Capitolo 21

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Quando il pranzo è finalmente pronto, cerco di radunare tutti a tavola, anche se dentro di me sono ancora scossa dal litigio con Harry. Gli spaghetti di soia saltati con verdure sono lì, perfetti, e almeno su questo posso sentirmi tranquilla. Izzy e Edward sono i primi a sedersi, seguiti da una Charlie decisamente più sveglia e rinvigorita dopo la doccia. Infine, arriva Harry. Si siede dall'altra parte del tavolo, il suo sguardo che evita il mio, ma percepisco comunque la tensione tra di noi. Va bene. Se vuole fare finta di niente, farò lo stesso... per ora.
La conversazione inizia in modo tranquillo. Parliamo del cibo, di quanto ci voleva un pranzo leggero dopo la serata intensa di ieri. Edward fa qualche battuta sul fatto che Izzy è stata la sua 'salvatrice' della mattina, portandogli un caffè in camera, e tutti ridono. Ma so che l'atmosfera è troppo serena per durare.
E infatti, a un certo punto, proprio mentre Charlie si riempie un altro piatto di spaghetti, Edward solleva l'argomento che attendevo con una combinazione di terrore e soddisfazione.
"A proposito," dice Edward con un sorrisetto. "Non ho ancora raccontato a tutti cosa ho trovato ieri sera in bagno."
Il mio stomaco si stringe, ma mi sforzo di mantenere un'espressione neutra. Charlie, che evidentemente ha dimenticato gran parte della serata, alza gli occhi curiosa. "Cos'hai trovato?" chiede, il tono divertito.
Edward sorride, e vedo che anche Izzy lo osserva con una punta di curiosità. "Beh, diciamo che sono stato io a dover rimettere a letto due ragazze che si erano addormentate... nel bagno." Si ferma, guardando me e Charlie con un'aria divertita. "E queste due ragazze erano proprio Malia e Charlie."
Tutti scoppiano a ridere, tranne me. Sto semplicemente aspettando il momento in cui potrò lanciarmi un'occhiata soddisfatta verso Harry.
"Oddio, davvero?!" esclama Charlie, battendosi una mano sulla fronte. "Non ricordo nulla!"
"Oh sì," continua Edward ridendo. "E non solo si erano addormentate in bagno, ma Malia ha perso il suo body nel gabinetto."
Ecco. Ci siamo. Il momento perfetto.
Mi volto lentamente verso Harry, che rimane immobile per un secondo, poi lo vedo irrigidirsi. I suoi occhi mi incontrano finalmente, e posso vedere che capisce immediatamente di essere stato in torto.
Sollevo un sopracciglio, guardandolo con un'espressione trionfante. Adesso mi crederai, Harry.Il mio sguardo dice tutto.
Harry stringe la mascella, cercando di mantenere una facciata di indifferenza, ma so che dentro di sé è costretto a riconoscere che mi ha accusata per niente. Non c'è più spazio per i dubbi adesso. Edward ha appena confermato quello che avevo cercato di spiegargli in cucina: non c'era nessun altro, solo io, Charlie, e un body che ha avuto una fine ingloriosa.
"Il body nel gabinetto..." ripete Izzy ridendo, cercando di immaginarsi la scena. "Sembra una serata piuttosto epica!"
Malia può finalmente rilassarsi un po', sapendo che la verità è venuta a galla, e anche se Harry non lo ammetterà mai apertamente, ha dovuto fare i conti con il fatto che aveva torto.
Tra una battuta e l'altra, il pranzo prosegue. Ma ogni tanto, mentre prendo un boccone o rispondo alle chiacchiere degli altri, non posso fare a meno di lanciargli un'occhiata soddisfatta. Hai visto, Harry? Forse dovresti ascoltarmi più spesso.
Dopo pranzo, io e Charlie ci sediamo sul divano, ancora sfinite dalla lunga serata e dalla tensione del giorno. Apro il mio laptop per controllare la posta elettronica, e quasi immediatamente ricevo una notifica dalla segreteria dell'università. Un lampo di curiosità mi attraversa mentre clicco sulla mail.
La leggo rapidamente e sento un leggero groppo allo stomaco. La tubatura del dormitorio è stata riparata, e il nostro edificio è di nuovo agibile. Finalmente possiamo tornare alle nostre stanze.
"Charlie, guarda, il dormitorio è di nuovo agibile!" dico, mostrandole la mail.
Lei prende il telefono e controlla la sua posta, sbuffando leggermente. "Oh wow, che tempismo perfetto... proprio quando avevamo cominciato a rilassarci qui," dice con un tono sarcastico, ma con un sorriso.
Non posso fare a meno di ridere, ma dentro di me sento una leggera malinconia. Anche se tornare alla mia routine con tutte le mie cose mi rende felice, il pensiero di lasciare questa casa mi lascia con una strana sensazione. Sono stata qui per pochi giorni, ma mi sono trovata bene. La dinamica tra me, Izzy, Charlie, Edward... perfino con Harry, nonostante i nostri continui battibecchi, ha reso tutto speciale.
Mi giro per guardare la cucina in cui ho passato la mattinata a cucinare, il salotto che ha visto troppe risate, e perfino la stanza di Harry al piano di sopra che ora sembra carica di un'energia diversa. È strano, ma mi sento un po' triste nel dover lasciare tutto questo.
Charlie, che è più brava a leggere il mio umore di quanto io stessa lo sia, mi guarda con un'espressione più dolce. "Anche tu ti senti un po' dispiaciuta, vero?" chiede, piegando leggermente la testa di lato.
Sospiro, annuendo. "Sì, un po'. È stato bello stare qui, anche se non era previsto... mi sono affezionata."
"Già, anche a me mancherà... specialmente le feste" dice Charlie con un sorrisetto malizioso. "Ma non preoccuparti, possiamo sempre venire a fare visita. E poi, il nostro dormitorio non sarà mai così figo."
Rido, ma il nodo allo stomaco rimane. Forse non è solo la casa. Forse è tutto quello che è successo qui. Tutte quelle emozioni, le risate, le conversazioni... e sì, anche il bacio con Harry. Forse è quello che mi rende più difficile lasciare questa casa.
Ma non dico nulla di tutto questo a Charlie. Mi alzo dal divano, tirando un lungo respiro. "Meglio andare a fare le valigie allora, no?"
Lei annuisce, stiracchiandosi pigramente. "Sì, è ora. Ma non preoccuparti, sono sicura che torneremo qui molto presto."
Forse ha ragione. Ma una parte di me sa che, anche se tornerò qui, non sarà mai lo stesso.
Izzy ci accompagna al dormitorio, il tragitto riempito da chiacchiere leggere e qualche risata. Dopo i saluti e i ringraziamenti a Edward e, con più imbarazzo, a Harry per averci ospitato, finalmente varchiamo la soglia della nostra amata camera. Appena rientriamo, una sensazione di sollievo mi attraversa. È bello essere di nuovo qui, nel nostro spazio.
Charlie si butta subito sul letto, stiracchiandosi come un gatto. "Finalmente a casa," sospira, chiudendo gli occhi per un attimo. Io faccio lo stesso, lasciandomi cadere sul mio letto, godendomi il comfort di avere di nuovo tutte le mie cose intorno. L'aria sembra più leggera, più familiare, e mi sento un po' più tranquilla.
Izzy ci guarda con un sorriso divertito. "Vi lascio alle vostre cose, ragazze. Ma prima o poi mi dovete raccontare ogni dettaglio, eh?"
Charlie sbuffa, ma sorride. "Oh, lo faremo, non ti preoccupare!" Io, invece, cerco di evitare lo sguardo di Izzy, ancora un po' scossa da tutto quello che è successo. Quando lei ci saluta e chiude la porta dietro di sé, mi sento finalmente libera di tirare un sospiro di sollievo.
Charlie si gira verso di me con un sorrisetto malizioso. "Allora, dai, racconta tutto! Cos'è successo con Harry? Quel bacio... e la scena in cucina? Ero troppo stonata per capire bene."
Non posso fare a meno di ridere un po', anche se sento il nodo allo stomaco riemergere. Mi siedo sul letto, stringendo il cuscino tra le mani. "Sì, beh... diciamo che è stato un caos completo."
Charlie si mette a sedere, visibilmente interessata. "Un caos? Hai baciato Harry Bennett e lo chiami caos? Dimmi tutto!"
Racconto tutto a Charlie, dal bacio nel mezzo della tensione, fino al momento in cui Harry ha insinuato che fossi nuda nel bagno con un altro ragazzo. La mia voce diventa più aspra man mano che parlo, e mi accorgo che l'episodio mi ha lasciato ancora scossa. "Non mi credeva, Char. Pensava che stessi con qualcuno... e quando gli ho spiegato tutto, non ha voluto ascoltarmi. Abbiamo litigato, e se n'è andato."
Charlie mi guarda con una smorfia. "Uff, che stronzo! Geloso per una sciocchezza simile, ma poi lo sapete entrambi che c'è qualcosa tra voi. Era evidente già da prima, anche se cercavi di nasconderlo."
Scuoto la testa, ancora incredula. "Sì, ma non riesco a crederci... tutta quella scenata, per nulla. Pensavo che fosse qualcosa di più tra noi... e invece abbiamo finito per litigare. Ancora."
Charlie mi dà una pacca sulla spalla, cercando di confortarmi. "È chiaro che anche lui è confuso, Malia. Harry è uno di quelli che non sa come gestire i propri sentimenti, specialmente quando sono così forti."
Le sue parole mi fanno riflettere. Non posso negare che tra me e Harry ci sia sempre stata una tensione, una scintilla costante che spesso abbiamo usato per alimentare le nostre battaglie. Ma adesso... questo bacio ha cambiato tutto. E non so come affrontarlo.
"Non so più cosa pensare, Charlie," ammetto, stringendo il cuscino più forte. "Non so come comportarmi con lui, adesso."
Charlie sorride, alzando le spalle. "Prenditi il tuo tempo. È chiaro che qualcosa è cambiato, ma non devi decidere subito. E se lui è davvero interessato, tornerà da te. Credimi."
Annuisco, cercando di prendere coraggio dalle sue parole. Forse ha ragione. Forse è meglio aspettare e vedere come si evolve la situazione. Ma una cosa è certa: niente sarà più lo stesso tra me e Harry, e non riesco a capire se sia una buona o una cattiva cosa.
Concludiamo la conversazione su una nota più leggera, parlando di altre cose, mentre ci rilassiamo finalmente nel nostro piccolo mondo al dormitorio. Ma dentro di me, so che questo è solo l'inizio di qualcosa di molto più grande tra me e Harry, e dovrò essere pronta ad affrontarlo.

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