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Si sentì come se si fosse tolta un peso di dosso, nonostante non fosse cambiato nulla. La vita continuò più o meno come nelle ultime settimane: Hermione tornò a casa il sabato e si mise a trafficare con le faccende domestiche, a fare ricerche immobiliari e a parlare al telefono con sua cugina Gwen. Poi andò da Malfoy con una piccola borsa da viaggio in mano, indossando il grazioso vestito rosso che aveva indossato per Ron mesi prima e che lui non aveva apprezzato. Malfoy lo apprezzò. Se l'era tolto piuttosto rapidamente dopo cena, certo, ma prima lui l'aveva notato e le aveva fatto i complimenti, continuando poi a guardarla durante la cena che aveva preparato lui, con gli occhi ardenti. Desiderosi.
Trascorsero una lunga e deliziosa notte nel letto di lui, non crollando in un sonno appiccicoso di sudore fino a quasi le tre del mattino, con Hermione che si sentiva flaccida e sazia e di nuovo come un'adolescente, a parte i muscoli rigidi e doloranti e la stanchezza. Sembrava che non volessero togliersi le mani di dosso, ma non avevano più l'energia smisurata di vent'anni prima. Avevano bisogno di dormire. Si svegliò con gli occhi annebbiati e intontiti alle nove del mattino, con l'odore del caffè che la aspettava sul comodino accanto a lei e Malfoy che scivolava di nuovo nel letto, con le braccia intorno a lei, baciandole la spalla e il collo con leggere pressioni sparse qua e là.
Era un bel modo di svegliarsi, se non fosse che lei non voleva svegliarsi. Brontolò e lo respinse, poi si tirò il cuscino sulla testa e vi si nascose - sonnecchiando - finché la sveglia del suo telefono non suonò alle nove e mezza. Quando si mise seduta e prese il caffè, scaldandolo con un incantesimo, Malfoy era seduto accanto a lei nel letto, in maglietta, con una tazza in una mano e il telefono nell'altra. Sorrise. Era così strano vederlo con la tecnologia babbana. Forse avrebbe dovuto spendere e comprargli un portatile per Natale. Si avvicinò, tenendo con cura il caffè, e gli baciò il braccio, sbirciando cosa stesse guardando. Sembrava che stesse consultando Twitter. Oh, cielo. Avrebbe dovuto insegnargli la disinformazione, giusto?
"Buongiorno, dormigliona". Le posò un bacio sulla testa. "Sei brontolona quando non dormi abbastanza, Granger".
Fastidiosamente, Malfoy sembrava stare perfettamente bene con le sei ore di sonno che aveva fatto, a parte le leggere ombre sotto gli occhi. Hermione era invidiosa. Sbadigliò. "Ho bisogno del mio sonno di bellezza. Soprattutto nel fine settimana, quando mi è permesso di dormire fino a tardi". Si sedette di nuovo contro i cuscini e trangugiò il caffè. "Grazie per questo. Non c'è niente di più romantico che svegliarsi con un caffè".
Lui le lanciò un'occhiata dubbiosa. "Non credo che sia vero".
"Mm. per me sì. Che cosa pensi che sia, allora?" Lei lo capì non appena glelo chiese. Lui sorrise.
"Un pompino", disse succintamente, e Hermione roteò gli occhi.
"Perché mi sono presa la briga di chiedertelo?", disse ad alta voce, mentre lui sogghignava. Poi posò il caffè mezzo bevuto e sollevò le coperte, scivolando giù mentre lui faceva un rumore sorpreso e compiaciuto. Persero un'altra ora prima di costringersi a uscire dal letto per del pane tostato con marmellata e altro caffè per Hermione. Per quanto desiderasse stare a letto tutto il giorno con Malfoy, non poteva. Quel giorno avrebbero pranzato da suo padre. Con Karen. Hermione si sentiva piuttosto nervosa al riguardo, soprattutto considerando che Karen era una babbana e Malfoy un purosangue.
Karen non sapeva dell'esistenza della magia, e Malfoy era un mago sprovveduto che l'altro giorno aveva chiamato un microonde "microbombe", e non sapeva quasi nulla della cultura babbana e delle norme sociali accettabili. E in questo momento, avendo ottenuto un telefono e internet, era quasi più pericoloso che se fosse stato totalmente ignorante, perché pensava di sapere. Ma non er acosì. Hermione sapeva, per esempio, che non si doveva parlare di gruppi di reddit interessanti a una direttrice di banca della classe media di quasi sessant'anni. Malfoy no . Gli diede una rapida introduzione durante la loro colazione.
"Allora, non si parla di r/dragonsfuckingcars?" chiese lui, con la faccia seria. Hermione lo guardò sbigottita.
"Te lo sei inventato!"
"No, di certo". Lui sorrise e si avvicinò al telefono che giaceva sull'isola della cucina. "Vuoi vedere?"
"No!" Fece una breve pausa. "Oh, va bene. Sì, invece. Fammi vedere". Lui ridacchiò e gleilo mostrò, passandole il telefono e lei scorse verso il basso, arricciando il naso. "Dio. È semplicemente assurdo".
"Beh, non ho detto che mi piace , Granger. Mi ci sono solo imbattuto per caso mentre gaurdavo cosa c'era esattamente su Reddit. L'ho trovato profondamente inquietante. Ma anche un po' divertente". Poi fece una smorfia. "E molto meno inquietante di altre cose che ci sono in giro. I babbani sono fuori di testa".
"Vedi, è per questo che sono preoccupata per il pranzo", disse lei, puntandolo con il suo pane tostato mentre si appoggiava all'isola della cucina, con la caviglia agganciata alla sua. Lui non indossava il suo pigiama con i Puffskein, e Hermione si accorse che le mancava. Era stranamente sexy con quel pigiama così originale. Forse avrebbe potuto comprargliene un paio per Natale. Continuò, concentrandosi: "Perché Internet ha deformato la tua mente dolce e innocente, e non hai assolutamente alcun filtro sociale quando si tratta di cose babbane".
"Così mi ferisci, Granger", disse lui. "La mia mente non è più dolce e innocente da quando avevo dodici anni". Lei gli lanciò un'occhiata ironica.
"Onestamente, però, basta che non parli di nulla che hai visto su Internet. È l'unico modo per essere al sicuro".
"Non lo farò. Te lo prometto. Calmati. So come interagire con le altre persone".
"Ma è una Babbana". La cosa la stava stressando, probabilmente inutilmente, ma non riusciva comunque a farne a meno. Si sentiva più stressata per questo pranzo in questo momento che per aver dovuto dare la notizia del divorzio ai bambini il giorno prima. Ma non voleva davvero ritrovarsi a dover obliviare la fidanzata di suo padre per qualche frammento di informazione magica.
"Andrà tutto bene. Smettila di preoccuparti. Conosco la mia storia di copertura. Mi ocucpo di ricerca in analisi della letteratura religiosa medievale -" avevano deciso un argomento oscuro e noioso per dissuadere Karen dal chiedere informazioni in merito "- e poi il resto è la verità, ma senza la magia".
"O la guerra".
"O la guerra", fece eco lui e fece una smorfia. "Merda, Granger, adesso mi stai facendo innervosire".

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora