Parte 19

860 21 1
                                    

"Finiamo sempre cosí" indico il groviglio di lenzuola e i nostri corpi poggiati uno accanto all'altro.
Lo sento sorridere sulla mia bocca prima di lasciarmi un bacio lungo accarezzandomi.

"Secondo round?" dice
"E secondo round sia!" mormoro ribaciandolo.
Mi sbagliavo quando dicevo che non potevo perdonarlo, lo fatto e come! Ma so che me ne pentirò però voglio godermi il presente

"Si mamma.... Okay... Veniamo.....si ci saremo.... Va bene mà... Ti voglio bene anch'io... Ciao" apro gli occhi lentamente.

"Ehy" dice il moro in piedi.
Sorrido mormorando un 'buongiorno'
Sorride anche lui.

"Era mamma al cellulare" dice mentre si sdraia abbracciandomi.
"Sabato da lei" continua.
"Va bene, tanto ci vediamo domenica no?" chiedo io.
"No, tu vieni con me" dice accarezzandomi la spalla.
"Matt no" mormoro io.
"Cosa c'è di male? Voglio farti conoscere la mia famiglia" dice.
Mi giro verso di lui.
"Lo so ma è meglio se non mettiamo in mezzo i familiari, se ci lasceremo? Ci rimarrano male loro se si affezionano" dico sicura delle mie parole.

"E cosa ti fa credere che ci lasceremo?" sussurra avvicinando il suo viso al mio.
"Non lo so" sbuffo mettendomi in pancia in sù.
Lo sento sorridere sulla mia guancia prima di posarci un bacio.
"Fallo per me" aggiunge stringendomi.
Attorciglio le mie gambe alle sue e subito il calore del suo corpo mi riscalda le gambe nude.
"Matt.." sospiro.
"Ti ci porterò con la forza" dice facendomi il solletico sulla pancia.

"Si- sii ci ve-vengo" dico tra una risata e l'altra.
Sorride incastrando la lingua fra i denti.
Mordo il suo labbro inferiore e sorrido anch'io.

"Muoviti cazzo!" strillo dalla sua camera.
"Entra e falla!" strilla lui.
"Esci ora !" dico aprendo la porta.
"Aspetta.." continua ad aggiustarsi il ciuffo.
"Matteo. Esci. Da. Questo. Cazzo. Di. Bagno." scandisco le parole spingendolo fuori.
Sbuffa sonoramente.
"E vestiti!" urlo dal bagno.
"Si signore si signor!" strilla.
Ridacchio e finalmente mi 'accomodo' sul cesso.

"Allora... come mi sta?" chiede Matt nel camerino.
"Gira" dico guardandolo
"Ti sta magnificamente" dico sorridendo.
"Ma tutto mi sta divino a me" dice vanitoso.
Scoppio a ridere.
"Prendili" dico indicando la camicia bianca e il pantalone nero stretto.
Annuisce provando a sbottonarsi i bottoncini dei polsi.
Mi guarda
"Faccio io" dico entrando nel camerino.
Sorride porgendomi la mano.
Sbottono i primi due e mi passa l'altra.

"Ecco fatto" dico sbottonandogli l'ultimo.
"Anche questi" indica la camicia.
Annuisco e comincio a sbottonarli.
È lunga e i bottoni sono posti diagonalmente sul suo petto .
"Muoviti, ti aspetto qua" dico sbottonando l'ultimo.

Dopo 5 minuti esce tutto vestito.
"Prendo questi" dice al cassiere e porgendo il bancomat.

Usciamo dal negozio e incrocia le nostre mani.
"Ora dobbiamo trovare qualcosa per te" dice tirandomi verso qualche negozio elegante.
Annuisco tirandolo questa volta io nel mio negozio preferito

"No" boccia il terzo vestito che provo.
"Aspettami qui" dice uscendo dal camerino.
Torna poco dopo con un abito lungo che definirlo meraviglioso è pochissimo.
"Provalo dai" doce sorridendomi.
"Ma costerà una fortuna" controbatto io.
"Tu provalo" afferma appendendo l'abito ed uscendo dal camerino.
Lo indosso lentamente e mi guardo al grande specchio.
È una meraviglia ma il prezzo e esagerato sicuramente.

"Fatto?" chiede Matt.
"Si" mormoro e subito dopo la testa del mio ragazzo fa capolino dalla tendina.
"Sei bellissima" mi sorride mordendosi il labbro.
"È troppo" scuoto la testa.
"Ti dona è questo l'importante" dice entrando completamente dentro il camerino.
"E poi per te niente è mai troppo, solo il meglio per la mia principessa" aggiunge facendomi sorridere e poi mi bacia.
"Dai toglilo e poi passamelo" dice uscendo dal camerino. Faccio come mi dice e quando esco vestita da quel buco mi sorride mostrandomi la busta Artigli.
Lo ringrazio sorridendo, prendo la busta e lui intreccia le nostre mani libere.
Dopo aver preso delle Dr Martens basse e nere lucide per lui prendiamo dei tacchi chiusi neri opachi per me.

"Ora mi serve l'i-phone" dice sospirando.
"Andiamo dai cosí torniamo a casa" dice sorridendo.
"Cosa desidera?" mi chiede il commesso raggiungendoci e sorridendomi.
È abbastanza carino, Matt mi stringe la mano e ringhia leggermente, lo fulmino
"Vorrei vedere gli ultimi modelli di i-phone" dice duro e freddo.
"Certo, qui abbiamo il 6, il 5c, il 5 ..." ci fa vedere i vari modelli.
"Il 6" indica Matt.
Annuisce prendendolo.
"Abbiamo il Silver, i gold, space gray.." continua il commesso

"Tu quale dici?" chiede
"Il gold" dico indicandogli quello tipo oro.
Sorride.
"Mi dia quello oro e quello space gray" indica i cellulari.
Il commesso annuisce stranito.
Io strattono la mano di Matteo.
"Cosa stai combinando?" dico dura.
"Shh"mi blocca lui.
"Matt no" mormoro.
"Oh diamine, resta un attimo zitta" dice lasciandomi un bacio a stampo.

Mi allontano guardando i vari dischi e DVD presenti.
"Piccola" Matt mi chiama.
Lo raggiungo e insieme usciamo dal centro commerciale.

"Mettiamo tutto nei sedili posteriori" mi dice appoggiando le buste che ha lui nei sedili e incitandomi a fare lo stesso.
"Prendiamo del cinese e lo mangiamo a casa?" chiede accellerando.
Accenno un "si" per poi alzare il volume dello stereo.
I Linkin Park risuonano nell'auto.

"Quindi, sabato quando torniamo resti da me" dice alzandosi dalla sedia.
"Inauguriamo i nuovi cellulari" torna da me con gli i-phone in mano.

Dopo aver scattato corca 50 foto ed averne cancellate più di 30, ci sdraiamo sul divano.

Da:Francesco
Passo a prenderti questa sera? Andiamo al Golden, alle 9 sono da te.

"Digli di no" dice con voce rauca e dura.
"Matt.."
"Non devi dirmi cosa devo fare.." mi interrompe lui imitandomi.
Scoppio a ridere.
"Perfavore -sbuffa- digli di no, resta con me" dice alzando gli occhi al cielo.
"Cosí va meglio?" dice irritato, annuisco ridendo.

A:Francesco
Non posso, sono con Matteo, mi dispiace

"Non posso, mi dispiace" ripete e fa una smorfia.
"Basta" lo avverto.
"Quello non mi piace" mormora sdraiandosi di lato e dandomi le spalle.
"Non deve piacere mica a te" dico divertita.
"Ah perchè deve piacere a te?" si irrita guardandomi sott'occhio.
Annuisco, tanto non mi vede, divertita.
"Ti ho vista!" brontola.
"E vai, dato che ti piace" mormora duro.
"Sicuro? Posso?" chiedo nascondendo un sorriso toccando la sua spalla.
Borbotta un "mh" scuotendo la spalla per levare la mia mano.
Sospiro cercando di trattenere una risata.
"Che ti ridi? E vai no?" brontola ancora.
"Non sto ridendo" dico mordendomi il labbro.
"Certo e io non sto progettando la morte di quello" dice con voce attutita dal divano.
"Quello ha un nome" continuo io
"Faccio fatica a ricordare i nomi dei tuoi ragazzi" dice sarcastico.

"Non è il mio ragazzo" lo correggo.
"Sembra" continua.
"E se lui è il mo ragazzo tu cosa saresti?" chiedo sorridendo.
"Quello che va a spaccargli la faccia" nasconde un sorriso girando la testa.
Scoppio a ridere.
"Ti amo, gelosone mio" gli lascio un bacio sulla nuca circondando il suo busto con il mio braccio, poggio la mano sul suo petto cercando di girarlo.
"Non sono geloso"brontola girandosi a pancia in su.
"Un pochino" faccio il segno con le dita.
Mi guarda male.
"Almeno ammettilo, cretino" brontolo salendo a cavlcioni su di lui.
"Solo se mi baci" dice divertito.
"Detto, fatto" sussurro abbassandomi sulle sue labbra.
Lancio un urlo quando ci capovolge finendomi sopra.
"Sono geloso da morire" sussurra sulle mie labbra.

Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora