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Malfoy era riuscito in qualche modo a presentarsi con l'high tea del Ritz. Hermione non aveva idea di come, soprattutto considerando che era solo mezzogiorno e un quarto, ma decise che non avrebbe fatto domande. Invece si godette con gusto l'assortimento di prelibatezze, con la porta dell'ufficio ben chiusa, Malfoy stravaccato sulla sedia di fronte, tutto braccia e gambe e gli occhi come nuvole temporalesche fissi su di lei mentre mangiava piccoli panini in un sol boccone. Non credeva che l'high tea del Ritz fosse mai stato consumato con tanta sfacciata noncuranza. Parlarono del più e del meno durante il pasto, nessuno dei due desideroso di rompere la fragile felicità che si era creata tra loro.

Trascorsero così più della metà della loro pausa pranzo.

Ma alla fine Hermione era sazia e l'high tea era stato saccheggiato, e non restava altro da fare che parlare. E da quando aveva lasciato l'ufficio di Malfoy qualcosa le era tornato in mente. I maledetti messaggi di Ron. Quelle parole brutte e velenose. Erano rimaste impresse nella sua mente da quando le aveva lette, ma parlare di nuovo con Malfoy - e vedere il marchio sul suo braccio - aveva riportato alla ribalta quelle stupide, orribili accuse. E Hermione voleva che sparissero. Esorcizzate. E sospettava che ci fosse un solo modo per farlo.

"Malfoy - prima di parlare di qualsiasi altra cosa, credo che tu debba dare un'occhiata a questo". Disse Hermione mentre frugava nella borsetta e tirava fuori il telefono - senza segnale, come al solito - cliccando sulla chat con Ron e scorrendo fino a metà dei suoi messaggi arrabbiati. "Ti sembrerà stupido, ma potresti leggere questi?" Posò il telefono sulla scrivania e lo fece girare verso Malfoy, facendolo scivolare verso di lui. Era il modo più efficace per comunicare le sue stupide paure.

Lui la guardò, con un sopracciglio alzato drasticamente mentre si leccava una macchia di maionese dal pollice. "Granger, sinceramente non ho idea di come funziona uno di questi affari. Dovrai aiutarmi".

Lei sospirò e si alzò, girando intorno alla scrivania. "Prendilo". Gli mise il telefono in mano e si mise al suo fianco, sentendosi improvvisamente senza fiato e nervosa. "Sono da parte di Ron. Leggili. E dimmi solo quando scorrere verso il basso". Lui le lanciò uno sguardo interrogativo. "Quando hai finito di leggere quello che c'è sullo schermo", precisò lei con un sorriso forzato, ma un accenno di nervosismo le trapelò nella voce e il volto di Malfoy cambiò, diventando serio.

"Mi stai facendo preoccupare, Granger", disse prendendo il telefono, ed Hermione scosse la testa.

"Non è niente. Davvero. Volevo solo... beh, vedrai".

Malfoy iniziò a leggere il settimo messaggio che Ron aveva inviato.

[Sei a casa sua? Scommetto di sì, fottuta puttana. Stavi solo cercando una scusa per scopartelo].

Immediatamente il suo respiro si bloccò bruscamente e lui alzò lo sguardo su di lei, il volto una maschera di rabbia gelida, gli occhi incupirsi, pieni di rabbia indignata in favore di lei. "Ti ha dato della puttana?"

Hermione si sentì diventare debole e tremante per la sua reazione. Per qualche motivo le venne improvvisamente voglia di piangere. "Sono stata chiamata in modo peggiore. Anche da te", gli ricordò con leggerezza di tanto tempo fa, e lo vide sussultare. La vergogna gli balenò sul viso. "Comunque, diventano peggio".

Continuò a leggere, commentando di tanto in tanto quasi involontariamente.

[Probabilmente te lo stavi già scopando].

"Merda. Ma in quel momento non andavamo a letto insieme".

[Sei una fottuta ipocrita. Arrabbiata con me per aver commesso un errore, quando sono settimane che vai in giro per la città con Malfoy. È così ovvio.]

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora