Capitolo 10

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Sento delle voci sommesse che mi fluttuano attorno, quasi come in un sogno.
"Sembrano due angioletti..." 
"Sono carini quando non litigano."
Mi ci vuole qualche secondo per comprendere quelle parole. Lentamente, apro gli occhi, ancora offuscati dal sonno, e mi rendo conto di essere stravaccata sul divano. Ma non è solo questo che mi fa sussultare. Sento una presenza calda accanto a me... Harry. La mia testa è appoggiata sulla sua spalla, e per un attimo il panico mi travolge.
Faccio un balzo improvviso, allontanandomi da lui come se fossi stata scottata. Il movimento brusco sveglia anche Harry, che si stiracchia leggermente, guardandomi con aria confusa e assonnata.
Davanti a noi, Izzy ed Edward se la ridono di gusto, divertiti dalla scena.
"Avete dormito come due angioletti," dice Izzy, cercando di trattenere le risate.
Mi passo una mano tra i capelli, cercando di riacquistare un minimo di dignità. "Non è quello che sembra," dico rapidamente, anche se la situazione è già abbastanza chiara.
Harry sbadiglia, guardandomi con un sorriso beffardo. "Tranquilla, Brooks. Mi sembri solo tu quella che è saltata su come se avessi visto un fantasma."
Edward ride ancora, scuotendo la testa. "Ammettetelo, voi due. Siete adorabili quando non cercate di distruggervi a vicenda."
"Esatto," aggiunge Izzy, con un sorriso malizioso. "Se solo foste così tranquilli anche quando siete svegli..."
Sento il calore salirmi sulle guance e, senza nemmeno pensare, lancio uno sguardo a Harry, che mi sta osservando con quell'aria rilassata e divertita. Come se non fosse successo nulla di strano.
"Non fatevi strane idee," ribatto, cercando di rimettere un po' d'ordine nella situazione. "È stato solo un caso."
Harry si alza dal divano, stiracchiandosi. "Certo, solo un caso," ripete con quel tono beffardo che riesce sempre a farmi venire voglia di ribattere.
"Okay, okay," dice Izzy, cercando di calmare le cose. "Non volevo prendervi troppo in giro. Ma sappiate che siete stati proprio carini."
Mi mordo il labbro, cercando di scacciare l'imbarazzo. Non c'è modo di uscire da questa situazione senza sembrare ridicola, quindi faccio l'unica cosa possibile: cerco di ignorare i loro sguardi e mi dirigo verso la cucina. Forse un bicchiere d'acqua mi aiuterà a dimenticare tutto.
Ma una cosa è certa: addormentarsi accanto a Harry Bennett non era assolutamente nei miei piani.

Dopo aver salutato Edward e Harry, io e Izzy usciamo dall'appartamento. L'aria fresca mi colpisce il viso, ma non riesce a scacciare del tutto quella sensazione strana che ho addosso. L'intero pranzo si è trasformato in qualcosa di decisamente diverso da quello che mi aspettavo. Il contatto involontario con Harry, il suo corpo vicino al mio... è una sensazione che non riesco a scrollarmi di dosso.
Izzy guida la sua macchina con il solito entusiasmo, parlando senza sosta di Edward e del tempo fantastico che hanno passato insieme. Io, d'altra parte, sono molto più silenziosa del solito. Cerco di rispondere ai suoi commenti, ma la mia mente continua a vagare.
Quando finalmente arriviamo al dormitorio, Izzy si ferma davanti all'ingresso e mi guarda con un sorriso affettuoso. "Grazie di essere venuta con me oggi. Sei stata una vera amica."
Sorrido debolmente, annuendo. "Certo, è stato... interessante."
Izzy mi osserva per un momento, poi ridacchia. "Sei sicura che sia tutto a posto? Sei un po'... strana."
Mi mordo il labbro, cercando di non sembrare troppo turbata. "Sì, sto bene. Solo un po' stanca, tutto qui."
Lei mi lancia un ultimo sorriso prima di salutarmi. "Ok, allora ci vediamo domani! Cerca di riposarti."
"Lo farò," rispondo, mentre scendo dalla macchina e mi avvio verso l'ingresso del dormitorio.
Quando finalmente entro nella mia stanza, noto subito che Charlie non è ancora tornata. Un po' di sollievo mi attraversa. Non sono dell'umore per chiacchiere o per spiegare il perché mi sento così... confusa. L'unica cosa che voglio è scrollarmi di dosso la giornata e, soprattutto, quella strana sensazione che mi è rimasta addosso dopo essere stata così vicina a Harry.
Mi butto in bagno e mi spoglio in fretta, aprendo l'acqua della doccia. Il getto caldo colpisce la mia pelle e mi lascio andare sotto l'acqua, chiudendo gli occhi. Harry Bennett. Non so perché, ma il contatto con lui mi ha sconvolta più di quanto volessi ammettere.
Cerco di convincermi che non è niente. È solo Harry, con la sua solita arroganza e quel sorrisetto da sfida. Ma la verità è che, per quanto lo detesti a volte, c'è qualcosa in lui che mi fa perdere l'equilibrio. Forse è il modo in cui mi provoca. Forse è la competizione tra noi, o forse... no, non ci voglio pensare.
Lascio che l'acqua scorra sulla mia pelle, cercando di lavare via quella sensazione, ma so che non sarà così semplice. Harry Bennett si è insinuato nei miei pensieri più di quanto vorrei.

OPPOSITE: Tutto è lecito in Guerra e in AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora