Distrutta, rovinata ma ancora innamorata

« TI AMO »

-Venite alla festa di san valentino, stasera?- chiese cloe.

Sono passate tre settimane da quando Elisabeth è morta, e io e Black ci siamo staccati solo per il tempo in cui io dovevo andare a scuola, per il resto siamo stati inseparabili. Se non ero io a dormire da lui era lui a venire da me, alcune volte entrava anche dalla finestra "per ricordare i vecchi tempi" diceva, studiavo al bar mentre lui lavorava e così ho scoperto che josh e Black erano grandi amici, non che colleghi.

-terra chiama Steph, connettiti..- la voce di cloe mi ricatapulta nella realtà.

-io, ehm... Non so devo chiedere a Black... San valentino non credo che sia una sua... Abitudine- dico ridacchiando.

-Lo sai non ti facevo il tipo di Black Stars- fa lei diventando seria.

-L'avevo intuito-dico con tono scherzoso.- comunque cosa regali a josh per san valentino?- cambio argomento.

Gli s'illuminano gli occhi.
-allora andremo alla festa il giorno prima poi lo porto ad un concerto della sua band preferita e per finire una bella scopata- scoppiamo a ridere entrambe per ciò che ha appena detto. So benissimo che lo hanno già fatto quindi per lei è da copione.

- aspetta, e tu cosa gli regalerai?- il suo sguardo è malizioso, non penserà mica che...

-Non lo so, ma ancora non abbiamo fatto sesso e- sto per dire che non so se sono pronta quando lei urla.

-Tu mi stai dicendo che lui è stato in astinenza fin ora?-chiede praticamente gridando e io mi sento gli occhi di tutti addosso. Annuisco senza sapere dove vuole arrivare.

-Ecco il regalo perfetto- dice lei entusiasta.

-cloe io... Non lo so. E se non mi vuole in quel senso?- chiedo rendendomi conto troppo tardi della stupidità della mia domanda.

-Steph, tu hai dei seri problemi mentali-afferma ridendo. -vieni, dobbiamo andare a fare shopping per la sorpresa- mi tira per un braccio e mi trascina fuori dal locale. Prendo un'attimo il telefono e leggo un messaggio di Black.

Il tuo amore: se non mi chiami entro un'ora, chiamo la polizia e denuncio quella pazza della tua amica per sequestro di persona
p.s non so se si è capito. Trilly mi manchi.

Vorrei dirgli che lo amo ma non ho il coraggio perché vorrei che me lo dicesse prima lui.
E se non mi ama? La sola idea mi fa venire da piangere.

Arrivate in negozio cloe rivoluziona il mio guardaroba e si concentra sull'intimo. Sceglie più di 10 completini da notte tutt' altro che casti e di tutti i colori. Arrivate alla cassa davanti alla cassiera mentre pagavo ero rossa un peperone, per non parlare di quando sono passata davanti a mio padre con tre buste di intimissimi e cinque di vestiti sexy. Entrata nella mia camera nascosi le buste per evitare che le vedesse Black. Al centro commerciale, ho preso anche un piccolo regalino per lui nel caso mi tirassi indietro. Esco dalla cabina armadio e sento le braccia di Black cingermi la vita.
-Potevi rispondere al messaggio, amore- dice lasciandomi una scia di baci lungo il collo. Decido di metterlo alla prova.
Mi giro e lo bacio piena di desiderio e lo sento premere sulla mia coscia. Lo lancio sul mio letto e gli salgono addosso, la mia mano si fa strada sotto la sua maglia e lo sento gemere.
Sento la sua mano sul mio sedere che fa sù e giù dal culo alla coscia e mi sento bruciare ovunque mi tocca.
-è ora di cena, amore- gli sorrido malefica e mi sollevo.

-credi che ho il tempo per una doccia?- chiede indicando il problemino che gli si è creato per colpa mia.

-si credo di si...- dico ridendo e mi avvicino. -mi perdoni?- chiedo mettendo il broncio.
Si china a mordermi le labbra e mi cinge la vita, spingendomi verso il suo amichetto rigonfio.

-Ti dovrei perdonare?- chiede mentre mi bacia.

-Ti amo- le parole mi escono di bocca da sole. Lui si ferma e mi guarda.

-m..mi ami?- chiede scioccato.

Annuisco e chino la testa mentre sento le lacrime rigarmi il viso perché lui non mi ha detto che mi ama anche lui.
Il suo dito mi alza il volto e i suo occhi si piantano nei miei.
-Ti amo, più di quanto non immagini-dice lui sorridendo e ricomincia a baciarmi mentre il mio cuore non da segni di calmarsi.