Ti aspetto fuori.
Il messaggio di Andre illumina il display del mio cellulare, causandomi una leggera ansia che ignoro immediatamente, ogni donna che si rispetti porta dietro di sé il lasciarsi aspettare.
Non ci credo nemmeno io, tranquilli.
Finisco di allacciare il cinturino delle decolleté sul panna sporco, tipo le Pumps slingback Rockstud in pelle di Valentino, ovviamente non sono loro, sarebbe magnifico indossarle, il sogno di ogni donna è avere ai piedi quei gioielli, ma non solo.
Svagare tra le varie scarpe tutti i giorni, perdere minuti interi a sognare e decidere quali indossare. Io per adesso sogno soltanto.
Mi sto dilungando troppo.
Mi fisso allo specchio, fiera del mio look. Lo facciamo tutte e chi nega, mente. Indosso un pantalone bianco largo sulle gambe e morbido, ma che si restringe leggermente sulla caviglia, ed una magliettina panna stretta che lascia le spalle scoperte. Il tutto elegantemente contornato da una cintura sempre sui toni del panna.
Forse avrei dovuto studiare moda, per capirci qualcosa di stoffa e qualità. Ma poi penso che non sarei stata io immersa fra aghi e disegni.
Afferro la borsa ed un cappotto beige, leggero, che indosso solo per evitare l'aria fresca della sera.
Scendo e prima di uscire saluto i due scansafatiche sul divano.
"Quanto è cresciuta" sento dire da Fede all'altro stravaccato sul divano peggio dei cammelli quando non vogliono muovere un passo.
"Sono qui, stupido!" lo richiamo io.
"Sei stupenda sorellina" mi sorride continuando a giocare alla play. Ruffiano.
"Torno tardi" annuncio vedendo Luca annuire, troppo concentrato.
Le nostre serate perfette sono uguali, tutti e tre impegnati a litigare alla play, ed io che gioco peggio dei maschiacci con l'eleganza di un elefante in una cristalleria, a bere birra e mangiare pizza come se non ci fosse un domani.
Esco fuori e chiudo la porta alle mie spalle, notando la Mercedes nera di Andre parcheggiata e lui poggiato alla sua macchina con le mani in tasca. Indossa uno dei soliti completi, un pantalone blu ed una camicia bianca con le maniche risvoltate, e lasciata aperta sui primi bottoni, anche se mostra un po' troppo per i miei gusti.
ODDIO questa è gelosia?!
Assolutamente no.
No? E come la chiami?
"Sei bellissima" la voce di Andre interrompe la piccola conversazione dentro la mia testa. Mi riempie di complimenti in ogni istante.
Ma ricordiamoci che qui a dover avere complimenti è proprio lui.
Gli sorrido prima di unire le nostre labbra in un bacio a stampo che non si fa bastare, attaccando poi le sue labbra sulle mie in un bacio passionale.
Fa il giro dell'auto aprendomi lo sportello. Scoppio a ridere seguita da lui.
Mi piace questa complicità tra di noi. In realtà mi piace tutto, e probabilmente sarò anche ripetitiva il più delle volte.
"Ho già ordinato io per entrambi, spero non ti dispiaccia" mi dice allacciando anche lui la cintura di sicurezza per poi far partire l'auto.
"Se mi avvelenano, torturerò te per il resto della tua vita" lo ammonisco bonariamente.
"Correrò questo rischio." Distoglie lo sguardo dalla strada per lanciarmi un occhiolino e poi ritorna concentrato, facendo scattare questo gioiello.
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Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.
ChickLitNessuno è mai sicuro della strada che intraprende. Tutti commettono errori. Gli sbagli sono all'ordine del giorno. Vecchie conoscenze, sconosciuti e nuovi incontri. Fastidi, risate, intrighi, attrazioni e difficoltà riempiono la storia e la vita de...