Parte 5.-

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MATTEO:

Il Biondino credo che si chiami Alex se non ricordo male, sembra essere sparito dopo il bacio.

Questa storia non mi piace tanto, cioè in realtà non mi piace chiunque posi i suoi occhi su di lei. La sento mia.

È ingenua, è inconsapevole della bellezza e semplicità che emana. Non è una di quelle ragazze che si fa notare, anzi, non usa molto trucco e non è mai vestita da classica Lux.

Ma inconsapevolmente attira più sguardi di quelli che dovrebbe. Ha questa leggerezza innata che quando la vedi ti contagia. Stare con lei, per me significa pace in questo momento.

La guardo ridere a crepa pelle con le ragazze, suo fratello e Marco. Siamo usciti poco fa dall'acqua, è ora di pranzo e la fame mi attanaglia lo stomaco.

Afferro una birra per me e Marco dalla borsa frigo che abbiamo portato. Le apro con il mio accendino e gli consegno una bottiglia.

"Matteo" mi chiama Fede interrompendo la mia attenzione al discorso dei ragazzi.

Mi giro verso di lui e mi passa la sua birra. Mi fa segno di aprirgliela, lui non fuma e probabilmente non avrà un accendino a portata di mano.

"Grazie" sorride afferrando la bottiglia della birra e schioccandola con la mia.

Ci allontaniamo mettendoci seduti sugli sdrai che abbiamo portato.

"Arrivo dritto al punto" dice pensieroso, ne ero convinto che stava per arrivare uno dei discorsi dei fratelli.

"So che sta succedendo qualcosa" indica me e la sorella senza dare troppo nell'occhio.

"Io..." inizio ma vengo interrotto.

"No, ho parlato con Luca è tutto okay, basta una sola mossa falsa che non ci penseremo due volte a portarla via di nuovo" dice Fede convinto.

Non ci crede nemmeno lui, ormai è cresciuta e mentirle di nuovo non sta nei loro piani, ance perché son sicuro non saprebbero come fare.

"Quindi, chi vuole spiegarmi per bene?" la sua voce alterata ci coglie impreparati.

Come quando da bambini si faceva qualcosa che i nostri genitori ci negavano, e poi inevitabilmente venivamo scoperti. Questa è la sensazione ora, con l'unica differenza che da bambini era qualche cavolata questa è una cosa un pochino grossa, diciamo.

Ci giriamo di scatto notando una Marty nervosa, con le braccia poggiate sui fianchi ed una faccia inquietante.

Un movimento al mio fianco mi fa distogliere lo sguardo dalla figura della piccola. Infatti, Fede si è alzato. Se ora se ne va lo picchio, giuro.

"Resta seduto" ordina dura. Ecco appunto.

"Ti spiego io" borbotta Fede sospirando. So che in questo momento sta pregando per la presenza del fratello maggiore, ma Luca non è con noi e quindi dovremo vedercela da soli.

Di solito Luca è il più maturo tra noi tre, certamente se fosse stato qui avrebbe saputo gestire la situazione in un modo migliore, ma dobbiamo affrontarla entrambi, tranne se Fede vuole rifilarle qualche bugia, ma ne dubito. Hanno un rapporto troppo bello per rovinarlo con altre menzogne.

La ragazza annuisce alle parole del fratello, allora mi alzo per lasciargli il loro spazio.

"No resta anche tu" mi ordina Fede questa volta. Ma grazie amico.

"Non possiamo parlare qui" cerco di svignarmela notando i ragazzi che stanno uscendo dall'acqua. La mano della piccola mi blocca il braccio.

"Andiamo a farci un giro" mormora lei mollando il telo da mare ed il mio braccio. Ci dà le spalle e inizia a camminare.

Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora