Capitolo 60

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Mi appoggio alla finestra della mia stanza, il cielo grigio di Oxford riflette il caos che ho dentro. Non riesco a smettere di ripensare a tutto ciò che è successo. Charlie, la mia amica, mi ha tradito nel modo più doloroso possibile. E poi c'è Harry... il pensiero di averlo accusato mi tormenta. Avrei dovuto dargli il beneficio del dubbio, avrei dovuto fidarmi di lui, ma invece l'ho subito messo in discussione. Sono caduta nella stessa trappola della competizione che mi ha spinto a dubitare di tutto e di tutti.
Devo rimediare, devo parlare con lui. Non posso lasciare che le cose finiscano così tra di noi.
Esco dalla stanza, decisa a cercarlo, a trovare Harry e spiegargli tutto. Attraverso il campus con il cuore che batte forte, il vento freddo che mi sferza il viso non è nulla in confronto al peso che porto dentro. Quando finalmente lo vedo nel corridoio, sento un misto di sollievo e paura.
«Harry!» lo chiamo, accelerando il passo.
Si volta lentamente, ma il suo viso non mostra alcuna traccia di felicità nel vedermi. C'è solo delusione nei suoi occhi. Un'ombra scura che mi fa male al cuore. Si ferma, ma non si avvicina.
«Possiamo parlare?» chiedo, la voce tremante.
Harry scuote la testa, senza nemmeno guardarmi negli occhi. «Cosa c'è da dire, Malia?»
«Tutto!» rispondo subito, cercando di mantenere la calma. «Mi dispiace, mi dispiace per averti accusato. Non avevo idea che Charlie... Non potevo immaginare—»
«No, non potevi immaginare,» mi interrompe, la sua voce tagliente. «E invece di fidarti di me, hai scelto la via più facile. Mi hai accusato senza nemmeno pensarci. Come posso fidarmi di qualcuno che non si fida di me?»
Il suo tono mi ferisce più di quanto mi aspettassi. Il nodo che ho in gola si stringe ancora di più. «Harry, ti prego. Lo so che ho sbagliato, ma stavo male, ero confusa. Non voglio perderti per questo.»
Harry mi guarda, ma i suoi occhi sono freddi. «È troppo tardi, Malia. Forse non capisci, ma è deludente sapere che la prima cosa che pensi è che io possa sabotarti. Non so se posso lasciarmi tutto questo alle spalle.»
Non ho più parole. Lo guardo allontanarsi, il peso del suo rifiuto schiacciandomi come un macigno. Mi sento spezzata, ancora più di prima.

Mentre lo vedo sparire alla fine del corridoio, sento le lacrime salire. Mi appoggio contro il muro, incapace di trattenere il dolore. Proprio in quel momento, Izzy e Sophie mi trovano. Senza dire nulla, Izzy mi abbraccia, stringendomi forte.
«Shh, andrà tutto bene,» sussurra.
«Non andrà bene,» rispondo singhiozzando, «ho rovinato tutto.»
Sophie si avvicina e mette una mano sulla mia spalla. «Non è finita, Malia. Harry ti ama, ma devi dargli tempo. Ha solo bisogno di riflettere.»
Le loro parole mi danno conforto, ma la verità è che non so se riuscirò mai a rimediare davvero.
Rimango stretta tra le braccia di Izzy, mentre Sophie si siede accanto a noi. La mia mente è un vortice di pensieri, rimorsi, e sensi di colpa. Ho fatto un errore che potrebbe costarmi più di quanto pensassi, e adesso tutto sembra andare a pezzi.
«Non so come recuperare, Izzy,» sussurro, cercando di fermare le lacrime che continuano a scendere. «L'ho ferito, e ora ho paura che non ci sia più niente da fare.»
Izzy mi accarezza la schiena con dolcezza. «Ascolta, Mal. Harry ti conosce meglio di chiunque altro. È solo deluso perché tiene davvero a te. Gli hai fatto male, ma questo non significa che tutto sia finito. Gli serve solo un po' di tempo per capire che anche tu stai soffrendo quanto lui.»
Sophie annuisce, aggiungendo: «Sì, e devi darti un po' di tregua anche tu. Hai avuto una settimana infernale: Charlie, il lavoro cancellato, la borsa di studio... nessuno ti biasimerebbe per aver perso un po' il controllo.»
Non rispondo subito, ma le loro parole mi aiutano a vedere la situazione sotto una luce diversa. Ho agito d'impulso, ho sbagliato, ma forse non è tutto perduto. Harry è arrabbiato e deluso, ma so che ci tiene. Deve solo capire che io non l'ho fatto per malizia, che non volevo farlo sentire inadeguato.
«Devo dargli spazio, vero?» chiedo, guardando Izzy e Sophie, che annuiscono all'unisono.
«Sì, daglielo,» dice Izzy con un sorriso comprensivo. «Ma quando sarà il momento giusto, fagli capire che sei pronta a fare qualsiasi cosa per rimediare. Non è una situazione facile, ma se il vostro legame è forte, ce la farete.»
Sento il cuore allentarsi un po', anche se il dolore non se ne va. Le parole delle mie amiche mi danno una piccola speranza, ma rimango comunque immersa in una sensazione di perdita. Mi alzo, asciugandomi il viso con il dorso della mano.
«Grazie, davvero,» dico con un mezzo sorriso triste. «Non so cosa farei senza di voi.»
Izzy mi stringe ancora una volta, mentre Sophie mi sorride calorosamente. «Siamo qui per te, sempre.»
Rimango lì per qualche minuto con loro, cercando di riprendermi. Anche se la ferita è ancora aperta, almeno so di non essere sola. Harry può aver bisogno di tempo, ma io ho le mie amiche al mio fianco.
Izzy si sistema i capelli dietro l'orecchio, il viso improvvisamente teso. Sento che c'è qualcosa che vuole dirmi, qualcosa che ha tenuto nascosto per troppo tempo.
«Mal,» inizia con un tono più serio, «c'è qualcosa che non ti ho mai detto... qualcosa che riguarda Charlie.»
Mi volto verso di lei, sorpresa dalla sua espressione. «Cosa c'è, Izzy?»
Lei si morde il labbro, visibilmente a disagio, ma continua. «Non è la prima volta che Charlie fa una cosa del genere. Voglio dire, non con i tuoi appunti, ma ha fatto qualcosa di simile a me.»
Sgrano gli occhi, scioccata. «Cosa?»
Izzy abbassa lo sguardo, giocherellando nervosamente con il braccialetto che indossa. «Quando io ed Edward stavamo iniziando a vederci... Charlie ci ha provato con lui. Lo ha fatto pur sapendo quanto io fossi innamorata di lui. Mi ha detto che era tutto uno scherzo, ma io l'ho vista... l'ho vista flirtare con lui più volte.»
Il mio cuore si stringe nel sentire questa rivelazione. «Izzy, perché non me l'hai detto prima?»
«Non volevo sembrarti paranoica. E poi mi sono detta che non dovevo essere io a metterti contro di lei. Ma dopo quello che ha fatto a te, mi sono resa conto che Charlie ha sempre messo i suoi interessi davanti a tutti gli altri. Non solo con te, anche con me. Ha sempre cercato di ottenere quello che voleva, anche se significava ferire le persone a lei più vicine.»
Mi sento improvvisamente sopraffatta, incapace di credere che Charlie abbia tradito anche Izzy in quel modo. Come ha potuto fare tutto questo, senza che nessuno di noi se ne accorgesse? La persona che pensavamo di conoscere non esiste più, o forse non è mai esistita.
«Non posso credere che ci abbia fatto questo,» mormoro, scuotendo la testa.
Izzy mi guarda con tristezza. «Nemmeno io. Ma ora che so la verità, so anche che dobbiamo andare avanti. Lei non merita di far parte della nostra vita se ci ha tradito in questo modo.»
Le sue parole sono dure, ma vere. Charlie ha fatto scelte egoistiche, scelte che hanno ferito le persone che le volevano bene. Non possiamo più fidarci di lei, e non possiamo lasciarle continuare a influenzarci.
Mi sento ancora più decisa a recuperare con Harry. «Grazie per avermelo detto, Izzy. So che non è stato facile.»
Lei annuisce, e Sophie, che ci ha ascoltate in silenzio, si avvicina per abbracciarci entrambe. «Siamo qui l'una per l'altra, ragazze. Questo è tutto quello che conta.»
Mentre ci abbracciamo, sento che, nonostante tutto, non sono sola. Ho perso un'amica, ma ho guadagnato una verità importante.
Mentre Izzy e Sophie parlano di andare avanti e lasciare Charlie fuori dalle nostre vite, dentro di me nasce una riflessione più profonda. So che quello che ha fatto Charlie è imperdonabile in molti modi, ma isolare qualcuno, lasciarla sola dopo tutto quello che è successo... mi sembra sbagliato.
Mi viene in mente Harry, e come a volte la sua arroganza e i suoi modi meschini erano solo una reazione ai problemi che aveva con la sua famiglia. Harry ha avuto momenti in cui era insopportabile, ma quando ho scoperto cosa c'era dietro, ho capito che nessuno è solo il peggio delle proprie azioni. Ci sono sempre delle ragioni più profonde, e anche se non giustificano tutto, meritano di essere comprese.
Mi stacco lentamente dall'abbraccio, guardando Izzy negli occhi. «Non so se posso semplicemente tagliare fuori Charlie.»
Izzy mi guarda, sorpresa. «Cosa intendi?»
«Quello che ha fatto è sbagliato, e non la giustifico,» inizio, cercando le parole giuste. «Ma ho visto come reagisce alle pressioni, e non è l'unica. Anche Harry, a volte, ha fatto delle cose terribili perché si sentiva schiacciato dalle aspettative della sua famiglia. Non posso ignorare il fatto che forse Charlie ha fatto lo stesso, che la sua famiglia e le loro aspettative l'hanno spinta a compiere queste scelte.»
Sophie mi guarda con attenzione, come se cercasse di capire dove voglio arrivare. «Quindi pensi che dovremmo darle un'altra possibilità?»
Scrollo le spalle, incerta. «Non lo so. Ma so che lasciarla sola non risolverà nulla. Forse non possiamo essere amiche come prima, ma non credo che sia giusto isolarla completamente. Anche le persone che sbagliano meritano una seconda possibilità, no?»
Izzy si morde il labbro, riflettendo su quello che ho detto. «Capisco quello che dici, Mal. Ma non è facile perdonare qualcuno che ti ha ferito così profondamente.»
«Non sto dicendo che dobbiamo perdonarla subito, o far finta che non sia successo niente,» rispondo, la voce pacata. «Sto solo dicendo che non voglio essere la persona che lascia qualcuno a se stesso. Anche se non possiamo tornare a essere amiche come prima, non voglio che rimanga completamente sola.»
Izzy sospira, ma annuisce. «Hai un cuore grande, Malia. Fai quello che senti giusto.»
Sophie, silenziosa per un attimo, infine aggiunge: «Forse hai ragione. A volte, chi sbaglia ha solo bisogno di qualcuno che mostri loro una via d'uscita, invece di punirli. Vedremo come si comporterà da qui in avanti.»
Le loro parole mi danno un po' di sollievo. Forse non posso riparare tutto, ma almeno posso cercare di non peggiorare le cose.
Mentre il pensiero di Charlie e della nostra amicizia spezzata continua a tormentarmi, mi rendo conto che, nonostante tutto, c'è un'altra cosa che non riesco a togliermi dalla testa: Harry. Mi sento egoista, perché anche se dovrei concentrarmi su tutto ciò che è successo con Charlie, l'unica cosa che riesco a pensare è a quanto ho ferito lui.
Harry mi ha sostenuta più volte, ha fatto per me cose che nessun altro avrebbe mai fatto, e io l'ho ripagato accusandolo di qualcosa che non ha commesso. E ora... ora ho paura che non riuscirò mai a rimediare. La sua delusione, il suo sguardo quando l'ho accusato, mi bruciano ancora dentro.
Izzy nota il mio sguardo perso e mi sfiora il braccio. «Mal, cosa c'è?»
«Mi sento così egoista,» ammetto, la voce appena un filo. «Con tutto quello che è successo con Charlie, l'unica cosa a cui riesco a pensare è Harry. L'ho ferito, e ora ho paura che non ci sia modo di rimediare. Non so come recuperare.»
Sophie mi guarda, premurosa. «Non è egoismo, Mal. È normale voler sistemare le cose con qualcuno a cui tieni. E, onestamente, penso che Harry sappia quanto tu lo ami. Solo che ha bisogno di vedere che sei disposta a lottare per lui.»
Izzy annuisce, incoraggiandomi. «Forse dovresti fare qualcosa per lui, un gesto significativo. Qualcosa che gli faccia capire quanto tieni a lui, e che sei disposta a dimostrare il tuo impegno.»
«Un bel gesto?» ripeto, pensierosa.
«Sì,» continua Sophie, sorridendo. «Qualcosa che non si aspetta. Harry è un ragazzo semplice, no? Non ha bisogno di grandi gesti plateali, solo di sincerità. Mostragli che sei disposta a fare qualcosa di speciale solo per lui.»
Le loro parole iniziano a darmi un po' di speranza. Forse è vero. Forse c'è un modo per sistemare tutto, per fargli vedere che sono disposta a lottare per noi, nonostante gli errori che ho commesso.
«Ma non vuole nemmeno vedermi,» dico, sconfortata.
Izzy sorride con aria complice. «Allora escogiteremo un piano. Dopotutto, tutto è possibile quando i nostri fidanzati sono coinquilini.»
Alzo un sopracciglio, incuriosita. «Che hai in mente?»
«Semplicemente ti farai trovare in casa sua,» dice con un tono sicuro. «Lì non potrà evitarti. Dovrà per forza ascoltare cosa hai da dire.»
Mi rendo conto che l'idea non è affatto male. A casa sua, Harry non potrà scappare o ignorarmi, e dovrà affrontare i miei sentimenti, e io i suoi. È rischioso, certo, ma se c'è una possibilità di recuperare, forse questo è il modo giusto per farlo.
Sophie ride, appoggiandosi al muro. «Izzy ha ragione. Inoltre, sappiamo esattamente quando Edward sarà fuori, quindi avrai tutto il tempo per parlare con Harry, senza interruzioni.»
Sospiro, cercando di convincermi. «Ok... facciamolo. Spero solo che non mi cacci fuori immediatamente.»
Izzy mi dà una pacca sulla spalla. «Non lo farà. Lui tiene a te, Mal. Basta che gli mostri quanto tu tenga a lui.»

OPPOSITE: Tutto è lecito in Guerra e in AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora