Attenzione: questo capitolo contiene contenuti per adulti
Parte del folle e sconsiderato calore della lussuria si raffreddò durante la breve camminata verso l'altro capo della casa di Malfoy. Hermione si trascinava leggermente nella sua scia, con le dita intrecciate a quelle di lui. Quando raggiunsero effettivamente la sua camera da letto, si era insinuato in lei un timido nervosismo ed ebbe quasi paura di incontrare i suoi occhi. Cosa diamine stava facendo? Era ancora sposata, per l'amor di Merlino. Fissò la stanza in silenzio, mentre Malfoy chiudeva la porta dietro di loro con uno scatto sommesso, con lo stomaco in subbuglio.
Pareti bianche e pavimenti in legno, tutti i mobili in legno chiaro, grandi finestre incorniciate da semplici tende di voile bianco e morbidi tappeti sul pavimento ai lati del letto, che dominava la stanza. Era spoglia e luminosa, proprio come il resto della casa, ma con ancora meno tracce di oggetti personali, a parte qualche indumento gettato su una poltrona nell'angolo. Hermione si chiese oziosamente perché avesse così poco di sé in mostra, mentre traeva un respiro profondo e tremante. Lo desiderava, lo desiderava così tanto, eppure ora che la realtà si stava manifestando era spaventata e imbarazzata.
Poi ci fu un tocco alla sua vita e il braccio di Malfoy la circondò, il palmo premuto contro il suo addome, mentre l'altra mano scivolava su e giù sul suo braccio in una lenta carezza. Era caldo, solido e presente, e Hermione si appoggiò a lui con un sospiro che lasciò andare parte del suo nervosismo.
"Sembri tesa, Granger", mormorò lui, le labbra che sussurravano contro i suoi capelli selvaggi, il respiro caldo sul lato del collo, e una scintilla si riaccese nel petto di Hermione. Quel desiderio doloroso e costrittivo cominciò a divampare di nuovo, fragile e incerto e mescolato con la paura ora, ma cresceva lentamente mentre Malfoy la stringeva, le sue mani sul suo corpo che la rassicuravano. Che la calmavano.
"Nervosa", ammise dolcemente, contenta di non guardarlo negli occhi, con le guance in fiamme. "E' sciocco, lo so, ma... è solo che..." Era difficile spiegare quanto sembrasse immenso tutto ciò. Come saltare da un precipizio; ammettere che quasi due decenni di matrimonio erano finiti andando letteralmente a letto con il nemico, la nemesi d'infanzia di suo marito e la sua. Qualcuno che lei pensava di poter amare, e Merlino, il pensiero era paradisiaco ma la realtà era terrificante.
"Posso andare a preparare una tazza di caffè, se vuoi. Non dobbiamo per forza..." Malfoy si interruppe e sospirò tra i suoi capelli. "Possiamo semplicemente prendersi una tazza di caffè e parlarne prima di - o se - fare qualsiasi cosa. Oppure... oppure puoi andare a casa. Non è troppo tardi".
Le dita di lui smentirono la menzogna quando premettero più saldamente contro lo stomaco di lei e le afferrarono il braccio, interrompendo il loro dolce su-e-giù. Non voleva lasciarla andare, pensò Hermione con aria preoccupata. E comunque era troppo tardi, probabilmente. Si morse il labbro e alla fine chiese, con un'esitazione infantile:
"Hai detto che non mi odi, ma il contrario..." Chiuse gli occhi, il petto stretto, lo stomaco in subbuglio. "Volevi dire...?"
Lui rimase in silenzio per un lunghissimo momento.
"Granger..." cominciò con riluttanza, e Hermione sapeva già che avrebbe cercato di schivare la domanda. Non ne era sorpresa. Probabilmente si era pentito molto di aver ammesso i suoi sentimenti, soprattutto ora che lei si comportava in modo insicuro. Ma aveva bisogno di sapere. Aveva solo... bisogno di sapere. Posò la mano destra sopra la sinistra di lui, quella premeva sul suo addome, e le sue dita si infilarono tra quelle di lui.
"Malfoy. Per favore?" Hermione trasse un profondo respiro per farsi forza e poi, tenendo le dita di lui tra le sue, si girò per guardarlo in faccia. Gli rivolse un piccolo sorriso incerto, allungando l'altra mano e posandola sul suo petto, con le punte delle dita che si avvolgevano nel tessuto e contro la sua pelle. Poteva sentire il cuore di lui battere rapidamente, ed era stranamente intimo. "Non voglio andare a prendere un caffè, né andare a casa. Voglio sdraiarmi sul tuo letto e voglio che tu faccia l'amore con me -" gli si mozzò il fiato e chiuse gli occhi per alcuni battiti molto rapidi, come se si stesse ricomponendo "- ma prima devo sapere se è... così. O se non ti senti..."
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FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])
FanfictionÈ un periodo di cambiamenti. Hugo sta per iniziare Hogwarts, Rose ha fatto amicizia con Scorpius Malfoy e Ron è... lo stesso di sempre. Hermione è stanca, affaticata e il suo matrimonio sta andando a rotoli quando parla con Draco Malfoy per la prima...