(POV Victor)
Un grigiore asettico ricopre ogni cosa, sotto una patina opaca che soffoca la vista. Le luci di Natale emettono bagliori intermittenti, deboli, irreali, tra le strade vuote del quartiere che un tempo era casa mia. Ogni lampadina sembra sul punto di spegnersi, come se non avesse la forza di continuare a brillare. Il freddo di dicembre penetra attraverso il cappotto, non faccio nulla per proteggermi. Lo lascio entrare.
Così come ho lasciato entrare Blake, a fondo, nelle ossa. Finché non è diventata un tarlo e ha iniziato a divorarmi dentro.
Ce l'ho nel midollo. Lei, la sua voce. Il nero tinto dei suoi capelli.
Fisso il bianco che ho davanti e mi chiedo se non abbia cambiato colore a sé stessa, solo per non somigliare a me.
Cammino, il suo schiaffo ancora brucia sulla guancia. Il calore, la sua mano che risuona sulla pelle, ma è il sapore delle sue labbra, ciò che mi tormenta. Quel bacio. Il tetto del mondo. E poi, subito dopo, l'abisso.
Lo schiaffo.
Va bene strusciarmisi addosso. Va bene tutto quello che ha fatto. M provare a baciarla, che grossa cazzata. Che affronto.
Che stronza.
Dovevo fermarmi. Dovevo controllarmi. Ma no, sono caduto come un idiota. Il pedone del cazzo, mangiato dalla regina a un passo dall'attraversare la scacchiera. E adesso? Adesso cammino nel deserto bianco di Natale, nel nevischio appiccicoso che aleggia nell'aria come una maledizione. E Blake è in quella casa, con Jonas.
Jonas.
Non ha detto nulla. Non ha fatto nulla. Ha guardato, come se tutto fosse normale, come se vedermi baciare Blake non gli importasse. Sembrava dirmi va bene.
Va bene?
Se Blake fosse mia, se lo sarà mai, non lo permetterei. Non lascerei che un altro la toccasse, non lascerei che un altro posasse le labbra su di lei. Lui, invece...
Le immagini mi attraversano la mente come la lama di un coltello. Blake e Jonas. Lei tra le sue braccia, e io qui con i piedi che cominciano ad affondare nella neve. Loro due, in quella casa, la mia casa, il mio camino. Adesso staranno scopando. Pelle contro pelle, le mani di Jonas su di lei.
Mi manda fuori di testa.
Blake mi manda fuori di testa, da sempre.
La neve si posa lieve, piccoli fiocchi che scendono lenti, senza fretta, come se la città fosse avvolta in un sogno. I marciapiedi coperti da un sottile strato di bianco, una bellezza glaciale che si macchia appena la tocchi. In alto, il cielo è grigio e senza vita.
Il classico cielo morto, di un mondo morto.
Ogni suono sembra amplificato dal vuoto attorno. Le strade sono deserte, nessuno cammina, nessuno esce all'aperto. Oltre le finestre illuminate delle case, tante famiglie riunite, i visi felici, un calore che non potrei raggiungere, nemmeno se volessi. Dietro i vetri, intorno alle tavole imbandite, stanno tutti insieme. Ridono. Brindano. Una madre che solleva il calice, un padre che abbraccia i figli.
Saremmo dovuti andare in montagna con i nostri genitori, io e Blake, come facciamo ogni anno. Come facciamo da sempre.
Una stretta si fa strada nel mio petto.
Una famiglia.
Non una qualsiasi. No. L'unica persona che porta quel suono e quel calore è Blake. L'unica che lo sia mai stata. E ora lei... ora è con un altro.
Jonas. Lui che si è preso tutto quello che ho perso. La casa, e alla fine anche lei.
Cosa cazzo mi resta?
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BURNING
Romance🌶️🔞 Storia altamente sconsigliata a un pubblico minorenne 🔞🌶️ Ogni storia di perdizione comincia con un desiderio e BURNING è una storia che brucia, di un desiderio così assoluto da divenire mostruoso. Blake, Victor e Jonas hanno diciotto anni...