35.

133 7 3
                                    


Ron non era mancato all'incontro, e Hermione si sentì in colpa per la leggera delusione che questo le procurò. Una piccola parte egoista di lei aveva desiderato la possibilità di vedere Malfoy, e ora non l'avrebbe fatto fino a lunedì, fugacemente al lavoro. E invece di una bella giornata con Rose, Scorpius e Malfoy, Hermione passò il sabato a casa a sbrigare pratiche e a pulire, prima di cedere a un malessere indolente verso l'una e di sdraiarsi sul divano in leggings e maglietta a mangiare patatine e ad abbuffarsi di gialli su iPlayer.

Alle quattro ricevette un messaggio da Ron, ovviamente inviato da Rose: era una foto piuttosto sfocata di Ron, Rose e Hugo, tutti sorridenti intorno al tavolo nella capanna di Hagrid, con un mucchio di dolci di Madame Piediburro davanti a loro. Hermione sospettava che l'avesse scattata Hagrid, dal modo in cui erano presi dall'alto in basso. Rose aveva lo stesso aspetto del fine settimana precedente, bella ed elegante, ma Hermione non vedeva Hugo e Ron da un po'. Il viso lentigginoso di Hugo era luminoso, i suoi capelli ricci e castani erano selvaggi, una macchia di marmellata sulla guancia, e Ron sembrava in forma, anche se un po' impacciato. Si era fatto crescere una barba corta e indossava una camicia elegante con le maniche arrotolate sopra una maglietta, ed entrambe le cose gli stavano bene, i suoi occhi azzurri luminosi, il suo sorriso un po' insicuro.

Hermione si premette la punta delle dita sulla bocca. Faceva male, in modo strano. Si sentiva attratta da lui. L'attrazione di oltre vennt'anni passati insieme, intrecciati l'uno all'altro, come migliori amici prima che come amanti. E c'era anche un po' di amarezza: proprio lì, orgoglioso del suo aspetto, aveva il look che lei aveva sempre desiderato, ma che non era mai riuscita ad ottenere da lui. Evidentemente Chastity era più persuasiva di lei, pensò Hermione con amarezza, e poi il suo telefono suonò di nuovo.

Era arrivata un'altra foto, leggermente più nitida e scattata da Rose, perché lei non c'era, sostituita da Hagrid che a malapena rientrava nell'inquadratura con tutti gli altri, raggiante verso la macchina fotografica con la mano sfocata come se stesse salutando. Non era mai riuscito a capire che le foto babbane erano ferme. Un attimo dopo arrivò un messaggio.

[Ciao mamma, sono Rose. Papà mi ha portato a Hogsmeade e poi ci siamo incontrati con Hugo da Hagrid. Ti saluta, tra l'altro. Hagrid, non Hugo. Anche se pure Hugo ti saluta. È stata una bella giornata e ho pensato che ti sarebbero piaciute le foto. Ti voglio bene!]

Hermione si sentì stranamente vuota dopo quella frase. Rispose rapidamente con un messaggio.

È bellissimo, Rose. Sembra divertente. Saluta tutti da parte mia e salutami Hugo.

Fissò il messaggio prima di inviarlo, sapendo che suonava penosamente artificioso. Normalmente avrebbe aggiunto "Vorrei essere lì!", ma se avesse voluto davvero esserci, avrebbe dovuto fare le cose in modo diverso. Un brivido di rammarico per il modo in cui erano andate le cose la sorvolò e sparì, come il battito d'ali di un uccello. Ma sia lei che Ron avevano fatto le loro scelte con occhi ben aperti. E per quanto provasse una fitta di tristezza in momenti come questo, Hermione pensava a Malfoy e un piccolo sorriso le incurvava le labbra, e non avrebbe cambiato la sua decisione per nulla al mondo. Ma faceva ancora male; un piccolo dolore, sepolto nel profondo.

Forse si sentiva soltanto sola e annoiata, pensò Hermione in modo pragmatico.

Sospirò e si limitò a inviare il messaggio così com'era, con un cuore aggiunto alla fine, e poi rimase lì per un po' a fissare il soffitto e a convincersi a non materializzarsi da Malfoy. Sapeva che lì sarebbe stata la benvenuta. Lui l'avrebbe portata dentro e... premette play sul telecomando e cercò di non pensare a Malfoy.

____________________________

Domenica mattina Hermione si svegliò da sogni su Malfoy, tutti confusi, caldi e sporchi. E le sue mutandine di cotone si ritrovarono abbassate fino alle ginocchia, mentre la sua mano scivolava verso il basso e si toccava pensando a lui.

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora