70.

142 7 2
                                    


Alla fine la bambina fu chiamata Carina Granger-Malfoy, ed era così perfetta.

Così perfetta e perfettamente sana.

Mercoledì 7 ottobre 2020, Hermione impiegò poco meno di otto ore di travaglio, un sacco di gas e aria e un subdolo incantesimo di anestetizzante da parte di Malfoy, per dare alla luce la loro figlia alle 11.43 del mattino. Il peso della bambina era di 3,9 chili, già bella in carne.

Hermione camminava in cerchio per la sala parto, respirava come doveva e aspirava il gas come una campionessa ogni volta che si trovava a portata del boccaglio che usciva dalla parete, il tutto mentre Malfoy si librava a portata di mano con acqua, salviette bagnate e le sue braccia. Aveva la faccia bianca ed era chiaramente terrorizzato che tutto potesse andare storto male, e Hermione temeva quasi che stesse per svenire o per avere una specie di crollo. L'ostetrica controllava spesso la bambina, su richiesta di Hermione - sapeva che Malfoy avrebbe voluto saperlo - il che comportava l'interruzione del suo incessante camminare avanti e indietro e l'uso del Doppler. Non sembrava rassicurarlo nel modo in cui lei aveva sperato.

Sapeva che la bambina stava bene, ma era comunque spaventato - Hermione pensò che forse temeva che la causa delle morti precedenti fosse di natura magica. Che la bambina potesse morire al momento della nascita. Cercava di mascherare la sua paura con battute, ma non riuscì a nascondere il suo colorito cinereo, né la piega cupa della mascella.

Non c'era modo di alleviare la sua preoccupazione. Così, ragionevolmente, Hermione smise di provarci e si concentrò su se stessa. Non si trattava di una scelta consapevole, ma inevitabile, dato che il travaglio andava avanti. La sua mente voleva rivolgersi verso l'interno. Quello che stava vivendo occupava quasi ogni parte della sua attenzione. Era una sensazione primordiale e stranamente soddisfacente. Si sentiva come se volesse annidarsi in una grotta buia, simile a un utero, e non uscirne finché non fosse tutto finito, come una specie di animale.

Ma la suite era scarsamente illuminata, come l'ostetrica aveva approvato, creando una luce soffusa, ed era abbastanza piccola da sembrare accogliente: a parte la postazione dell'ostetrica, c'era il letto, una sedia comoda nell'angolo dove sedersi una volta che si fosse sentita abbastanza bene dopo il parto, una palla svizzera e uno sgabello da parto verde chiaro che sembrava del tutto indecoroso eppure la affascinava.

Continuò a camminare. Erano andati in ospedali solo quando i dolori erano diventati forti e regolari, circa tre ore dopo aver avvertito il primo. Rose aveva impiegato sedici ore e Hugo era podalico, il che aveva rallentato la seconda fase del travaglio, ma ne aveva comunque impiegate solo dodici. Hermione si aspettava che questa volta il bambino sarebbe stato più veloce. Lo sperava. Faceva male, e finora aveva avuto solo un incantesimo anestetizzante per aiutarla, non volendo un'epidurale: le piaceva poter camminare e non voleva essere trafitta da un ago gigante.
Vederla soffrire e sapere che era stato lui a causarlo, chiaramente disturbava profondamente Malfoy, anche se, ragionevolmente, non disse una parola. Hermione non aveva il tempo o la capacità di parlare del suo senso di colpa, e pensava che se lui avesse accennato a quanto si sentiva male, al fatto che lei stesse soffrendo, avrebbe potuto schiaffeggiarlo per principio.

Lui camminava con lei per tutta la suite: lei si aggrappava a lui, seppellendo il viso contro il suo petto ed emettendo un suono ringhioso quando le contrazioni diventavano troppo forti. La prima volta che lo fece lo spaventò a morte e i suoi occhi si abbassarono verso quelli di lei, luminosi e scioccati. "Mi hai appena ringhiato contro, Granger?"
"Rrrr",disse lei delirando, una volta passata la contrazione, e poi rise, sbuffando debolmente, godendosi il breve attenuarsi del dolore tra una contrazione e l'altra - anche se ormai era abbastanza avanti che i suoi poveri muscoli facevano male, con o senza contrazioni. "Preferiresti che gridassi?"
L'ostetrica la guardò in silenzio mentre beveva dalla sua bottiglia d'acqua. Le piacevano i giochi di parole tra loro due, e il modo in cui Malfoy diceva 'Merlino' come esclamazione la faceva ridacchiare.
"Beh, no, le mie orecchie apprezzano l'assenza di urla, anche se sentiti libera se vuoi..."
"Oh, grazie, lo farò", lo interruppe Hermione, che si sentiva un po' nervosa. Pensava di averne il diritto.
"Ma quel ringhio è stato sconcertante, devo ammetterlo". Lui le sorrise, gli occhi preoccupati e pieni di empatia, a dispetto delle sue parole.
"Rrrr",disse ancora lei, arrotolando il suono sulla lingua.

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora