Parte 36

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MARTY

"ehi, devo chiudere, ti richiamo tra poco, okay?" dico al cellulare mentre guardo negli occhi la persona di fronte che mi ha fermata dalla mia insolita corsa mattutina.

"Okay, ti aspetto piccola" stacca la chiamata Matt.

Continuo a guardare lui mentre si avvicina quasi a passo felpato verso di me. 

"Possiamo parlare un attimo?" mi chiede bloccandosi ad un passo da me.

"Dobbiamo?" chiedo retorica quasi forzatamente.

"Non portarmi rancore" mi ammonisce ancora una volta, con il suo atteggiamento che infondo mi è sempre piaciuto.

Sospiro e mi dirigo alla panchina da lui indicata con lui dietro di me. Ci sediamo e lui sospira. Avrei tante cose da dire in questo momento, ma taccio. Perchè è vero non ci siamo lasciati bene, anzi non ci siamo lasciato proprio, e dopo quasi 10 giorni questa è la prima volta che ci parliamo.

"Sapevi che fossi qui?" chiedo io volendo immediatamente arrivare al dunque.

"Ho lasciato Christian all'asilo e ti ho vista correre" mi dice guardandomi. Lo incito a parlare con lo sguardo.

"Ascolta, non volevo finisse tutto in questo modo..."

"ah tranquillo tanto non è nemmeno iniziata" lo interrompo brusca io ricevendo una sua occhiataccia.

".. dicevo, non ne avevo idea del suo ritorno, non sapevo nemmeno fosse in città, non credevo che dopo 3 anni si sarebbe rifatta viva. Mi dispiace per quello che è successo, i miei sentimento verso di te non sono cambiati, per me quello che stavamo costruendo era tutto vero, non ci sono state menzogne, anche se pensi che ti abbia presa in giro" mi dice d'un fiato prendendomi la mano. Lo lascio fare.

"Andre non penso che tu mi abbia presa in giro, solo che magari una spiegazione quella sera me la sarei meritata immediatamente senza vederti direttamente ballare con lei, io non ti porto rancore, anzi non sono nemmeno arrabbiata, sono solo un pò delusa dal tuo atteggiamento, perchè tu ti mostri sempre maturo e quella siituazione non lo è stata per niente" lo rimprovero io sta volta. Abbassa la testa colpevole.

"Lo so, mi spiace per questo, ti chiedo scusa" mi dice sinceramente. Sospiro annuendo, facendogli capire che è tutto okay.

"Ora viene la parte più difficile" mi dice sospirando, lo fisso incitandolo a continuare.

"Christian continua a cercarti sempre, non mi è stato permesso di avvicinarmi a te in questi giorni proprio perchè lei non vuole che il piccolo cerchi una persona che non è sua madre, è gelosa del rapporto che avevamo costruito" fa una pausa voltando lo sguardo.

"Essendo sua madre, voglio che sia presente nella vita del piccolo, anche se fino a poco fa non lo era, non voglio negare l'infanzia felice a Christian" e io comincio a prendere più coscienza di ciò che mi vuole dire. So dove vuole andare a parare.

"Sta tranquillo, toglierò il disturbo se è questo quello che mi vuoi dire" butto la bomba senza doppi mezzi.

"No, non con me, magari potremmo continuare a vederci lontano da casa mia" mi corregge subito scomponendosi.

"No Andre, non voglio essere di intralcio, sul serio preferisco venirne fuori senza complicazioni" dico io. Lui sospira.

"Io non voglio questo, insomma a me piaceva ciò che si stava creando io stavo davvero bene con te, solo non posso togliere del tempo a mio figlio, e la situazione che si è venuta a creare non è delle migliori." mi dice fissandomi di nuovo.

"Andre sta tranquillo, è tutto apposto, solo non mi va di fare quella in più, è okay tra noi, solo non ci sarà più nulla di quello che credi tu" ometto MAtt perchè non mi sembra giusto dirgli ciò che sta succedendo quando lui ha ammesso di provare dei sentimenti per te.

Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora