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Grazie ai figli e al loro entusiasmo per la giornata trascorsa fuori, allungando il tempo e visitando metà dei negozi di Hogsmeade, non ebbero modo di parlare. Quando riportarono i ragazzi ai confini di Hogwarts, Draco dovette precipitarsi a una festa al Maniero. Pronunciando quel nome trasalì, ed entrambi ripensarono a ciò che era successo prima, infelici e riluttanti. Hermione si sforzò di sorridere. "Accompagno io Scorpius a Hogwarts", si offrì, e lui le lanciò un'occhiata grata.
"Grazie. Mi dispiace, ma questi contatti sociali sono importanti, e i miei genitori..." Lui fece una smorfia, senza sapere cosa dire, ma Hermione poteva immaginarlo. Narcissa e Lucius non avrebbero di certo apprezzato il ritardo di Malfoy.
"Non c'è problema. Davvero. È colpa mia se ho portato i ragazzi da Mondo Mago". I suddetti ragazzi li stavano tutti fissando, ed erano un pubblico indesiderato quando Malfoy posò la mano sul gomito di Hermione e la attirò brevemente a sé - il panico le aleggiò nel petto prima che lui le posasse un bacio formale e appena accennato sulla guancia. Si soffermò una frazione di secondo di troppo, con le labbra che sfioravano appena la pelle di lei, e fu in qualche modo così erotico che lei avrebbe potuto sciogliersi.
"Grazie, Granger. È stata una bella giornata". I suoi occhi erano caldi, mentre sorrideva debolmente e poi salutava i ragazzi. Attirò Scorpius in un abbraccio, breve ma tenero, e baciò il ragazzo sulla fronte. "Ti voglio bene", disse a bassa voce al figlio, e Scorpius fece una smorfia mentre si staccava dal padre, imbarazzato e compiaciuto al tempo stesso.
"Ah, sì". Si tirò giù il berretto di lana in modo più aderente, abbassando lo sguardo sui suoi piedi calzati con stivali, stracicando l apunta dei piedi a terra, con le guance rosa. "Anche io, papà". I ragazzi si scambiarono un ghigno al di sopra della testa china di Scorpius, e Malfoy roteò in alto gli occhi. Tipico degli adolescenti. Poi Malfoy alzò una mano in segno di saluto e si smaterializzò con un crack. Il viaggio di ritorno a Hogwarts fu tranquillo. Hermione non aveva fretta di tornare alla sua casa vuota, così procedettero lentamente, fermandosi a visitare Hagrid lungo la strada. Lui quasi schiacciò Hermione con la forza del suo abbraccio, estasiato come sempre nel vederla. Hermione, Rose e Scorpius si sorbirono biscotti rocciosi e tè caldo e forte, mentre Hugo azzuffò con Zanna, ancora in forze, prima di congedarsi; Zanna saltellò per una parte del tragitto accanto a Hugo prima di ritornare verso il suo padrone.
"Fai il bravo, Hugo", disse Hermione al figlio più giovane, mentre lo abbracciava stretto, prima di cercare di sistemargli i capelli e non riuscirci, leccandosi il pollice e strofinandogli una macchia dalla guancia, per poi regalargli un sorriso luminoso che lui ricambiò. "Non mangiare le gobbiglie, stupido", gli disse affettuosamente. "E rispondi quando ti scrivo!"
"Sì, mamma", disse lui obbediente, e Hermione intuì che non aveva alcuna intenzione di ascoltarla. "Oh! C'è Lily! Le ho promesso che le avrei portato un dolcetto. Posso avere il sacchetto?" chiese a Rose, che al momento lo teneva in mano.
"Non se ne parla! Li mangerai tutti", disse Rose, accigliata. "Puoi prenderne uno per Lily. Uno!" urlò frustrata, mentre Hugo ne tirava fuori due e se ne andava, ridacchiando selvaggiamente. "Oh mio Dio, è impossibile".
"Ora sai cosa provo", disse Hermione con una risatina, mentre Rose lanciava occhiate furibonde al fratello.
"È proprio un c..."

"Rose", disse Hermione in tono ammonitore.
"Piccolo mostro", disse Rose dopo un secondo di pausa, sorridendo dolcemente alla madre, senza fare una piega.
"Hm." Hermione aggrottò le sopracciglia e poi aprì le braccia per un abbraccio. "Fai la brava anche tu . Manca solo un mese alla fine del trimestre. Cerca di non metterti nei guai prima di allora, e vedrò di portare te e Scorpius a Disneyland Paris durante queste vacanze. Ok?"
"Non siamo noi a comportarci male, mamma!" protestò Rose, e Hermione trasalì.
"Lo so, cara. In ogni caso, non reagire a nessuna provocazione. Dillo agli insegnanti. O a me. Solo... niente fatture ad altri studenti, a meno che non sia per legittima difesa".
"Ma..." Cominciò Rose, accigliata.
"legittima difesa proporzionata ", si corresse Hermione.
"Ok. Va bene. Comunque non avevo esattamente intenzione di andare in giro a lanciare fatture alla gente".
"Lo so. Lo so". Tranquillizzò la figlia stizzita e le diede un abbraccio e un bacio d'addio, regalando a Scorpius un sorriso allegro.
"Stammi bene, Scorpius. Speriamo di poterlo rifare il prossimo fine settimana".
"Sarebbe bello, signora Granger-Weasley". Il suo sorriso era genuino e, proprio come succedeva quando Malfoy sorrideva, trasformò il volto di Scorpius, rendendo i suoi lineamenti fini e spigolosi più caldi e morbidi. Guardò i due trotterellare insieme verso la scuola, con Scorpius che portava il sacchetto dei dolcetti per Rose. Hermione sperava che Rose gli permettesse di distribuire i pasticcini e le torte e che lo facesse avvicinare un po' ai cugini Weasley. Aveva la sensazione che la ragazza l'avrebbe fatto: Rose era una persona premurosa.
Il sole cominciava ad abbassarsi nel cielo quando Hermione si incamminò verso i confini delle barriere anti-smaterializzazione. L'aria era frizzante e il sole caldo, e Hermione respirò profondamente, godendosi la sensazione di totale sicurezza che derivava dal trovarsi nel parco di Hogwarts. Nessuno l'avrebbe rapita da qui. Hagrid era nel suo orto e lei lo salutò e lo chiamò al suo passaggio, sentendosi allegra. Era stata una bella giornata, nonostante il pezzo di storia spiacevole che Hugo aveva trascinato alla luce. Hermione era quasi contenta che Malfoy non fosse potuto rimanere dopo che avevano accompagnato i figli; non aveva molta voglia di parlare di quello che era successo. Era passato così tanto tempo che non sembrava valesse la pena di riesumarlo, solo per parlarne e convenire che sì, gli dispiaceva, e no, lei non gli serbava rancore.
Forse Malfoy sentiva ancora il bisogno di confessarsi, pensò Hermione, ma non sapeva se volesse essere lei quella a cui lui si rivolgeva per ottenere l'assoluzione. Preferiva dimenticare tutto. Arricciò il naso mentre ci rimuginava sopra, mentre si avvicinava ai confini di Hogwarts, ricordando più di quanto volesse, ed eccoci qua , pensò amaramente; che le piacesse o no, il passato era ormai vivido e cruento nella sua mente. Pensò intensamente a casa e si smaterializzò, barcollando leggermente nauseata sul posto nel suo garage.

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora