Parte 16

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Roma.

Ieri mattina siamo atterrati a Roma, finalmente nella mia città anche se mi dispiaceva lasciare la Germania.
Dopo aver finalmente sistemato casa e le valige, mi butto sul mio amato letto.
Chiudo gli occhi pensando a quel mesetto sù.

La suoneria del mio cellulare interrompe i miei pensieri.
Matt.

"Amore"
"Mh?" dico troppo pigra per parlare.
"Dormivi?" chiede.
"Non ancora"
"Vieni da me?"
"C'è della pizza?" chiedo
"Poi chiamiamo il fattorino e c'è la facciamo portare" ride.
"Okay, alle 8 sono da te" dico sorridendo anche se non può vedermi.
"Facciamo le 7?" chiede.
"D'accordo alle 7, e paghi tu" confermo ridendo.
"Pago io signorina, dormi dai" scoppia a ridere.
"A dopo" riattacco lasciando l'i-phone sul mio letto e beandomi della comodità di esso.

L'acqua calda della doccia mi rilassa, ma se non voglio far tardi devo muovermi. Esco e avvolgo un telo intorno al mio corpo, esco dal bagno e vado verso il mio letto, prendo dei jeans neri, la felpa grigia della Nike di Matt che mi fù data al mare e le air-force nere.
Asciugo i miei capelli lasciandoli sciolti sulle spalle, metto un pò di mascara e matita e afferro lo zainetto nero con fibie dorate.
Dentro ci metto il pacco delle sigarette nuovo e metto anche l'altro nella quale ne rimasta una, prendo un accendino, l'i-phone, il caricatore, e un leggings felpato, un intimo pulito e i miei trucchi. So che probabilmente resterò a dormire lì.

"Lù" dico a mio fratello che ha appena fermato l'auto sotto la villetta di Matt.
"Non ti aspettiamo per stasera, lo sapevo" dice sorridendo, annuisco ricambiando. Bacio la sua guancia ed esco dall'auto che riparte.
Sono le 6:50 sono in anticipo, con la chiave di riserva che lui mi ha dato, apro la porta ed entro.

"Tu sei tornato e nessuno mi avvisa!" una voce femminile sbraita questa frase.

"Lux, sparisci, dai" si lamenta Matt.
"No, devo parlarti, davvero, io ti amo, e non c'è la faccio a vederti con quella" borbotta.

"Amo lei non te e per nessuna ragione al mondo la lascerò, quindi puoi gentilmente accomodarti fuori" borbotta matteo.

Entro in soggiorno.
"Ci penso io" dico prendendo la ragazza dal braccio e la tiro fino alla porta dell'ingresso.
Gli chiudo la porta in faccia sentendola lamentare per poi raggiungere il mio ragazzo.

Gli lascio un piccolo bacio per poi sorpassarlo per raggiungere la cucina.
"Ehi, è questo il modo di salutare?" dice fintamente offesso.
Prendo dell'acqua e la verso in un bicchiere.
Finalmente qualcosa scende nella mia gola secca.

Rimetto a posto la bottiglia e mi avvicino a Matt che mi bacia senza perdere tempo.
Sorride nel bacio.
Finiamo in soggiorno fino a sdraiarci sul comodissimo divano in pelle nera.
"Questa è mia" dice staccandosi dal bacio e osservando la felpa sorridendo.
"Era tua" dico ricambiando il sorriso.
"Sta meglio a te che a me" dice lasciandomi un bacio sul naso.
Si sdraia accanto a me con la testa sul mio petto.

"Lux.." comincia a dire.
"Lo so, ho sentito"lo interrompo, annuisce stringendomi.
"Non l'avrei mai fatta entrare, è stata Larayna ad aprirle" dice agitato.
"Sta tranquillo e tutto okay" dico guardandomi in giro.

"Ma Larayna? Voglio salutarla" chiedo al ragazzo.
"Credo che sia nella mia camera" fa spallucce.
"Okay, ora torno" dico scrollandomi di dosso il ragazzo che si lamenta e andando al piano superiore.

"Larayna?" dico cercandola.
"Signorina Marty" dice sorridendomi uscendo dalla camera.
"Chiamami solo Marty" dico abbracciandola.
"Tutto bene?" le chiedo.
"Si, lei?" ricambia.
Annuisco e lei mi saluta tornando in camera.

Infondo sono gli ostacoli a renderci forti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora