Capitolo 35

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Quando entro finalmente nella mia stanza del dormitorio, mi sembra di respirare di nuovo. Dopo una settimana lontano, rientrare qui mi dà un senso di pace che non pensavo di desiderare così tanto. Le mie cose, il mio letto, la mia routine. Finalmente posso mettere un punto a tutto il caos della gita. E, sì, quel capitolo incasinato con Harry.
La porta si apre lentamente e vedo Charlie stesa sul suo letto, mezza nascosta tra le coperte, con lo schermo del laptop che emette il bagliore blu di qualche serie TV che probabilmente ha già visto mille volte. Appena mi vede, però, il suo viso si illumina come se non ci vedessimo da anni.
"Maliaaa!" urla, lanciando via le coperte e saltando giù dal letto per correre verso di me. Prima che riesca a dire qualcosa, sono intrappolata nel suo abbraccio stretto. "Finalmente sei tornata! Mi sei mancata tantissimo! Devo sapere tutto!"
Rido e le restituisco l'abbraccio, anche se un po' più misurato. "Anche tu mi sei mancata, Charlie. Ti sei divertita senza di me?"
"Ma dai! Divertirmi? Senza te che mi racconti i tuoi drammi universitari? No, grazie!" risponde mentre si butta di nuovo sul suo letto, lasciandomi giusto il tempo di togliere la giacca. "E adesso... racconta! Cosa è successo? Harry? Constance? Nuovi flirt? Litigi? Fai uscire tutto, ti prego!"
Mi fermo, guardandola incredula. Charlie è sempre così, e guai a deluderla. Mi tolgo la giacca e mi siedo sul letto, gettando un'occhiata alle valigie ancora da disfare. "Sei sempre così discreta, eh?"
"Non farmi aspettare!" dice, saltellando con impazienza mentre afferra un pacchetto di patatine dal comodino e si sistema comoda per ascoltare. "Non vedo l'ora di sentire i dettagli più succosi!"
Sospiro, sapendo che non mi lascerà in pace finché non avrò vuotato il sacco. "Ok, ok. Ti avverto, però: niente di troppo piccante."
Charlie mi guarda delusa. "Ah, non ci credo. Su, dimmi di Harry. Cos'è successo con lui?"
Mi butto indietro sul letto, fissando il soffitto per qualche secondo. Da dove inizio? "Beh, per cominciare, sì, c'era Harry. E sì, abbiamo litigato. E alla fine... abbiamo deciso di ignorarci."
La stanza si riempie di un silenzio incredulo mentre Charlie mi fissa, con la bocca spalancata. "Cosa? Ignorarvi? Come sarebbe a dire? Non mi dire che avete chiuso così, senza una grande scenata o, non so, un bacio alla fine di un dramma!"
Scuoto la testa, ridendo leggermente. "No, Charlie. Questa volta niente baci drammatici. Solo... silenzio. Abbiamo deciso che è meglio così."
Lei mi fissa come se non avesse capito. "Ma come? Constance non ti ha lanciato addosso qualche frecciata velenosa? So com'è lei. L'ho già vista con quelle facce che ti fanno venire voglia di strangolarla."
"Ah, Constance... sì, come previsto, non ha smesso un attimo di fare la stronza," ammetto, ripensando ai suoi sguardi omicidi per tutto il viaggio. "Ma l'ho ignorata come ho fatto con Harry. Il dramma tra fratello e sorella è una cosa loro, non mia. Sono uscita fuori da quel disastro."
"Non ci credo," dice Charlie scuotendo la testa. "Sei più forte di me. Io le avrei detto qualcosa. E poi Harry... davvero niente?"
Sospiro di nuovo. "Sì, niente. Abbiamo litigato per l'ultima volta, e poi ci siamo detti addio. Fine della storia. Ho deciso che è meglio non farmi coinvolgere più. E lo so che penserai che sono pazza, ma... è stata la cosa giusta da fare."
Charlie mi fissa, cercando di capire. "Quindi... basta Harry? Niente più battibecchi? Niente più momenti bollenti sotto la doccia o roba simile?" aggiunge con un sorrisetto malizioso.
Alzo gli occhi al cielo. "No, Charlie. Questa volta basta davvero. È finita."
Lei sembra accettarlo, anche se con una certa riluttanza. "Ok, ma chi altro c'era nella gita? Qualche tipo interessante almeno?"
Ecco, questo è il momento in cui sorrido. "Beh... c'era Nathan."
Charlie mi guarda confusa. "Nathan chi?"
"Oh, non lo conosci. Frequenta l'ultimo anno. È alto, capelli rossicci, pieno di tatuaggi. Un tipo particolare, ma molto simpatico."
Gli occhi di Charlie si accendono. "Tatuaggi? Tipo... tutto il pacchetto da bad boy?"
Rido, scuotendo la testa. "No, non proprio così. Ma abbiamo riso parecchio insieme durante il viaggio di ritorno. Lui mi ha fatto aprire gli occhi su tante cose, tipo... non lasciarmi incastrare nei drammi dei Bennett. Mi ha ricordato che ci sono cose più importanti."
Charlie si sporge verso di me, curiosa. "Tipo?"
"Tipo il fatto che Harry tornerà a fare quello che ha sempre fatto. Lui si incasinerà di nuovo con la bibliotecaria appena tornato all'università, e io? Io andrò avanti con la mia vita, senza di lui."
Lei mi guarda, scettica. "Sei davvero convinta di questa cosa?"
Sorrido, decisa. "Sì, lo sono. Per una volta, voglio pensare solo a me stessa."
Charlie sorride, sollevata. "Ecco la Malia che mi piace! Basta con i drammi e avanti con la tua vita. Ma... se Nathan dovesse chiederti di uscire, io dico che dovresti considerarlo!"
"Charlie!" esclamo ridendo.
"Dai, è solo un consiglio! Sento che qualcosa di interessante potrebbe succedere."
Mi lascio andare, ridendo di gusto. Anche se questa volta, non ci saranno più drammi. Almeno, spero.

Nel pomeriggio, appena finisco di scrivere la relazione sulla gita, mi butto sul letto, rilassandomi per la prima volta dopo giorni di stress. Sento il mio telefono vibrare accanto a me e lo prendo con noncuranza, pensando che sia una delle solite notifiche. Invece, vedo un messaggio di Nathan. Il suo nome mi strappa un sorriso senza nemmeno accorgermene.
"Ehi bella, c'è una festa stasera a casa di un mio amico. Ti unisci? E mi porti qualche amica carina? 😉"
Rimango un attimo a fissare il messaggio, lasciando che le parole mi accendano. Di solito non sono il tipo da feste in settimana, soprattutto con gli esami e lo studio che si accumulano, ma dopo tutto quello che ho passato, dopo quella settimana infernale di litigi, drammi e chiusure, sento il bisogno di qualcosa di leggero. Qualcosa che mi faccia staccare completamente dalla routine.
Forse è proprio quello di cui ho bisogno. Mi dico. Una festa. Una serata spensierata, per dimenticare Harry, Constance e tutto il resto.
Non ci penso nemmeno due volte. Decido che stasera ci andrò, ma c'è un piccolo problema: di solito sono io quella che rimane chiusa in camera a studiare, mentre è Charlie a convincermi a uscire. Oggi, invece, dovrò invertire i ruoli e cercare di convincerla. Sarà una sfida.
Mi alzo dal letto e mi avvicino a lei, che è sdraiata con le cuffie nelle orecchie, completamente immersa in una serie tv. Ha già visto quella stagione almeno tre volte, ma Charlie è così: quando si affeziona a qualcosa, ci si immerge totalmente, ignorando tutto il resto.
"Charlie..." la chiamo, cercando di attirare la sua attenzione senza sembrare troppo impaziente.
Lei non mi sente subito, così mi avvicino di più e le do una leggera spinta sulla gamba. "Ehi, Charlie!"
Finalmente, si sfila le cuffie e si gira verso di me con un'espressione tra il seccato e il curioso. "Che c'è?"
"Stasera c'è una festa," inizio, cercando di sembrare casuale. "Un amico di Nathan mi ha invitato. Pensavo di andare... e, sai, magari ti andrebbe di venire con me?"
Charlie mi guarda come se non avesse capito. "Aspetta un attimo. Tu vuoi andare a una festa? Stasera? Sul serio?"
Fingo di non sentire il suo tono incredulo. "Sì, perché no? Ho appena passato una settimana infernale, e penso che staccare un po' non possa farmi male. E poi, sai, potrebbe essere divertente."
Charlie incrocia le braccia, guardandomi con un misto di sospetto e divertimento. "Tu, la mia Malia, che preferisce i libri alle feste, vuoi andare a un party? Non ci credo. Chi sei e cosa hai fatto alla mia amica?"
Rido, cercando di non sembrare troppo entusiasta. "Senti, una volta tanto posso fare uno strappo alla regola, no? E dai, sarà solo per una sera. Potrebbe essere divertente. Magari conosci qualcuno di interessante."
Charlie scuote la testa, ridendo sotto i baffi. "Non ci credo, sono io di solito quella che ti convince a uscire. Adesso sei tu a cercare di convincermi? Cosa ti è successo in quella gita?"
Mi passo una mano tra i capelli, cercando di mascherare l'imbarazzo. "Niente di che. Ho solo voglia di divertirmi un po', e mi sembrava carino andarci insieme."
Lei mi fissa per un lungo momento, poi sospira drammaticamente, quasi volesse farmi un favore. "Va bene, va bene, mi hai convinta. Ma ti avverto: se la festa è noiosa, torniamo qui e finiamo la seconda stagione di Bridgerton. Promesso?"
Rido, sollevata. "Promesso, ma il visconte resterà solo stasera. Sarà divertente, vedrai."
Con la situazione paradossale di essere io a convincere Charlie, decido di mandare anche un messaggio alle altre ragazze. Non è una vera festa senza il nostro gruppo al completo. Prendo il telefono e scrivo nel nostro gruppo di amiche:
"Ragazze, festa stasera! Vi unite? Nathan mi ha invitata, sembra una serata interessante."
Poco dopo, arriva la prima risposta. È Izzy, e come sempre risponde con rapidità.
"Ahhh, mi sarebbe piaciuto tantissimo, ma domani mattina ho un esame, auguratemi buona fortuna!"
Sospiro leggermente. Ecco, una in meno.
Sophie risponde poco dopo: "Sorry, ragazze, ho promesso al mio fidanzato che stasera restiamo insieme. Divertitevi anche per me!"
Guardo Charlie, che nel frattempo si è già rimessa comoda sotto le coperte. "A quanto pare, saremo solo io e te," dico, cercando di sembrare serena.
Lei mi lancia un'occhiata di lato, facendo spallucce. "Meglio così. Meno persone, meno problemi. Però, seriamente, Nathan? Dimmi di più. Mi sembra che sia interessato a te."
Sorrido, ripensando a Nathan. "Mi ha letteralmente chiesto di portargli un'amica carina. Direi che il suo interesse per me è prettamente amichevole."
Charlie mi osserva con attenzione, cercando di carpire qualcosa tra le righe. "Quindi... nessun dramma con Harry stavolta? Sei davvero fuori dal suo radar?"
Sospiro, cercando di essere il più sincera possibile. "Sì, direi di sì. Almeno per ora. Harry fa parte di un capitolo chiuso, o almeno cerco di convincermi di questo."
Lei mi guarda, scettica. "Ok, va bene. Ti credo. Ma sei davvero sicura che non ci sia niente tra te e questo Nathan?"
Rido, cercando di spegnere sul nascere quel pensiero. "Sì, sono sicura. Siamo solo amici."
Charlie sorride maliziosa, come se non fosse del tutto convinta. "Va bene, vedremo. Per ora mi limito a seguirti in questa strana avventura."
Mi alzo dal letto, soddisfatta. Ecco, la serata è salva. Ora posso finalmente rilassarmi.

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OPPOSITE: Tutto è lecito in Guerra e in AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora