"Guarda che cosa mi hai fatto fare!" esclamo furiosa, cercando di raggiungere le scalette della piscina per uscire. L'acqua mi gocciola giù dai capelli e dai vestiti, mentre sento il freddo dell'aria notturna che mi avvolge. Harry. Sempre lui.
Mentre mi arrampico goffamente per uscire dall'acqua, sento le mani di Harry che mi spingono dalla schiena... o meglio, dal sedere.
"Giù. Le. Mani. Dal. Mio. Sedere," grido, girandomi a guardarlo con occhi di fuoco, cercando di ignorare il calore improvviso che mi sale al viso.
Lui mi guarda con quel suo solito sorrisetto arrogante, per nulla scosso dalla mia reazione. "Sto solo cercando di aiutarti, bisbetica!" ribatte, sollevando le mani in segno di resa.
Finalmente riesco a tirarmi fuori dall'acqua e mi metto in piedi, bagnata fradicia, i vestiti appiccicati addosso e i capelli incollati al viso. Harry mi segue subito dopo, altrettanto bagnato, e l'acqua gocciola dai suoi vestiti, ma non sembra nemmeno un po' dispiaciuto. Ovviamente.
"Non avevo bisogno del tuo aiuto!" ribatto, cercando di rimettermi in piedi con un minimo di dignità, anche se so che ormai è tutto andato a farsi benedire. "Se non fosse stato per te, non sarei finita in piscina!"
Harry scrolla le spalle, come se la cosa non lo riguardasse affatto. "Beh, mi sembra che ci siamo caduti entrambi."
"Questo non cambia il fatto che è colpa tua!" rispondo, la mia voce che si alza di nuovo. Non riesco a capire come possa sempre farmi arrabbiare così tanto, come riesca a farmi perdere il controllo con così poche parole.
Fortunatamente, siamo ancora soli. Nessuno ci ha visti cadere in piscina, e il frastuono della festa dentro la casa copre qualsiasi cosa stia succedendo qui fuori. Ma la lite sta diventando sempre più accesa, e sento che sta per esplodere.
Harry si avvicina, stringendo i pugni ai lati del corpo, visibilmente frustrato. "Malia, vuoi smetterla di fare così? Sei impossibile!"
"Impossibile?" rispondo, avanzando di un passo, la rabbia che mi ribolle dentro. "Io sono impossibile? Sei tu quello che mi segue ovunque, che continua a darmi contro in tutto! Se fossi rimasto lontano da me, adesso non saremmo nemmeno qui a litigare!"
"Non riesco a restare lontano da te!" urla Harry, gli occhi che mi fissano con un'intensità che non mi aspettavo. "Questo è il problema, ok? È per questo che siamo qui! Perché non riesco a starti lontano, anche se so che dovrei!"
Le sue parole mi lasciano senza fiato per un istante, come se mi avessero colpito in pieno petto. Sento il mio respiro accelerare, ma non riesco a fermarmi. "E cosa vuoi che faccia? Dovrei sentirmi lusingata?"
"Non lo so, Malia!" urla ancora lui, il suo viso a pochi centimetri dal mio. "Non lo so nemmeno io cosa sto facendo. Ma sono stanco di questo tira e molla, di fingere che non me ne freghi niente!"
Lo guardo, completamente sopraffatta da quello che sta succedendo. Come siamo arrivati a questo punto? Entrambi siamo bagnati, infuriati, ma c'è qualcosa di diverso negli occhi di Harry, qualcosa che non avevo mai visto prima.
Il cuore mi batte così forte che quasi mi fa male. Le parole di Harry rimbombano nella mia testa. "Non riesco a starti lontano, anche se so che dovrei!" Come siamo arrivati qui? Ogni singolo momento con lui è stato una battaglia, un continuo alzare scudi, ma adesso è come se qualcosa si stesse spezzando.
Lo guardo negli occhi, ancora furiosa, ma una parte di me non può fare a meno di ammettere che sento la stessa cosa. "E cosa pensi che risolva urlarmi addosso?" rispondo, cercando di mantenere un tono fermo, anche se la mia voce è spezzata dalla rabbia e dall'emozione. "Hai sempre questa presunzione di avere tutte le risposte, di essere in controllo, ma non sai nemmeno cosa vuoi!"
Harry fa un passo avanti, ora così vicino che quasi riesco a sentire il calore che emana, nonostante siamo entrambi fradici. "Lo so cosa voglio," dice, abbassando la voce, ma con un'intensità che mi lascia senza fiato. "Voglio te. E odio ammetterlo, ma non riesco a ignorarlo."
Quelle parole mi colpiscono come un pugno allo stomaco. Mi rendo conto che non c'è più via di fuga, non posso più fingere di non sentire quello che sento. Voglio lui tanto quanto lui vuole me, ma non posso permettermelo.
"Harry," mormoro, il respiro affannato mentre cerco di riprendere il controllo. "Non possiamo continuare così. Questo... questo ci distruggerà."
Lui mi fissa per un lungo momento, la frustrazione ancora evidente nei suoi occhi, ma c'è anche qualcos'altro. Rabbia? Dolore? Non riesco a capirlo. "Lo so che ci distruggerà," dice infine, scuotendo la testa. "Ma preferisco questo piuttosto che fingere che tu non mi importi."
Mi sento come se fossi intrappolata in un vortice di emozioni, incapace di decidere se voglio scappare o restare. Ogni fibra del mio essere mi dice che devo andarmene, ma non riesco a farlo.
"Non possiamo," dico a malapena, la voce che mi si spezza. "Non funzionerà, Harry. Litighiamo, ci facciamo del male. E anche adesso, siamo in piedi qui, a bordo piscina, dopo l'ennesima lite assurda..."
"Esatto!" sbotta lui, interrompendomi. "E siamo sempre qui. Dopo ogni litigio, ogni parola di troppo, siamo sempre qui, l'uno davanti all'altro."
Non so cosa dire. Per la prima volta in tanto tempo, sono senza parole. Ha ragione.
Harry fa un passo ancora più vicino, così vicino che i nostri respiri si mescolano nell'aria fredda della notte. "Dimmi una cosa, Malia," dice con tono basso, quasi implorante. "Se fossi davvero pronta a lasciarmi andare, a dimenticarmi, perché siamo qui? Perché non te ne sei già andata?"
Le sue parole mi colpiscono come una verità che non voglio ammettere. Perché non sono riuscita ad andarmene? Sento i miei occhi bruciare per le lacrime che mi sto sforzando di trattenere. Non posso più combattere."Non lo so," sussurro infine, incapace di sostenere il suo sguardo. "Non lo so, Harry."E prima che io possa rendermene conto, lui avanza ancora un passo, le sue mani scivolano intorno al mio viso, e senza dire altro, mi bacia.
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OPPOSITE: Tutto è lecito in Guerra e in Amore
RomanceMalia Brooks ha un obiettivo chiaro: diventare la miglior studentessa di Oxford e vincere una prestigiosa borsa di studio assegnata dall'ONU. Harry Bennett, con il suo sorriso arrogante e l'eredità familiare di successi, è l'unico ostacolo tra lei e...