Ci metto un pò per capire cosa ha appena detto Black.
-Ch- che cosa?- chiedo incredula.
-È per questo che cloe non vuole che mi avvicini a te- spiega lui, tenendo gli occhi fissi davanti a sé.
- Perché l'hai fatto?- chiedo ricordando le parole di mia sorella: "c'è sempre una motivazione"
Lui mi guarda stupito dalla mia domanda e dal fatto che non sono scappata, ma voglio che si spieghi fino in fondo, voglio ascoltarlo.
- Maltrattava mia madre da anni e io facevo il vigliacco, stavo li a guardarlo cercando giustificazioni che non aveva. Due anni fa non ci ho visto più. mia madre era incinta di sei mesi e lui sembrava essersi messo la testa a posto. Una sera ho trovato mia madre piena di lividi stesa a terra, senza sensi. Aveva perso la bambina. Per colpa sua. Dopo averla portata all'ospedale, sono tornato a casa con l'intenzione di cacciarlo via, non volevo accoltellarlo- si ferma per costatare la mia espressione e gli prendo la per incoraggiarlo a continuare. -Quando sono arrivato gli ho chiesto di sparire, ma lui ha iniziato a dare della troia a mia madre, mi ha detto che lei si meritava di morire, che voleva finire tutto una volta per tutte, porre fine alla sua rovina e io ho perso la calma. Ho preso la prima cosa che mi capitava, il coltello da cucina che mia mamma teneva vicino al lavabo e l'ho fatto, guardandolo dritto negli occhi. Non l'ho ucciso, sono stato fermato dai poliziotti che avevano chiamato i vicini allarmati dalle gride, ho passato due mesi in riformatorio perché ero minorenne. Ma volevo farlo, volevo ammazzarlo, giuro- Dice l'ultima frase con disprezzo e amarezza.
Lo abbraccio forte per fargli capire che ci sono, che non mi ha persa. Non sono scappata prima e non lo farò. Si è aperto con me. Con me che non sono nessuno.
Ricambia l'abbraccio e sospira di sollievo. -Grazie-sussurra.
-Grazie a te- gli rispondo.
Quando ci sciogliamo dell'abbraccio, mi porge un pacchetto regalo.
-È per te- sorride.
Lo apro e rimango senza parole.
Ha fatto incorniciare la nostra foto e nella cornice c'è inciso: ··Buon natale, Trilly··
-ohmiodio, grazie è ... Stupendo- rispondo con sincerità con le lacrime agli occhi.-Buon natale, Trilly- cita l'incisione, sorridendo.
Il mio cellulare segnala un messaggio.
Mamma: torna a casa, è tardi.
-Devo rientrare- dico alzando la testa del cellulare.
-ah, va bene...-sembra deluso e nemmeno io voglio lasciarlo andare.
-Resti con me? Cioè ti va?- chiedo timida.
-Sono domande da fare?- risponde sarcastico -ci vediamo in camera- mi scocca un bacio sulla fronte e scendiamo dalla macchina.
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Distrutta, rovinata ma ancora innamorata
Romance"Ho visto il paradiso in quegli occhi, quel sorriso mi faceva pensare alla felicità e così non mi sono accorta che tutto questo era pericoloso, mi sarei fatta male e infatti..." steph è una ragazza di 15 anni quasi 16, ama i libri romantici, è dolce...