··Falsa realtà piuttosto vera··

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- Allora tu e mio figlio...- inizia sua madre, interrompendo il silenzio imbarazzato che si è creato nel momento in cui Black è uscito dalla porta del duo appartamento , per andare a prendere i miei vestiti. - Non so se lo sai, ma lui non mi mai presentato una ragazza come la sua fidanzata. Non l'ho mai visto così raggiante, felice.- Non so perché me lo stia dicendo ma noto che prima di parlare ci pensa più volte e io faccio lo stesso, non voglio rischiare di far trasparire la verità anche perché questa falsa realtà mi piace molto di più.
- Davvero?- chiedo stupita dal fatto che non abbia mai presentato una ragazza a sua madre.

-In realtà non credo abbia mai avuto una vera e propria ragazza. È più un don giovanni da una botta e via.- arrossisco.

-Le posso dire una cosa in tutta sincerità- lei annuisce vivamente.- sono felice che lui abbia scelto me. Che si sia aperto con me e, credo di provare qualcosa di forte per lui, ma ho paura che sia amore. Suo figlio è davvero difficile da gestire e ho paura che da un giorno all'altro sparisca.- dico questa mezza verità con voce spezzata, perché sono sicura che sparirà.

-In che senso si è aperto con te?- chiede riluttante.

-Mi ha detto di suo padre, di ciò che faceva a lei, della bambina che avete perso e di ciò che ha fatto- confesso pentendomi per aver parlato troppo.
Gli occhi della signora si addolcirono e mi strinse le mani.

-Eppure sei rimasta con lui, non sei scappata, giusto?- dove con le lacrime agli occhio.

-Mai, non ho mai pensato di lasciarlo solo, nemmeno nel momento in cui mi ha confessato che voleva ucciderlo, io non facevo altro che pensare a quel macigno che portava dentro. Ho pensato a lei e al dolore che ha provato. E poi a quel verme del suo ex marito e... La cosa che ha fatto suo figlio mi è sembrata talmente giusta che, non avevo bisogno di tempo o spazi per elaborare, io volevo stare con lui. In quel momento e vorrei che duresse per sempre- sento una lacrima rigarmi il viso e la madre del mio peter mi abbraccia.
-oh tesoro, sarebbe stupido a farsi scappare una come te.- Dice proprio mentre la porta si apre rivelando un Black carico di borse.

-Trilly ma perché ti sei portata tutta questa da cloe volev...- s'interrompe vedendo che stavo piangendo, butta a terra tutto e viene da me, non tenendo conto della madre.

-Hey, bimba che hai?- dice lui con la preoccupazione visibile negli occhi che tremavano di terrore.

-Niente sono solo contenta per tutto questo, tua mamma è davvero speciale.- dico sorridendo prima a lui poi alla madre.

-E se invece di andare al luna park ci guardassimo un bel film con tanto di popcorn e cose da cinema?- chiede la madre di Black. Lui per tutta risposta mi guarda, come se aspettasse il mio consenso, mi perdo nei suoi meravigliosi occhi che ora sono quasi color oro. Il quel momento, il quel preciso istante realizzai due cose. La prima era che mi ero innamorata di Black Stars.
La seconda che non gli avrei mai permesso di andarsene se non con un motivo valido.

Annui impercettibile alla madre, mentre istintivamente mi chinai e posai le mie labbra sulle sue.
Lo amavo ne ero sicura, come si è sicuri della morte. Dura da accettare ma inevitabile. Lui era il mio sbaglio. Lui era il mio splendido sbaglio, ma stare insieme era l'unica cosa giusta da fare. Lo volevo e non bastava la finzione.

Distrutta, rovinata ma ancora innamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora