miky" continuò Martina "ti ricordo che una promessa è una promessa".

Micol allargò le braccia, in segno di resa, poi disse:

"Come vorrei che ci fosse anche Anna."

"Lo vorrei tanto anch'io" rispose Marty.

Loro non lo sapevano. Non mi vedevano, né sentivano, ma io ero lì con loro.

Preso il pedalò, iniziarono a pedalare, per andare al largo, dove il mare è più profondo e la spiaggia diventa lontana.

Micol sudava e brontolò a Marty: "tu mi vuoi far morire, a pedalare con questo caldo!"

Martina iniziò a ridere, facendole notare che ormai fossero arrivate, lontano da sguardi indiscreti.

"Su, spogliamoci!" esclamò Martina.

"Solo tu sei capace di farmi fare certe assurdità!!" replicò Miky.

E così, tolti i costumi, Martina gridò: "Libertààà!!!"

E le due pazze si tuffarono in mare!

Vederle ridere, divertirsi e fare le pazze, mi riempì di gioia.

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