"Cos'è successo?" chiedo.
"Lo sai benissimo, eri li ad origliare" dice e accenna un sorriso.
"Almeno ti ho strappato un piccolo sorriso" dico stringendola di più a me.Qui sù fa freddo e spero solo che non piova.
"Non ascoltarla, vuole dividerci" borbotto.
"Lo so, ma infondo a ragione" dice pensierosa e abbattuta.
"Su cosa?" chiedo confuso.
"Non potrò darti nulla, tu vuoi dei figlio no? E io non so nemmeno come si fa a fare la madre, non so nemmeno che si prova ad avere un qualcosa che cresce dentro di me, non so come comportarmi, non so come andare avanti con te, non ho una madre che mi racconti tutto -piange- non ho una madre che mi aiuti, che mi consigli, non ho nemmeno un padre, e nessuno può capire cosa si prova" dice piangendo"Ti amo per come sei, non perchè non hai avuto una madre o un padre, ti amo perchè so che crescerai i nostri figli come una vera madre, sarai presente, voglio solo te e lascia che sia io a decidere se stare o no accanto a te" dico irritato.
"Lo so ma davvero cosa credi che io possa darti?"Chiede con voce sottile.
"Mi basti solo tu, voglio solo che tu mi ami, non mi serve nulla, voglio solo te. Non ti chiedo tanto, solo di amarmi." dico sicuro con voce dura.
La sento sospirare "ti amo già".
E mi bastano quelle due parole per sorridere."Andiamo a casa" dico e lei scuote la testa.
"Non voglio rientrare, andiamo" insieme scendiamo e con cautela riusciamo ad attraversare il corridoio senza essere visti. Usciamo da scuola ed entriamo in auto."Luca mi ammazza" dice.
"Luca non lo saprà, e se lo viene a sapere ci parlo io" dico convinto.
Restiamo in silenzio per tutto il tragitto."Perchè siamo da te?" chiede confusa.
Scrollo le spalle non sapendo che rispondere."Forse potresti venire ad abitarci qui, no?" chiedo speranzoso.
Mossa falsa, un cipiglio si disegna sul suo viso. Ho sbagliato a parlare?
Ma poi io la voglio qui con me. Posso cambiare tutto ciò che vuole basta che venga qui."Amore.." sospira lasciando la frase in sospenzione.
"Posso cambiare quello che vuoi, possiamo anche trovare una nuova casa, nuovi mobili" continuo io prima che lei parli.
"No, è tutto perfetto.."
"E allora cosa c'è?" chiedo confuso
"Non voglio, cioè amo stare con te, amo passare alcuni giorni qui con te, ma se dovessimo litigare? Non voglio nemmeno lasciare i miei fratelli" annuisco distrattamente alle sue parole.Posso capire, ma non voglio. Desidero averla in questa casa, con me.
"Lascia stare" dico freddamente risvegliandomi da miei pensieri.
Ha uno sguardo quasi dispiaciuto e incerta si avvicina lentamente a me."Cosa ti manca? Stiamo sempre insieme ugualmente" dice dolcemente.
"Lo so, ma ti voglio sempre qui, cosí per avere i tuoi baci, le tue coccole, i nostri momenti non dovrei aspettare di vederci" dico ignorando il suo sguardo fisso su di me.
Sospira pesantemente.
Non sa cosa dire lo vedo da come evita i miei occhi, l'unica cosa che posso fare, la faccio, la bacio lentamente. La bacio come se fosse un pezzo di vetro soffiato nelle mie mani.
La tengo stretta a me dai fianchi e lei inclina di lato la testa per poter approfondire il bacio.
Lecca, morde e tira il mio labbro inferirore facendomi sorridere.Il problema sta nascendo, ora, fra le mie gambe, qualcuno si sta risvegliando.
Maledetto ciclo del cazzo, ora non posso farla mia per 5 fottuti giorni.
Mi stacco immediatamente girandomi cosí da darle le spalle."Vuoi qualcosa?" chiedo frettolosamente, troppo.
"Ehy?" chiede con un tono confuso.
Non mi giro ma so che è dietro di me.
Fa il giro e mi si para davanti, mi volto di lato immediatamente.
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Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.
ChickLitNessuno è mai sicuro della strada che intraprende. Tutti commettono errori. Gli sbagli sono all'ordine del giorno. Vecchie conoscenze, sconosciuti e nuovi incontri. Fastidi, risate, intrighi, attrazioni e difficoltà riempiono la storia e la vita de...