67.

115 5 7
                                    


Il giorno dopo presero il floo per raggiungere la casa ancestrale di Malfoy nel Wiltshire, arrivando nella Sala Grande con un bagliore di verde e una nuvola di fumo: lui viaggiò per primo e Hermione lo seguì, con lo stomaco in subbuglio nonostante gli avesse ripetutamente assicurato di sentirsi bene. Sapevano entrambi che stava mentendo, ma lui non le fece pressione, limitandosi a lanciarle un'occhiata che la fece sentire calda dentro.
Se hai bisogno di andartene, in qualsiasi momento, anche a metà frase, aveva detto, poco prima di partire, basta che dici semplicemente "Natale" e ce ne andiamo.
Hermione aveva riso al pensiero di usare quella che era diventata la loro parola di sicurezza per il sesso - molto raramente necessaria, a dire il vero - durante il pranzo dai suoi genitori, cosa che sospettava fosse nelle sue intenzioni. Ma aveva annuito e acconsentito, anche se aveva insistito che sarebbe stata bene. Era solo un pranzo. Era solo una casa. E la guerra era stata molto tempo fa.
Non poteva fare a meno di essere nervosa, ma Hermione era determinata a non lasciare che i genitori di Malfoy avessero la meglio su di lei. Erano solo due ore, comunque, e poi avevano mentito ai suoi genitori dicendo che dovevano tornare al Ministero. In realtà, si erano presi il pomeriggio libero.

Si lisciò il vestito e i capelli e gli lanciò un'occhiata preoccupata quando arrivarono nella Sala Grande, fortunatamente vuota, poco illuminata senza il lampadario, ma che conservava ancora una fredda imponenza. Indossava un abito di Karen Millen, perché le stavano sempre bene e sembrava elegante, anche ora che era incinta. Era uno chemisier in tessuto leggero e drappeggiato, con maniche lunghe, in una morbida stampa geometrica blu, che cadeva magnificamente sul suo pancione. Per quanto riguarda i capelli, Malfoy li aveva incantati quella mattina e lei gli aveva permesso di intrecciare una piccola treccia sul davanti ad ogni lato, per catturare le ciocche più corte e selvagge, fissandole all'indietro con alcune forcine.

"Sto bene? Ho della fuliggine addosso?" Lui si avvicinò, con gli occhi lucidi e l'espressione piena di un inspiegabile orgoglio, mentre le sfiorava la sommità del capo con la punta delle dita e poi le trascinava lungo la mascella.

"No", disse, con la voce piena di significato. "Sei perfetta". Sorrise debolmente, tenendo le mani lungo i fianchi. "E io?"

"Molto affascinante", disse Hermione scherzosamente, anche se lui era davvero splendido, in un cappotto edoardiano color antracite con pantaloni gessati nero e antracite, un panciotto grigio chiaro e una camicia bianca, completata dai suoi gemelli e dalla sua cravatta con i boccini d'oro. "Estremamente sexy. E del tutto privo di fuliggine", disse lei, passandogli la mano sul bavero.
"Eccellente". Lui le sorrise debolmente e si passò una mano tra i capelli. "Bene, l'allarme floo avrà sicuramente informato i miei genitori che siamo qui, quindi tieniti forte. Stanno per..."
Si udì un crack acuto. "Padron Draco. Siete qui!" disse una vocina eccitata, e Hermione si voltò e vide dietro di lei un piccolo elfo domestico magro, con una federa molto macchiata, che si stropicciava le mani arrossate. Sulla fronte aveva un piccolo livido fresco.
"Oh"disse, costernata dallo stato in cui si trovava. Era evidente che si era punito da solo.
"Oh merda" ,borbottò Malfoy tra sé e sé e fece una smorfia. "Mi dispiace, Granger. Avrei dovuto avvertirti", disse a bassa voce e poi più forte, con voce gentile: 'Ciao, Mopsy'.

"No", disse Hermione, con un basso e rapido commento a mezza voce. "Mi avevi già detto di... beh, avrei dovuto aspettarmelo". Solo che non ci aveva pensato, con tutto il resto che stava succedendo. L'elfo rivolse la sua attenzione a lei.

"Saluti, signorina Granger", disse, e Hermione sorrise.

"Ciao, Mopsy". Si chinò goffamente e le tese la mano - sospettava che fosse un elfo femmina - per stringerla. "È un piacere fare la tua conoscenza". Mopsy fissò la mano di Hermione, sconcertata, e Malfoy lanciò a Hermione uno sguardo sofferente.

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora