I nuovi arrivati

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ZADE

"Avete preso tutto?" chiesi per la milionesima volta mentre mi dirigevo davanti alla porta del piccolo appartamento che condividevo con i mie amici.

Ed era proprio con loro che sarei partito, avevo deciso di portare solo tre dei miei compagni, sia per non sembrare una minaccia al capo del Bronx sia per non lasciare scoperto il nostro territorio. Da quando, una settimana fa, avevamo ricevuto le informazioni su Elris, avevamo preparato tutto per metterci in viaggio e raggiungere il Bronx almeno due giorni prima dell'evento.

Non posso negare che l'idea di dover chiedere aiuto a una donna non mi entusiasma affatto, specialmente per il mio ego. Elris era una figura leggendaria, rispettata e temuta, e il solo pensiero di doverla affrontare mi mette a disagio. Ma non avevamo alternative, e la mia responsabilità verso i miei compagni era più forte delle mie esitazioni.

"Zade, abbiamo tutto," disse Mira, mentre sistemava la sua borsa. I suoi occhi brillavano di determinazione. "Non possiamo più esitare. Ogni minuto che perdiamo ci avvicina a un destino che non vogliamo affrontare."

"Lo so, ma è importante che tutto sia perfetto," risposi, cercando di mantenere la calma. "Non possiamo permetterci errori. Se Elris non ci prende sul serio, sarà la nostra fine."

Luc, il più taciturno del gruppo, annuì in silenzio, mentre Jason si preparava a partire. La tensione nell'aria era palpabile, un misto di ansia e adrenalina. Il Bronx era un territorio ostile, e non sapevamo cosa aspettarci.

"Non ti preoccupare," disse Jason, posando una mano sulla mia spalla. "Abbiamo un piano, e lo seguiremo. Siamo una squadra, e affronteremo qualsiasi cosa ci si pari davanti."

La sua fiducia mi diede un po' di conforto. Ciò che avevamo progettato doveva funzionare. Dovevamo mostrare a Elris che eravamo degni della sua attenzione, e che non eravamo solo un gruppo disperato in cerca di aiuto.

"Bene," dissi, chiudendo gli occhi per un momento. "Facciamo in modo che questa sia la nostra opportunità. Siamo qui per dimostrare che possiamo affrontare la mafia, che possiamo essere uniti e forti."

Ci dirigemmo verso l'uscita, e mentre la porta si chiudeva dietro di noi, mi sentii come se stessi lasciando il mondo sicuro che conoscevo. La strada verso il Bronx sarebbe stata lunga e piena di insidie, ma non avevamo scelta. Se volevamo sopravvivere, avremmo dovuto affrontare i nostri demoni e trovare il modo di allearci con Elris.

"Ricordate, non possiamo mostrare segni di debolezza," ripetei, mentre ci avviavamo. "Elris è astuta. Dobbiamo essere pronti a tutto."

"E se dovesse chiederci di dimostrare il nostro valore?" chiese Mira, guardandomi intensamente.

"Non lo so," risposi, riflettendo. "Ma qualsiasi cosa succeda, dovremo rimanere uniti. Solo insieme possiamo superare questa prova."

***

La nostra avventura in aereo  iniziò con una serie di eventi esilaranti che nemmeno il più abile dei comici avrebbe potuto inventare.

Appena saliti a bordo, ci rendemmo conto che il nostro equipaggio di volo non era esattamente la scelta migliore per accompagnarci verso un territorio ostile. Il pilota, un tipo con una barba folta e una maglietta di un gruppo rock anni '80, sembrava più interessato a raccontare barzellette sul suo gatto piuttosto che a darci indicazioni su come indossare le cinture di sicurezza. "Se il volo va storto," disse ridendo, "speriamo che il nostro gatto atterri su un campo di gelatina!"

Io, Mira, Luc e Jason ci guardammo increduli, mentre un paio di passeggeri ridevano di gusto. "Ehi, io non ho firmato per questo tipo di intrattenimento," borbottai stizzito

𝕯𝖆𝖓𝖌𝖊𝖗𝖔𝖚𝖘 𝖌𝖆𝖒𝖊𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora