(POV BLAKE)
Oltre il vetro i rami del salice danzano al vento. Attraverso le foglie sbircio la facciata di una casa identica alla mia. Il muro di mattoni rossi, le finestre bianche a croce, il tetto di tegole nere e il comignolo in cima. Da questa stessa finestra ho visto arrivare Victor dodici anni fa.
⏪ Rewind
13 settembre 1987
In punta di piedi cerco di intercettare quello che sta succedendo in strada, le scarpe di vernice che mia madre mi ha infilato ai piedi mi fanno male, desisto e spingo la sedia davanti alla finestra. Ci salgo sopra e va meglio. Mani contro il vetro e il naso così vicino da sentire il calore del mio stesso fiato.
«Blake!»
«Sì, mamma?»
«Scendi subito da lì!»
«Ma io voglio vedere chi sono!»
«Chi?»
Non rispondo. Sospiro. Una macchina grande e nera, così lucida da emettere piccoli bagliori è ferma davanti al cancello della nonna. Una donna armeggia con la chiave.
«Blake, allora?»
Scendo dalla sedia. Movimenti lenti e controllati, così la mamma non pensa che mi stia per ammazzare.
«Stanno cercando di entrare in casa della nonna!»
«Oh, Blake...» La mamma diventa triste, la sua bocca si incurva al contrario e io vorrei non aver detto niente. «Lo sai, la nonna è morta e abbiamo venduto la sua casa.»
Ora sono triste almeno quanto lei, perché sento la bocca curvarsi all'ingiù proprio come la sua.
«Non posso più andarci?»
La mamma si sistema i capelli biondi dietro le orecchie, un raggio di sole le colpisce le iridi azzurre. Scuote la testa.
«Neanche se mi invitano?»
«Blake...»
Appoggio la schiena all'anta dell'armadio, foderata di carta da parati a fiori. «Se sono gentile con loro potrebbero invitarmi, potrei continuare a vedere la casa della nonna, no?»
«Non li conosciamo, non sappiamo nemmeno se sono brave persone.»
Respiro a fondo, attraverso la stanza rosa, supero mia madre e il suo stupido grembiule a fiori azzurri. «Non dovevate vendergli la casa, allora.»
«Dove vai?»
«Vado a chiedergli se sono brave persone.»
Mia madre scoppia a ridere. Mi volto, le labbra mi spariscono in bocca.
«Perché ridi?» Mi appoggio allo stipite bianco della porta.
Non riesce a smettere. Quasi singhiozza. Come è strano, pare quasi che stia piangendo. Ha il viso rosso e le lacrime agli occhi.
«Perché sembra che piangi, mamma?»
Finisce seduta per terra sulla moquette morbida che pare il pelo di un animale magico, un unicorno meraviglioso.
«Non dire più niente, Blake. Per favore...»
La guardo, serissima. «Papà dice che non si ride delle persone.»
«Hai ragione, amore. Scusami.»
«Va bene.» La fisso con le sopracciglia increspate e la fronte tesa. «Io vado a vedere chi sono le persone che andranno a vivere a casa di nonna.»
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BURNING
Romance🌶️🔞 Storia altamente sconsigliata a un pubblico minorenne 🔞🌶️ Ogni storia di perdizione comincia con un desiderio e BURNING è una storia che brucia, di un desiderio così assoluto da divenire mostruoso. Blake, Victor e Jonas hanno diciotto anni...