Distrutta, rovinata ma ancora innamorata

Torture

Il viaggio dura 7, interminabili, ore che io, perfidamente, sfrutto a mio vantaggio provocando e facendo penare Black.
Ha avuto un pò di tregua nelle due ore che ha dormito appisolato sulla mia spalla... Dio, se mi è mancato tutto questo, ma ora deve capire che non gira tutto intorno a lui, non può andarsene e tornare quando gli gira.
Così per farglielo capire, ho deciso di torturarlo. Ho iniziato dopo che lui si è svegliato... Dovevo prendere l'I-pod da cloe e, per agevolami, mi sono accavallata su di lui e sporgendomi, per prendere il mio adorato ed essenziale strumento di vita, gli ho sbattuto il seno in faccia e lui è rimasto attonito per ben 10 minuti dove seguiva ogni mia mossa. Poi feci finta di dormire, mi sono appoggiata a lui e ho fatto cadere, casualmente, la mano sul suo amichetto, che ha reagito subito, così chè feci finta di svegliarmi di colpo e borbottai delle scuse, perché la sua erezione era piuttosto visibile. Ma credo che mi abbia capita, anche perché non ho potuto nascondere la risata genuina vedendo quello che gli avevo procurato.

Ora siamo arrivati nel villaggio paradisiaco e credo proprio che lui voglia vendicarsi, perché mi sta tentando proprio adesso, sbottonandosi lentamente la camicia e rivelando il suo fisico magnifico d'innanzi a tutte quelle ochette in calore, ma lui ha occhi solo per me. Noto un tatuaggio nuovo sulle costole e scosto la camicia per vederlo meglio, provocando in lui un brivido.

"voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente! Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi assomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché lei è la mia rosa.
Ti amerò per sempre Trilly..."

Senza pensarci lo abbraccio con le lacrime agli occhi e, sentendo le sue braccia possenti intorno a me, mi sento piccola. Lui mi stringe forte e io lo tiro a me disperatamente.

-Dimmi che mi ami ancora- mi supplica affondando la testa nel mio collo.

-ti amo, certo che ti amo, Black ti amo più di quanto amo la mia vita, ma non posso passare su ciò che hai fatto... Andiamoci piano... Va bene?- gli dico allontanandomi dolcemente.

-Sono qui per questo Trilly, tu sei nel mio cuore, sei nella mia mente, sei sulla mia pelle e cazzo... Sono perdutamente innamorato di te- dice facendosi sentire da tutti, che ora ci stanno fissando come se fossimo i personaggi di un telefilm, aspettando una mia risposta. Gli sorrido e lo bacio in guancia.

- conquistami come solo Black Stars sa fare- gli dico soddisfando il nostro pubblico.

- Puoi star certa che lo farò. Ricordi? Sei e sarai sempre la mia Trilly.- mi sussurra e poi mi trascina via da tutti gli urli e gli applausi dei miei compagni di scuola.
Il mio cuore batte all'impazzata e supplicherei per un suo bacio ora, ma so che non sarebbe coerente con ciò che ho detto prima, quindi mi tengo, prudentemente, a distanza.

-Allora ma dove dormiamo?- chiede all'improvviso, rompendo il silenzio imbarazzato che si era creato tra noi, dopo che mi sono allontanata quando ha tentato di baciarmi. E già adesso me ne pento.

-Non so dove dormi te, ma io dormo nella mia villetta sul mare che ho prenotato apposta tre mesi fa pensando che tu saresti venuto con me- Gli dico la verità.

-Ebbene, eccomi qua. Dov'è la villetta?- chiede venendo sempre più vicino facendomi capitolare il cuore, che batte all'impazzata e credo proprio che lui ne sia consapevole.

-Ma certo che il diploma ti ha dato alla testa... Cosa del "andiamoci piano" non capisci? Non dormiremo insieme.- gli spiego.

-okay... - risponde ma nel suo sguardo c'è una scintilla che mi dice di non fidarmi del mio unico amore.