La risposta è no!

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Arrivati al bar sono giunta a una conclusione delle mie riflessioni: Non insisterò con Black se non vuole vedere suo padre. Non ho la certezza che sia cambiato, e comunque sia il presente non cancella il passato, non cancella ciò che ha fatto a Elisabeth e ciò che ha fatto a i suoi figli. Non posso biasimare suo figlio se non lo perdona, può essere cambiato ma non cambia cuo che ha fatto. È come una ferita causata da un incendio, può diventare superficiale ma rimane il segno indelebile di quel che è successo.
Ciò non toglie che ho una paura enorme di come reagirà il mio ragazzo nel sapere chi me l'ha detto. So come è fatto e anche se non lo vuole ammettere è geloso, o per meglio dire possessivo.

-Trilly, perché cazzo non rispondi al telefono? Mi stava andando in fumo il cervello- fa Black abbracciandomi e issandomi da terra per mettermi alla sua altezza e baciarmi dolcemente ma passionalmente al tempo stesso.

-Ho il cellulare scarico..- dico ed è vero, mi si è spento perché ieri, per colpa del signorino che mi ha "distratta", non l'ho messo a caricare, anche se devo dire che quella distrazione la ripeterei all'infinito.

-ah, ieri ci siamo dimenticati a metterli in carica, vero?- chiede lui con un ghigno.

-Già... Ehm, quando finisci?- devo parlargli ora.

- tra tre ore, perché sei così impaziente?- il suo ghigno si va allargando sempre di più ma, anche se devo ammettere che non mi dispiacerebbe, non è per quello che ha inteso lui che sono impaziente.

- No ti devo parlare di una cosa- mi limito a dire, ma vedo comunque la preoccupazione dipingersi sul suo volto.

-Ho.. Ho esagerato ieri con l'anello?- chiede quasi disperato.
Lo bacio con quanta più foga, passione e desiderio possa esserci in un bacio e lo sento sorridere sulle mie labbra.

-Non ti rischiare a rimangiarti le cose già fatte. Non te lo riconsegno l'anello amore. Hai detto tu mio e io tua, per sempre.- scherzo ancora tra le sue braccia e lui mi stampa un altro bacio tra le risate.

-Torno a lavoro amore ma non sparire dal mio radar, Ti amo.- ogni volta che dice quelle due paroline rischio un infarto. È sempre più bello.

-Ti amo più io, peter- gli sussurro prima di scegliere un tavolo.

- cameriere la mia solita ordinazione, grazie- gli grido prima che entri in cucina.

-arriva subito baby- scoppia a ridere lui.

Dopo 10 minuti mi porta una cioccolata calda con panna, lo ringrazio e m'immergo nello studio, portandomi avanti per un altro mese.

-amore, ho finito- quando alzo gli occhi dal libro lo vedo li perfetto nella sua t-shirt bianca e quei semplicissimi jeans. È super sexy e non posso fare a meno che fissarlo.

-Black ho parlato con... Jase- dico entrando in auto. Lui si blocca mentre stava per mettere in moto e la sua espressione si muta da felice e innamorato a bello e incazzato.

-che ti ha detto?- chiede cercando di mantenere la calma.

-tutto... Che lui è tuo fratello e che tuo padre, secondo il suo parere, è cambiato e mi ha chiesto se potevo chiederti, o meglio convincenti, a dargli una possibilità..- spiego con voce cauta.

- la risposta è no.- dice secco e mette in moto.

-sei.. Sei sicuro? Potremmo incontrarlo insieme, se vuoi?- chiedo timida.

-Ho detti no, Steph- è incazzato nero e il fatto che non mi ha chiamata Trilly lo conferma.

-perfetto Black, portami a casa mia. Sono stanca- gli dico infastidita.

- ti sei stancata di fare la ...-dice ancora fuori di sé, ma si interrompe troppo tardi.

- cosa stavi dicendo?- chiedo esterefatta.

-io... Cazzo non volevo. Sono incazzato perché quel testa di Cazzo ti si è avvicinato ma non penso vero quello che ti ho detto- fa lui destreggiandosi tra me e la strada.

-portami a casa e vai a casa tua.- la mia voce è calma ma dentro vorrei gridargli quanto mi ha fatto male con quelle parole.

-No, non riesco a stare senza te, col Cazzo che stasera non dormiamo insieme- sbotta lui.

-Bene dormi a terra- dico pregustandomi il piano che ho già in mente.

Distrutta, rovinata ma ancora innamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora